Lago di Garda, azzurro fra le montagne (prima parte)

Impressionanti scogliere torreggiano sul Lago

Data: 4-5-6-7-8 Giugno
Luoghi di sosta: parcheggio Desenzano, parcheggio Castelnuovo del Garda (vicino Gardaland)

Non credo esistano in Italia luoghi dalle tante sfaccettature come il Lago di Garda. E' una sorta di microcosmo dove convivono splendidi esempi di cultura, architettura, importanti pagine di storia italiana e, naturalmente, paesaggi superbi.
Desenzano non ha certo bisogno di presentazioni: cittadina ricca, ordinata, lustra come un gioiello, tracimante di negozi, ristoranti, hotel e quant'altro possa attirare il turista (soprattutto quello dal portafoglio pieno).
Una breve visita è d'obbligo, anche se il lago offre da qui uno dei suoi scorci meno interessanti.
Il giorno seguente iniziamo il giro del lago in camper. La prima sosta avverrà a Salò, grazioso borgo adagiato sulla riva occidentale del Garda, famoso anche per gli importanti risvolti che ha avuto nella storia d'Italia. L'aria è cristallina, la temperatura ideale, il lago è meraviglioso. Camminiamo lungo il pontile, osservando la litoranea stendersi di fronte a noi, e sullo sfondo una verdeggiante collina. L'acqua del lago è pulitissima: in alcuni momenti pare quasi di trovarsi sulle riva di una spiaggia pugliese. Come per Desenzano, anche qui non si può non notare l'impegno e la volontà di mantenere il luogo pulito, ordinato, accogliente, colorato, tranquillo. E' una passeggiata davvero piacevole, rilassante e appagante per gli occhi.
Torniamo dunque in camper, soddisfatti dalla nostra prima meta. Su consiglio di un negoziante di Salò, proseguiamo per Limone. Raggiungerla non sarà semplicissimo: il percorso è disseminato di gallerie, e in particolare le prime due, strettissime e basse, non mancano di farmi rizzare qualche pelo sulla schiena (incrociare un autobus lì sotto, col mio camper, non sarebbe stata una bell'esperienza!). Peraltro, la strada è un vero spettacolo: l'azzurro del Garda è sempre alla nostra destra.
Quando raggiungiamo Limone, il panorama si fa molto diverso. Le dolci colline meridionali cedono il posto a colossali pareti rocciose, alte centinaia di metri, che precipitano sul lago quasi verticalmente. Parcheggiamo il camper sopra una terrazza (ovviamente, a pagamento). Da qui il panorama è mozzafiato: sulla sponda est si innalzano gigantesche montagne interamente coperte di alberi, ma ciò che lascia interdetti sono le altissime cime innevate che sovrastano l'immenso specchio del Garda, situato a circa 30metri sul livello del mare, dove picchia il sole estivo. Ben due chilometri di dislivello separano il lago dalle cime incappucciate di neve. Una veduta maestosa, memorabile.
Nel pomeriggio riusciamo, per puro miracolo, a trovare un parcheggio gratuito nei pressi di Castelnuovo del Garda. Siamo di nuovo nella parte sud, questa volta sulla sponda orientale.
Nonostante il paesaggio abbia perso l'imponenza delle coste settentrionali, la passeggiata sul lago di Castelnuovo, a mio modesto parere, non ha eguali in quanto a fascino. 
Il mare con le montagne all'orizzonte. Questa frase ho detto alla mia ragazza, mentre ammiravamo il tramonto. E che tramonto. Uno dei più belli che abbia mai visto. Il suono della risacca, quella distesa d'acqua tanto vasta da confondersi con l'immensità del mare, i tenui profili delle montagne all'orizzonte, dove il sole si coricava lasciandosi guardare senza accecare gli occhi. Uno spettacolo onirico, denso di pace, magia. Forse il momento più bello dell'intera gita al Lago di Garda.
Il giorno successivo visitiamo Gardaland (ci arriviamo a piedi dal parcheggio del camper), un parco che, a mio parere, rende ben poca giustizia alla sua enorme fama (mi è sembrato nettamente inferiore a Mirabilandia, considerando anche il prezzo del biglietto - 35€- che vale per un solo giorno). In ogni caso abbiamo trascorso una giornata diversa e, tutto sommato, divertente.
(continua nella seconda parte)

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