Villaggio Camper: l'idea di Luciano per condividere con altri l'esperienza di vita in camper

Generalmente quando si parla di Villaggi e Camper la prima parola che viene in mente è "camping", ovvero una struttura attrezzata per la sosta e i rifornimenti di acqua ed energia elettrica, che offre spesso anche numerosi servizi supplementari (internet, docce...). 
L'idea di Luciano rappresenta una consistente evoluzione del concetto di camping. Il suo progetto prevede la realizzazione di un "Villaggio Camper", ovvero un'area deputata alla condivisione di attività sociali, lavoro e svago, condivisa da camperisti che hanno deciso di vivere in camper per periodi più o meno lunghi. Il progetto è illustrato a grandi linee nell'articolo che segue: chiunque fosse interessato a questa inziativa dalle grandi potenzialità può contattare direttamente Luciano al numero di telefono presente in fondo al post. Buona lettura!

"Salve a tutti, mi chiamo Luciano. Mi è sempre piaciuto viaggiare in libertà, e questo mi ha spinto ad acquistare ben quattro camper nel corso degli anni.  Ma cos'è realmente un camper? Principalmente, si tratta di una casa su quattro ruote, che si sviluppa su pochi metri quadri, e che unisce dunque le funzionalità di un'abitazione a quelle di un veicolo. Per questo, sprattutto in questo periodo di grave crisi economica, ricorre spesso la domanda: "è possibile vivere in camper?"
Rispondere a tale quesito implica l'analisi di numerosi aspetti della vita di una persona. Sebbene non sia possibile giungere a una risposta oggettiva, valida per tutti, tuttavia è innegabile che la vita in camper comporti determinati vantaggi e svantaggi. Da questa considerazione è nata la mia idea del "Villaggio camper", il cui scopo è proprio quello di rendere l'esperienza della vita in camper a “misura d'uomo”.

Il Villaggio Camper dovrebbe basarsi su alcuni fondamentali aspetti: socializzazione, condivisione, collaborazione. Gli abitanti del villaggio avrebbero la possibilità di coniugare la comodità di una vita stanziale con lo spirito “nomade” del tipico camperista, e abbattere così anche una delle condizioni più temute da coloro che ponderano di andare a vivere in camper: la solitudine. 

Caratteristica principale del progetto è la possibilità di lavorare all'interno del Villaggio: attraverso il nostro blog abbiamo ricevuto diversi contatti da persone disposte a svolgere svariati ruoli e mansioni: gestione mensa, organizzazione eventi, musica, assistenza veicoli, giardinaggio, artigianato. Le possibilità di collaborazione sono illimitate, la comunità potrà evolversi in svariate direzioni, partendo anche da piccoli investimenti e crescendo nel tempo in funzione della richiesta.

Purtroppo non sempre il nostro paese premia le buone iniziative, e pertanto ad oggi nessuna vera azione è stata intrapresa da parte nostra. Personalmente non dispongo di mezzi idonei ad avviare questo progetto, ma con le persone giuste, animate da sensibilità e spirito d'iniziativa, sono convinto che si potrebbe realizzare qualcosa di concreto."

Luciano Carbone
3394850366
http://www.villaggiocamper.it/blog/

Commenti

Anonimo ha detto…
Pronto a partire! durso.giovanni@hotmail.it CI Elliott 40 del 2010





Anonimo ha detto…
Ci ho pensato anche io a quello che vorresti realizzare. Ma poi sono arrivato alla conclusione che si ricreerebbe, a livello camper, quello che accade oggi in un classico condominio. Liti a non finire, con il vicino di turno sempre pronto a darti fastidio. Sono convinto che chi ama il camper, ama la solitudine, non ama la confusione, con la facolta', se lo desidera, di raggiungere i grandi agglomerati urbani e buttarsi anche lui nella "mischia" e nella confusione. Ma non e' valido il contrario. Voglio proprio vedere come fa una persona normale, che vive in una citta' a raggiungere un po' di solitudine, sommerso ogni giorno da rumori, stress da lavoro, stress per raggiungere il posto di lavoro e poi ritornare a casa e trovare il condomino del piano di sopra che fa banchetti ogni sera. A meno di possedere una villa isolata dove trovare un po' di pace, ma non tutti possiamo averla e sportarvici per lunghi periodi

Quello che invece troverei utile e' una rete di mutuo soccorso, tra camperisti, ad esempio in seguito ad una avaria del veicolo o a problemi di salute come potrebbe essere una piccola influenza, per aiutarsi e poi ognuno per la propria strada.
Ric ha detto…
Ciao Paolo, purtroppo ultimamente non ho molto tempo da dedicare al blog, ma spero di rimettermi presto in carreggiata. Vorrei tornare a pubblicare storie di persone che hanno intrapreso percorsi di vita alternativi, all'insegna del camper ma non solo. Nel frattempo, spero che i lettori trovino utili e stimolanti gli articoli che ho già pubblicato. L'idea di whatsapp è anche buona, ma io non avrei tempo di seguirla...se qualche lettore volesse farsi promotore di un'iniziativa del genere, avrà ovviamente il mio pieno appoggio!

grazie a tutti...
Riccardo
Paolo ha detto…
Ciao Riccardo, ti capisco benissimo, la vita è una sorpresa continua, tutti i miei auguri per il futuro!!

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