Massimo comfort per vivere e viaggiare in camper: Luigi vi spiega come

accessori camper comfortI camperisti rappresentano una categoria di persone molto eterogenea: si va dal viaggiatore occasionale senza pretese, all’amante della modernità e degli accessori più evoluti, al fulltimer minimalista che si adatta a vivere per lunghi periodi sfruttando solo le funzioni più elementari del camper. Tuttavia, quale che sia il nostro “camper-style”, è indubbio che la vita in camper, specie se protratta per periodi piuttosto lunghi, comporti una serie di disagi che solo i camper più accessoriati sono in grado di eliminare. Luigi è un camperista esperto, che ci offre molte opinioni sull’argomento della vita da fulltimer, preziosi consigli, e soprattutto una vasta panoramica di accessori da installare sul mezzo, utilissimi per chiunque ami la vita su quattro ruote.

1)Luigi, tu sei un camperista di vecchia data. Qual è stato il principale utilizzo che hai fatto del camper? Per quanto tempo?
Ho sempre pensato che una vita preimpostata, plagiata dal benessere e il consumismo non rientrasse nelle mie aspirazioni. Fu così che, poco più che ventenne, mentre tutti investivano nel mattone, concentrai tutti i miei sforzi economici nell'acquisto di un camper; ho fatto questa scelta perché ero convinto che solo confrontandomi con diverse realtà avrei ottenuto le giuste risposte a tanti miei dubbi. Ho sempre considerato l'acquisto del camper come una scelta di vita. Così, viaggiando col mio camper ho iniziato la ricerca di un equilibrio tra la società del consumismo e la mia libertà. Padre di tre figlie, dividevo il mio tempo tra un lavoro autonomo e i tantissimi viaggi ritagliati in ogni piccolo spazio che la scuola ci concedeva: il periodo più lungo coincideva ovviamente con le vacanze estive. Perciò partivamo a giugno e tornavamo a settembre.

2)Quali luoghi hai visitato durante i tuoi viaggi? Quali ti hanno colpito particolarmente?
Ho girato e rigirato ogni angolo d'Europa, il Marocco, la Tunisia e la Turchia. Penso che non esista un posto oggettivamente più bello dell'altro. A volte mi sono trovato in posti considerati bellissimi senza provare alcuna emozione, mentre ho provato sensazioni intense visitando luoghi considerati comuni. Ci sono posti che ti restano nel cuore per tutta la vita, come ad esempio l'Africa: il deserto del Marocco mi ha stregato a tal punto che sono tornato a visitarlo per quattro anni consecutivi, un viaggio che ho sempre fatto nelle vacanze natalizie e che mi ha impegnato non poco visto la distanza e il tempo limitato (8000 km in 12-15 giorni). La Turchia è un paese meraviglioso per bellezze e popolazione, gente umile e dignitosa: l'ho girata per tre anni, e riuscivo a lasciarla solo promettendomi che sarei tornato. Ma il viaggio della vita per un camperista è l'ambita meta Nord Kapp, un viaggio indimenticabile che ho realizzato in tre mesi toccando vari paesi del nord: non potrò mai scordare quell'enorme sole rosso fuoco che sfiora l'orizzonte della terra per tutta la notte senza mai tramontare. Ero talmente preso dallo spettacolo che non ho chiuso occhio tutta la notte.

3)Come ti sei regolato per le soste notturne? Hai mai ricevuto molestie da parte di malintenzionati?
Premetto che non sono mai stato in un campeggio. Per scelta viaggio sempre solo, preferisco non essere condizionato da niente e nessuno. Malgrado ciò non mi sono mai sentito in pericolo. Per la sosta notturna adotto alcune regole imparate con l'esperienza: avvicinandomi alla destinazione mi guardo attorno e cerco situazioni favorevoli in periferia (evito il centro che è sempre ritrovo di ragazzi chiassosi), controllo che non ci sia nel circondario situazioni di degrado, scritte su panche e muri, sporcizia e cestini rotti. Preferisco i parcheggi piccoli, non arrivo mai in una zona nel pomeriggio per dormirci la notte, ma ceno e poi mi sposto in un posto vicino che ho adocchiato poco prima. Prediligo i paesini piccoli ed evito assolutamente le zone industriali. Nella ricerca della sosta notturna non bisogna mai accontentarsi: se non ci sentiamo assolutamente tranquilli non fermiamoci, meglio perdere un po' più di tempo nella ricerca che passare una notte in bianco.

4) Come hai risolto il problema dell'autonomia energetica durante i tuoi viaggi? Hai installato pannelli solari, generatori...?
Dopo anni di ricerca e modifiche per rendere il mio camper il più autonomo e funzionale possibile, penso di aver raggiunto eccellenti traguardi. Il frigorifero trivalente, sul mio primo camper, mi aveva molto deluso per consumi e prestazioni. Ho deciso quindi che avrei puntato sul frigo a compressore: non è stato facile, ho buttato via tanto tempo e batterie, ma non mi sono mai arreso. Da tre anni viaggio con un comune frigo da casa classe A+, che funziona benissimo, con consumi contenuti, alimentato da un inverter e due comuni batterie da trazione da 75Ah pagate 60€ cadauna in un supermercato. Utilizzo anche un booster da 25Ah, e 150W di pannelli solari. Con questa configurazione, non ho mai avuto problemi di nessun genere. Ho anche installato un generatore fisso da 2.5Kw, che uso esclusivamente per il condizionatore e il microonde. In inverno, per tappe prolungate e in mancanza totale di sole, utilizzo all'occorrenza un piccolo generatore 2 tempi da 700W per reintegrare le batterie. Per ridurre i consumi, consiglio di utilizzare luci a led. Dulcis in fundo: per scaldare l'abitacolo e l'acqua, ho costruito un vero impianto di riscaldamento con tanto di calorifero alimentato da un Webasto ad acqua: così facendo ho ridotto al minimo il consumo del gas, visto che il costo delle bombole non è spesa da poco. Sto anche valutando l'installazione di un mini eolico, visto che nei paesi del nord il vento è di casa.
 
5) Quali caratteristiche deve avere il tuo camper ideale?
Lasciando spazio ad ognuno di noi nel gestire la disposizione della cellula, che varia in base alle proprie esigenze, farò solo una mia analisi tecnica. Lunghezza totale da 6.50 a 7 metri, cellula con tetto in monoblocco di vetroresina, pareti a doppio foglio d'alluminio portanti, trazione posteriore su ruote gemellate, freni a disco su entrambi gli assi con un rapporto di frenata pari al doppio della portata max, letti con doghe, n.2 serbatoi acqua indipendenti da 100 Lt cad., illuminazione a led, frigorifero compressore 220v, forno a microonde 700w, inverter 220v, fornelli misti gas+ induzione 220v, riscaldamento a pannelli a pavimento+ termoventilatore alimentato da Webasto con abbinato acqua calda istantanea, inverter 1500w, n.2 batterie servizi 100Ah, n.2 pannelli solari 100w, mini eolico, condizionatore, inverter, generatore fisso 1,5 kw, power booster, antenna satellitare internet + tv lcd, antifurto volumetrico con chiamata telefonica gsm. Tutto questo non è un sogno, perché gran parte di ciò che ho descritto è già stato realizzato e collaudato da me sul mio mezzo.

6) Da quanti anni possiedi il tuo ultimo camper? Hai mai dovuto sostenere importanti (e costosi) interventi di manutenzione?
Il mio attuale camper è un po' vecchiotto, compie tra poco i 20 anni ed ha percorso 200.000 km, malgrado ciò è in grandissima forma e non lo cambierei con nessun altro mezzo, come meccanica monta un motore Iveco 35.12, indistruttibile. Penso che assieme faremo ancora tantissima strada perché ho deciso che lo accompagnerò alla morte. Ho avuto da subito un grosso problema, comune su gran parte dei camper: la scarsa qualità di frenata, un limite da non sottovalutare, che mi ha fatto trovare un paio di volte in situazione di pericolo. Ho risolto subito il problema sostituendo i freni a tamburo dell'asse posteriore con freni a disco, e maggiorando i dischi anteriori. Ciò ha cambiato completamente tipo di frenata e di conseguenza la sicurezza in viaggio. A parte questo non ho mai avuto alcun tipo di problema, a parte gli ordinari interventi di manutenzione: la distribuzione ogni 100.000 km, la frizione a 130.000, le pastiglie dei freni ogni 40.000, tagliando ogni 15.000km. Ho notato che la durata delle gomme risente moltissimo della qualità delle stesse.

7) Nel tuo sito parli della tua visione della società odierna: questo tipo di società è in grado di accettare di buon grado persone che fanno scelte di vita "alternative", come ad esempio chi abbia deciso di vivere in camper parte della propria vita?
Purtroppo la risposta è no. In una società che ha come unico scopo un ritorno economico su tutti e tutto, nessuno ti permetterà di occupare un suolo senza trarne vantaggi: quando fai turismo col camper porti soldi ai paesi che vai a visitare, ma se decidi di vivere sul tuo camper, allora diventi un problema sociale da emarginare. Vaglielo a raccontare che si tratta di una scelta di vita! D'altronde, se un fenomeno simile dovesse diffondersi, non sarebbe semplice contenerlo. Penso che il numero di persone inclini a questo tipo di scelta crescerà a dismisura nei prossimi anni, non tanto per scelta ma per necessità. Per non lasciar proliferare degrado e disagi, bisognerebbe creare allora delle comunità e raggrupparle in strutture già esistenti. Ad esempio, un'ottima soluzione sarebbe quella di prendere in gestione un piccolo campeggio in difficoltà economiche (fattispecie non certo rara): una parte potrà essere utilizzata da chi vive in camper, l'altra ospiterà invece i turisti di passaggio. Se si diffondessero tali piccole realtà, opportunamente ordinate e regolamentate, sarebbe un grande vantaggio per la società nel suo complesso.

8) Quali programmi hai per il tuo futuro da camperista?
Sono nato a Milano, ma non ho intenzione di morirci: il clima sta cambiando, le stagioni sono scomparse, e il susseguirsi di eventi naturali, quali alluvioni e terremoti, non invita certo a stare tranquilli. La situazione economica del nostro paese rasenta ormai il ridicolo, presto ti faranno pagare anche l'aria che respiri. Penso che bisognerà fare come gli uccelli migratori, e andare a trovare di volta in volta la situazione migliore, per cui cercherò di abbinare l'utile al dilettevole. Durante i miei anni di viaggio, ho adottato una filosofia che mi ha dato ottimi frutti: spostarmi sempre controcorrente. Quando tutti vanno al mare, io vado in montagna, e quando tutti vanno in montagna, io vado al mare. Quando gli altri partono, io torno, e quando gli altri tornano, io parto. Questo è il mio passato e sarà anche il mio futuro...

Commenti

Unknown ha detto…
grandissima scelta di vita.
Sto attuando, piano piano la tua stessa scelta,
Buona strada
Urgentissimo! ha detto…
Grande!

Però uno che macina molti chilometri dovrebbe riflettere sul viaggiare più leggero. Generatori, impianto eolico, frigo formato "casalingo"... è tutto peso in più (più peso = più carburante e più difficoltà a frenare); e poi microonde, fornello a induzione, condizionatore... è tutta energia elettrica in più per servizi sicuramente comodissimi ma non sempre indispensabili.

Per esempio per me non riterrei il microonde necessario in camper perché mi sono accorto di usarlo solo per scaldare acqua e latte, e molto raramente per scongelare qualcosa.

Voglio dire che rinunciando a poco si potrebbe viaggiare più leggeri e quasi senza bisogno di un inverter.

Un'altra variabile da prendere in considerazione è la possibilità di vivere in camper avendo un posto fisso (un box, o la casa dei genitori, ecc.) dove poter lasciare masserizie che non si usano ("nei prossimi 6 mesi non avrò bisogno del condizionatore")... il che potrebbe far capire che per certe cose l'andare a riprendersele costerebbe più che comprarsele nuove sul posto.

Un allestitore della zona di Torino mi diceva comunque che lui monta solo quelli a compressore perché i frigoriferi trivalenti durano poco (un annetto di uso continuativo e sono già irrimediabilmente spompati).
Ric ha detto…
In effetti, come dicevo nella prefazione dell'articolo, i camperisti formano una categoria di persone quanto mai eterogenea: c'è chi vive per anni su mezzi che hanno alle spalle decenni di vita, e altri che non se la sentono di rinunciare ai più moderni comfort, con tutto ciò che comportano (spese, peso del mezzo etc). Sono scelte! In quanto al frigo trivalente, ritengo erronea l'informazione che ti è stata data: io ho utilizzato per 2 anni di fila un trivalente che aveva alle spalle almeno altri 10 anni di utilizzo, e non mi ha mai dato un problema (tranne qualche incertezza, a volte, al momento dell'accensione). E il mio non è certo un caso isolato... ;)

Saluti e buoni km a tutti!
Ric
Luigi ha detto…
Il problema dei freni l'ho avuto da subito (prima delle modifiche). Il forno a microonde è andato a sostituire un forno a gas che avevo di serie e che pesava 3 volte tanto, lo uso tantissimo e non ci rinuncerei mai. Il frigorifero 220v ha le stesse misure di un trivalente e pesa la metà. Il condizionatore lo uso solo in viaggio abbinato al generatore per raffreddare la parte posteriore del mezzo dove viaggiano i miei due cani, quando il caldo è insopportabile, così facendo il motore non perde di potenza e i consumi restano invariati (faccio i 10 km con 1 litro). Il minieolico ha un peso di 4 kg ed una pala di diametro cm.55 e ti dà corrente in continuazione.Quando avevo il frigo trivalente durante le vacanze estive (3 mesi) consumavo 2 bombole da dieci kg (peso totale con tara 42 kg), e d'inverno 1 bombola ogni 3 giorni, adesso viaggio con una bombola e mi dura due anni. Cucinare col microonde e l'induzione vuol dire risparmiare gas, e che lo fai col sole o attaccato ad una colonnina 220v è una soluzione da sfruttare visto che è gratuita.
Nelle modifiche fatte, il mio mezzo non ha cambiato peso, perchè ho sempre sostituito qualche cosa che c'era già.

Ciao Luigi
Anonimo ha detto…
ciao Luigi sono capitato per caso sul tuo blog veramente molto interessante,complimenti. Da un pò di tempo sto pensando anche io di comprare un picolo camper per viverci (da solo) ma ho ancora qualche perplessità....quello che mi preoccupa di più è il bagno,cioè doverlo usare con scorte limitate di acqua per la doccia e per il water: quanta ne consuma ad ogni sciaquone? e poi mi preoccupa il fatto di dover scaricare spesso i reflui,quindi ogni volta che mi sposto,se prevedo di fermarmi x 2 o 3 giorni in un posto,devo prima trovare un'area attrezzata.....mi direte che è il prezzo della libertà ma mi chiedo se qualcuno riesce a rispettare le esigenze dell'igiene senza portarsi 300 litri di acque pulite e 300 di reflui quando si sposta in giro....
Mauro
Ric ha detto…
Ciao Mauro, considera che in due persone, con soli 100 litri di acqua e una doccia a settimana a testa, io e la mia ragazza andiamo avanti 5-6 giorni. Il water è il problema minore per l'autonomia... E' chiaro che se prevedi di fare soste lunghe (4-5 giorni di fila o più) dovrebbe esserci nelle vicinanze un'area attrezzata

saluti
Ric
Luigi ha detto…
Ciao Mauro, i tuoi dubbi sono anche quelli di tanti camperisti alle prime armi, l'acqua non sembra mai abbastanza, e se non impari fin da subito ad usarla con molta parsimonia, con una scorta di 100 lt non fai più di tre giorni. Considerare l'acqua un bene da non sprecare, è una cosa da fare non solo in camper, ma anche nella vita quotodiana, ovunque tu sia. Detto questo non dobbiamo farcene un problema, ma adattarci al quantitativo che abbiamo sul camper usandolo al meglio, l'ideale sarebbe avere due serbatoi indipendenti da circa 100 lt cadauno, così facendo, quando finiremo il primo, avremo altri 4/5 giorni di autonomia per cercare un punto per il rifornimento.
Per quanto riguarda il wc, col nautico hai un autonomia di circa 5 giorni, mentre d'inverno ne puoi abbinare uno portatile da tenere nella doccia e da usare in caso di temperature sotto lo zero, che potrebbero ghiacciarti le tagliole di scarico rendendole inutilizzabili.
Comunque non ti preoccupare, ti garantisco che l'acqua e la relativa autonomia è l'ultimo dei problemi.

ciao, Luigi
Mic ha detto…
Ciao Ric
buone festività
Sto raccogliendo info per alimentare il Webasto ad olio di semi recuperato nelle varie friggitorie (gratis) molte friggi si vedono costrette ad acquistare i varii oli da fonti non ufficiali con conseguente proprema di smaltimento
considerando che Samuele un amico camperista ci fa viaggire il suo ducato anni 90 direttamente ad olio di semi
benissimo il motore ovviamente è più delicato del bruciatore Webasto
pensa a che bel risparmio
cosa ne pensi?
Ric ha detto…
Ciao Mic, se riesci ad approfondire l'argomento acquisendo info utili, certe e complete, mi piacerebbe scrivere un articolo su questa faccenda dell'olio di semi ..mi interessa moltissimo anche la storia di Samuele, che riesce addirittura a far viaggiare il suo camper con olio di semi. Dici che riusciamo a combinare?
Mic ha detto…
Ciao Ric
Sarebbe molto interessante Samuele per tutti noi
Vive facendo l'artista di strada lo conobbi a Cento in occasione della manifestazione
lo trovo interessante sotto ogni aspetto legato al Vivere in camper per lui e la sua compagna sono quasi sei anni
io mi ritengo tecno (ma il camper non è mio i ci pago affitto per necessità e grazie al fatto che il camper è un wingamm 610 con garage ma lui sul suo Ducatone ci fa scuola non è tecno ma ti garantisco che si sta al caldo e viaggia a costo zero ed il bestio come lo chiama lui digerisce tutto e fuma pure poco ed a suo dire tira di più ad olio che diesel
lo mette senza transertificazione cioè il processo per separare i gliceridi dall'olio stesso
lo riscalda semplicemente a 50° e poi lo filtra
lo immette misclato all80% altrimenti in inverno gli crea prob di densità
purtroppo per il webasto non ho cavie e per noi recuperare un webasto o simile ha un costo proibitivo
Ric io aspetto la Befana e se mi va di cul
mi faccio un bel camper puro
ho due ideucce ma vado su di prezzo
mi serve un furgo 4x4 oppure un Dangel relativamente recente
poi mi rivolgo ad helix oppure mes e dovrei tirar fuori un buon mezzo
e piano piano riprendermi la mia vita
ormai sono 4 mesi che sopravvivo di lavoretti sui camper ecc
devo solo monetizzare la casa che mi è bruciata fare su un gruzzoletto e poi
il mio mezzo mi darà automaticamente visibilità e di conseguenza lavoro
per il combinare temo non prima di febbraio io sono fermo a Bologna ed in questo momento solo soletto Tati è volata dai suoi e Livio e Vania sono dal fratello e usano la mia auto che va a metano
quindi io stesso mi sono sempre occupato di energie alternative
anche se a volte la nostra alternativa è il classico lampione
ciao e buon anno
Ric ha detto…
Ok Mic, in ogni caso l'argomento dell'alimentazione a olio di semi mi interessa molto...vorrei mettermi in contatto (anche via mail) col tuo amico Samuele, pensi che sia possibile?
Grazie infinite :)
Anonimo ha detto…
Ciao Luigi, mi unisco ai complimenti dei tuoi ammiratori e ti faccio una domanda. Ho letto che sei stato in Marocco. Sai mica se ci sono traghetti che dal Marocco raggiungono le isole Canarie? Ovviamente in grado di trasportare il camper. Grazie e.. forever on the road !
Alex
Luigi ha detto…
Ciao Alex, sinceramente non so se ci sono traghetti che partono dal Marocco, ho letto che c'era una compagnia che faceva la tratta, ma ha sospeso il servizio qualche anno fa. Comunque in rete trovi tutte le informazioni necessarie, se ti può essere utile ti giro un link: http://www.infocanarie.com/canarie-mezzi-di-trasporto-collegamento-tenerife-gran-canaria-fuerteventura-lanzarote.htm

Ciao, Luigi
Anonimo ha detto…
Ciao Luigi, leggendo le caratteristiche tecniche del tuo camper, mi ha incuriosito l'adozione del frigo a compressore. Partiamo dall'inizio: insieme alla mia compagna, stiamo allestendo il nostro motorhome poichè ci trasferiremo per un pò di tempo a Fuerteventura (isole Canarie). Il nostro dilemma è l'approvvigionamento di gas. Abbiamo un serbatoio fisso da 45 kg che ci fornisce una buona autonomia, ma il problema è che sull'isola le leggi spagnole vengono applicate alla lettera: non è possibile caricare i serbatoi fissi e l'alternativa sono le classiche bombole di propano da 8 kg fornite sul posto. Naturalmente il pensiero va al frigo trivalente da 110 litri che abbiamo attualmente, il quale dovrà essere in funzione giorno e notte. Ecco perchè stavamo pensando di montare un frigo ad incasso a compressore come hai fatto tu. Abbiamo montato un pannello fotovoltaico da 240 Watt, una BS AGM da 120 Ah ed un inverter da 150 watt ad onda modificata. Secondo i miei calcoli, basati anche sull'irraggiamento solare medio a Fuerteventura, per installare un frigo a compressore, dovrei sostituire l'inverter con uno più potente (pensavo 300 watt onda pura) ed,eventualmente, montare una seconda BS da 120 Ah. In base alla tua esperienza, pensi possa andar bene così, oppure...?
Grazie e ciao, Marco
Luigi ha detto…
Ciao Marco, il pannello fotovoltaico è più che sufficiente, la batteria da 120 Ah invece non basta, sopratutto se con la stessa oltre ad alimentare il frigorifero la utilizzi anche per i servizi, devi aggiungerne una seconda, sempre da 120 Ah, per quanto riguarda il frigorifero ti consiglio di non esagerare in grandezza, quelli da sottopiano (cm.85 di altezza) sono ideali, preferibilmente prendilo senza vano frezzer che ha una capienza maggiore, non c'è bisogno che sia da incasso, quelli da esterno costano pochissimo e li inserisci nel vano che attualmente hai senza nessun problema (ricordati di fargli una buona ventilazione), una cosa che devi controllare è l'assorbimento, che per quei modelli di solito è di 85w, ultima cosa che sia di classe A+.
Per quanto riguarda l'inverter, la scelta è fondamentale per il buon funzionamento e una lunga durata del frigorifero, anche se 85w sembrano pochi, sullo spunto il compressore ha un assorbimento molto elevato, ce la fai anche con un 600w, ma io ti consiglio di investire qualche cosa in più e installare un inverter ad onda pura da 1000w che potrai utilizzare per tante altre cose e non avrai mai nessun tipo di problema, ne trovi a prezzi abbordabili cercando in internet.
Sono molto interessato al tuo viaggio e mi piacerebbe avere informazioni in merito alla tua esperienza su quell'isola, visto che rientra in un mio programma futuro, ti sarei grato se riusciresti a girarmi le tue impressioni e la possibilità di sosta libera, ti lascio una mia mail: attentoallupo@gmail.com
Grazie e buon viaggio
Ciao, Luigi
Anonimo ha detto…
ciao Luigi, grazie per le tue informazioni.Che camper è il tuo?Riccardo
Luigi ha detto…
ciao Riccardo, non sò cos' è che non và ma è la terza volta che cerco di risponderti, ma purtroppo la risposta non và a buon fine (le vie del web sono infinite), comunque ci riprovo.
Il mio camper è un Mobilvetta Icaro 5L del 1994 con meccanica iveco 35.12
Ciao, Luigi
Anonimo ha detto…
Credo che uno dei problemi maggiori per vivere in camper siano l'autonomia idrica e il gas.
Io ho un semintegrale del 2011 (quasi nuovo) con 200W di pannelli , non ho alcun problema con l'energia elettrica e mi asciugo anche i capelli con il phon (modello da 500W). Ho un inverter da 1000W con impianto centralizzato, quindi tutte le 5 prese elettriche a 220v di bordo funzionano in automatico con l'inverter.
Purtroppo d'inverno non ti scaldi senza gas e una bombola dura 3-4 giorni.
Sto valutando di montare un airtop della webasto, ma mi sa che non ha abbastanza potenza per scaldare un camper di 7,4 metri.
Cosi' sono costretto ad approvvigionarmi di bombole e di acqua almeno ogni 4 giorni (d'estate solo di acqua).
Ho uno scooter nel gavone , cosi' posso fare la spesa senza spostare il camper, ma per caricare gas e acqua e scaricare le grigie, mi devo spostare.

Sto valutando di comprare un terreno agricolo e realizzare un parcheggio per il camper con acqua (da pozzo) e scarico (realizzando una fossa biologica) per essere autonomo.
Ric ha detto…
Hai valutato la soluzione del bombolone GPL installato fisso sul camper?
Luigi ha detto…
Per risolvere il problema consumi e approvvigionamenti bombole, la soluzione è una sola ed è quella di passare al gasolio usando un webasto ad acqua, creare sul fondo del pavimento un impianto a pannelli, stendendo un rotolo di tubo (tipo wisbo) e ricoprendolo poi con un pannello in multistrato, aggiungendo un paio di scambiatori ad aria da inserire nelle panche. Così facendo andremo a riscaldare la parte più fredda che è il pavimento e otterremo un vero impianto di riscaldamento con consumi molto ridotti.
Ric ha detto…
Grande idea! Si otterrebbero così due vantaggi: 1) ridurre drasticamente il consumo delle bombole 2) ottenere un VERO comfort nella cellula, poiché il punto freddo del camper, anche utilizzando le bocchette di canalizzazione, rimane sempre il pavimento. Mi piacerebbe poter scrivere un articolo approfondito sull'argomento, se ti va potresti preparare una guida dettagliata per realizzare questo "impianto a pavimento", che ne dici?
Luigi ha detto…
Sì, potrei condurvi mano a mano a realizzare questa tipologia di impianto, anche perchè in parte l'ho già realizzato e lo stò utilizzando da quattro anni nel mio mezzo e ti assicuro che funziona benissimo e con consumi ridicoli, nelle vacanze di Natale in dieci giorni ho consumato poco più di 5 euro di gasolio.
Premetto che la realizzazione dell'impianto richiede una certa competenza in materia e dimestichezza col fai da te, ma con un po' di buona volontà e d'aiuto può essere realizzato da tutti.
Faccio impianti di riscaldamento da 45 anni e per me è stato uno scherzo realizzare il mio progetto e sono disposto a scrivere un articolo in merito e a mettermi a disposizione di chi vuole realizzare questa tipologia di impianto.
Fammi sapere come vuoi che esponga l'articolo.
Ciao
Ric ha detto…
Ciao Luigi, per l'articolo ti lascio carta bianca. L'importante è che sia spiegato passo passo come procedere, cercando di semplificare al massimo ogni passaggio, e indicando anche il costo dell'intera operazione. Se riesci, inserisci anche qualche foto. Contattami alla mia mail rik9@libero.it, sono certo che verrà fuori un articolo della massima importanza per questo blog e per chiunque lo segua. Grazie mille
Dennis ha detto…
Molto interessanti le tematiche energia/consumi che avete trattato in questo post (e relativa discussione).Grande anche l'impianto Webasto ad acqua (è anche adattabile a piccoli camper? Di che spessore si alzerebbe il pavimento?) Molto bello il tuo sito, Riccardo. Il blog di Luigi qual'è? Grazie a tutti !!! Dennis
Luigi ha detto…
Ciao Dennis stò preparando un articolo come chiesto da Riccardo ma mi serve qualche giorno, dove troverai tutte le risposte in merito all'impianto, nel frattempo rispondo alle tue prime, l'impianto può essere fatto su qualsiasi mezzo di ogni misura perchè è molto versatile e personalizzabile, in casi di pannelli a pavimento lo stesso si alza di circa 3 cm.
Luigi
Unknown ha detto…
Ciao Luigi ,complimenti tutto molto interessante . per cortesia puoi dirmi che tipo e marca di batterie trazione hai preso e dove trovarle. grazie di tutto a presto Giuseppe
buccia46@alice.it
Luigi ha detto…
ciao Giuseppe, le batterie che ho preso sono delle semplici batterie da avviamento per auto che ho trovato in offerta in un supermercato, funzionano da più di 4 anni e non hanno mai dato segno di cedimento, un ottima marca ad un buon prezzo che trovi di solito in offerta nei supermercati e anche in internet secondo me sono le ursus, ti consiglio di prenderne due da 60/70 amper piuttosto che una da 100/150
Luigi
Unknown ha detto…
Ciao a tutti, grazie dele condivisioni che contribuiscono a risolvere tante domande, ad incentivare idee creative, dissipare insicurezze e paure.
Dunque io vivo una yurta, ma quest'anno in seguito a venti spropositati devo spostarla da dov'è e fare qualche manutenzione. Così ho optato per un camper (cosa che sogno da una vita) pensando non solo a questi mesi, ma anche al futuro lavorativo e un sano bisogno di viaggiare. Yurta e camper sono per me un perfetto equilibrio. Riccardo grazie! Io ho aperto un blog sul vivere in una yurta (non ancora attivo). Tante esperienze così cambiano il mondo. Qual'è il sito di Luigi? Grazie ciao
Ric ha detto…
Ciao Manuela, scusa per il mostruoso ritardo nella pubblicazione del commento, ma ho avuto problemi con le notifiche. La tua scelta (vivere in una yurta) è sinceramente quanto di più originale mi sia mai capitato di leggere! Ti andrebbe di scrivere un articolo per il mio blog? Penso che l'argomento interesserebbe a chiunque stia pensando a scelte di vita alternativa...la mia mail è rik9@libero.it , spero di sentirti!

Post popolari in questo blog

Quanto costa realmente Vivere in Camper? Tutte le Risposte

Sosta camper e divieti: cosa prevede la legge

Scarico acque reflue: le regole da seguire e come trovare aree attrezzate