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Gran Sasso...apri gli occhi e immagina

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Un altro mondo... Estate 2010 sul Gran Sasso Esistono ancora mondi dove poter Vivere preziosi istanti di contemplazione, riflessione, raccoglimento, entusiasmo e stupore? C'è ancora posto per una natura incontaminata, selvaggia, salva dal turismo di massa? Probabilmente esistono luoghi sul Pianeta che rispondono perfettamente a questa descrizione. Purtroppo sono semi-sconosciuti, pressoché irraggiungibili, eppure esistono. Uno dei miei più grandi sogni è sempre stato quello di poter ammirare, almeno una volta nella vita, uno di questi paradisi. In parte posso dire di aver già raggiunto questo mio obiettivo, grazie al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Parliamo delle montagne più alte dell'Appennino: molte vette superano i 2500m, per culminare nei 2912mt del Corno Grande. Sono anche conosciute come le Dolomiti del Centro Italia, grazie alla loro imponenza, eleganza, e conformazione rocciosa.

Dolomiti, dodici giorni sui colossi d'Italia (ultima parte)

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Pittoreschi riflessi sul Lago di Ghedina -Decimo giorno Giro del Col dei Bos. Una classica escursione di media difficoltà praticabile sulle Dolomiti d'Ampezzo. Purtroppo il mio scarso allenamento si farà sentire, e nonostante la difficoltà non eccessive e il dislivello non di certo impegnativo, arriverò alla prima sosta, la Forcella Travenanzes, con la lingua per terra. Da qui si ammira un bel panorama sulla Valle Travenanzes, un'ampia conca circondata da torri di roccia e delimitata in fondo dalla parete di una delle Tofane. Uno dei migliori scorci sarà visibile dopo circa un'ora e mezza di cammino, oltre la Forcella Col dei Bos. Da qui si avvistano alcune delle principali vette dolomitiche: il Pelmo, il Sorapis, le Tofane, Le Cinque Torri. In seguito incontriamo una fontanella ricavata nell'incavo di un tronco: l'acqua è fresca e deliziosa.

Dolomiti, dodici giorni sui colossi d'Italia (seconda parte)

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Panorama dal sentiero per le Cinque Torri La salita della Marmolada impegnerà non poco il mio povero camper, con pendenze che arrivano al 15% e mi obbligano a innestare la prima per lunghi tratti! Arriviamo a Passo Fedaia, da cui si gode un panorama purtroppo piuttosto limitato. Vorremmo salire più in alto, ma purtroppo gli impianti di risalita apriranno soltanto a luglio, e il tempo incerto in alta quota ci suggerisce di evitare un'escursione a piedi. Quindi pranziamo, e si riparte.  Decidiamo di raggiungere la celebre Cortina D'Ampezzo. La scelta si rivelerà eccellente: non appena siamo a pochi km dal centro abitato, ci troviamo di fronte uno spettacolo incredibile. Ogni mezzo chilometro, sono "costretto" a fermare il camper e scendere a scattare foto: montagne di bellezza ed imponenza indescrivibile. Mastodontiche piramidi di roccia, torri acuminate, cime innevate. La mia esaltazione è totale. Mai visto una tale concentrazione di colossi, così ravvicinati l'

Dolomiti, dodici giorni sui colossi d'Italia (prima parte)

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La maestà del Sass Pordoi Data: seconda metà di Giugno 2010 Nei prossimi tre post proporrò il diario del mio viaggio attraverso le Dolomiti, montagne che agognavo visitare da almeno una decina d'anni. Buona lettura! -Primo giorno Giungiamo a Selva di Val Gardena accompagnati dal maltempo. Le nubi basse avvolgono le montagne privandoci di questo primo scorcio sulle Dolomiti. Approfittiamo per visitare il paese.  Ora, essendo io abruzzese, ho sempre conosciuto la montagna come un mondo selvaggio, rurale, incontaminato, in cui, se sei fortunato, incontri il paesello dove le botteghe vendono piccoli oggetti di artigianato, e la gastronomia si limita quasi esclusivamente, e credo anche volontariamente, ad offrire gli squisiti prodotti della pastorizia e dell'allevamento locale. Quando in Selva di Val Gardena mi sono trovato di fronte le prime vetrine di alta moda, e i primi supermercati ultra-lusso (e ultra-cari), ho capito che le cose da queste parti funzionano diversamente. A

Passo dello Stelvio, per chi ama le emozioni forti

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La tortuosa strada che porta al Passo dello Stelvio, a 2700 metri di quota Data: Metà Giugno 2010 Luogo di sosta notturna: Area sosta camper attrezzata, gratuita, in località Trepalle (Livigno) Dopo il brivido del Passo del Bernina e la visita a St. Moritz, decidiamo di rientrare in Italia per avvicinarci alle Dolomiti. La prima tappa sarà il celeberrimo Passo dello Stelvio. Ci fermeremo dapprima nei pressi di Livigno, in località Trepalle (passo Eira, a ben 2300mt slm) dove troviamo un'ampia area attrezzata per camper (incredibilmente) gratuita. Sostiamo lì per la notte e il giorno seguente saliamo al passo dello Stelvio in auto, insieme al nostro amico Pierluca. Credo, senza timore di essere smentito, che questa sia una delle strade più belle, panoramiche e tortuose dell'Italia intera. Si sale per oltre 1500mt di dislivello, fino ad arrivare all'incredibile altezza di 2750mt circa.

Passo del Bernina, immersi nel mondo dei ghiacci

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Sulle sponde del Lago Bianco, a 2400mt. nel cuore delle Alpi Data: 10-11 Giugno Luoghi di sosta: Passo del Bernina, Lago Bianco Il giorno successivo alla nostra gita in treno, abbiamo vissuto altre memorabili esperienze, prima fra tutte, la notte al passo del Bernina, in Svizzera (molto vicini al confine con l'Italia). Non capita spesso di poter cenare di fronte a un enorme lago semighiacciato, a quasi 2400mt. di altitudine, al cospetto di alcune fra le più alte montagne d'Europa. Poi, verso le undici di sera, abbiamo cominciato a vedere dei lampi: venivano a ripetizione, uno ogni pochi secondi, illuminando per un istante quel mondo di neve e ghiaccio. Uno spettacolo suggestivo come pochi, e poterlo osservare in totale libertà, dalle finestre del camper, è stato davvero impagabile.  Eravamo lì, soli, a un passo dalle tenebre, dal ghiaccio, dai fulmini, dai crepacci, dagli orridi e dai nevai, circondati e sovrastati dalle Alpi.

Tirano, il Santuario e il suo "Polar Express"

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La ferrovia del "Trenino Rosso" fra i ghiacci del Bernina, a 2400mt. Data: 8-9-10-11 Giugno Luoghi di sosta: area parcheggio p.zza della Giustizia, acqua e pozzetto gratuiti nell'area camper nelle vicinanze I giorni trascorsi a Tirano rappresentano senza dubbio la parentesi più spettacolare vissuta dall'inizio della nostra avventura in camper. Riferire nel dettaglio tutto ciò che abbiamo vissuto e provato richiederebbe ben più di un paio di pagine. Prima di tutto, non posso non sottolineare la grande ospitalità, cordialità e cortesia dimostrata dagli abitanti di Tirano. Un paese magnifico, adagiato ai piedi delle Alpi, ricco di viali fiancheggiati da casine in legno, quasi tutte completate da giardini graziosi e ben curati. Impossibile non menzionare il superbo Santuario, considerato assieme al Duomo di Milano e alla Certosa di Pavia, una delle tre chiese più belle della Lombardia. Il prodigioso lavoro svolto per quest'opera è ben chiaro fin dal portale d'