Passo del Bernina, immersi nel mondo dei ghiacci

Sulle sponde del Lago Bianco, a 2400mt. nel cuore delle Alpi


Data: 10-11 Giugno
Luoghi di sosta: Passo del Bernina, Lago Bianco

Il giorno successivo alla nostra gita in treno, abbiamo vissuto altre memorabili esperienze, prima fra tutte, la notte al passo del Bernina, in Svizzera (molto vicini al confine con l'Italia).
Non capita spesso di poter cenare di fronte a un enorme lago semighiacciato, a quasi 2400mt. di altitudine, al cospetto di alcune fra le più alte montagne d'Europa. Poi, verso le undici di sera, abbiamo cominciato a vedere dei lampi: venivano a ripetizione, uno ogni pochi secondi, illuminando per un istante quel mondo di neve e ghiaccio. Uno spettacolo suggestivo come pochi, e poterlo osservare in totale libertà, dalle finestre del camper, è stato davvero impagabile. 
Eravamo lì, soli, a un passo dalle tenebre, dal ghiaccio, dai fulmini, dai crepacci, dagli orridi e dai nevai, circondati e sovrastati dalle Alpi.
La foto che più ho apprezzato fra quelle scattate in questo luogo da sogno raffigura il binario del trenino di Tirano che fiancheggia il Lago Bianco, con le montagne sullo sfondo (è la foto del post precedente): un'immagine onirica, che racconta distanze indefinite, senza inizio né fine, fra spazi incontaminati.
La notte trascorre serena e calda grazie alla nostra stufa di bordo, e l'indomani, nonostante il tempo incerto, decidiamo di prendere la funivia del Diavolezza. La scelta si rivelerà ottima. 
Lungo il tragitto della funivia, ammiriamo alcuni fra i paesaggi d'alta montagna più imponenti d'Europa. Crepacci, laghi di ghiaccio, bastioni di roccia, conche innevate, creste affilate, si susseguono in un continuo spettacolo che non lascia riprendere fiato.
E ancor più stupefacente è il panorama alla stazione d'arrivo, a quota 3000 metri. Mai visto nulla di simile. Sulla nostra sinistra, giganteschi monoliti innevati si innalzano fino a perdersi nelle nubi, sovrastando un maestoso pendio ghiacciato che va a gettarsi in una conca ancor più vasta. E proprio dalla base di quest'ultima, spostando lo sguardo a destra, ecco innalzarsi una delle vette più alte d'Europa: il Piz Bernina, che supera i 4000 metri. Si erge in forma di massiccia piramide, fra orridi e gole ricolme di neve, fino a lambire il cielo con la sua cima imbiancata, e benché si osservi tutto ciò da una considerevole distanza, il timore di quelle torri e pareti vertiginose, di quei ghiacciai inviolabili, riesce a penetrare nell'anima. Senza dubbio, il gruppo del Diavolezza racchiude le montagne più imponenti che abbia mai visto di persona. Un luogo incontaminato che non soltanto soddisfa appieno lo sguardo, ma lascia esplodere la fantasia, riassumendo in maniera ideale i caratteri dell'alta montagna: immensa, incontaminata, misteriosa, splendida e terribile.
Altra tappa da ricordare è stato il ghiacciaio perenne del Morterash (che si trova a pochi km da St. Moritz): una gigantesca conca ricoperta di ghiaccio, raggiungibile tramite un sentiero fiancheggiato da due enormi creste montuose disseminate di rocce, abetaie e cascatelle. In particolare, è stato impressionante scoprire sul limitare della conca una galleria di ghiaccio da cui spuntava un torrente, che a sua volta andava a gettarsi con violenza inaudita nelle profondità di un altro tunnel, situato a diversi metri di distanza. Un'altra brutale dimostrazione della forza della montagna.
In definitiva, un'esperienza all'insegna delle emozioni forti, che ho avuto la fortuna di condividere non solo con la mia ragazza, ma anche con il mio migliore amico; sono certo che il senso di libertà e avventura provato fra questi altipiani incontaminati rimarrà indelebile.

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