tag:blogger.com,1999:blog-11947033495907587492024-02-08T01:09:39.942+01:00VIVERE IN CAMPERIl primo blog per chi vuol vivere o viaggiare in camper, spendendo il meno possibileRichttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.comBlogger181125tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-49441342062932906082021-06-27T20:25:00.001+02:002021-06-27T20:25:20.485+02:00Lavaggio esterno del camper: come farlo spesso e volentieri!<p></p><div class="separator" style="clear: both; font-family: arial; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZUfpqYgYHGIqJh7hUHPeO5c3LziAFwr-wz_Bu03t9cLiTOAP2L24_7YyFYF9ZLzGe6HtdXDIYNXkFksrx3azSq2DcMkrV64pJADF_2hKlNsB60_5Nylj_8c91tPthnubAisjWr7Egczg/s900/lavaggio-camper-manutenzione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZUfpqYgYHGIqJh7hUHPeO5c3LziAFwr-wz_Bu03t9cLiTOAP2L24_7YyFYF9ZLzGe6HtdXDIYNXkFksrx3azSq2DcMkrV64pJADF_2hKlNsB60_5Nylj_8c91tPthnubAisjWr7Egczg/w400-h266/lavaggio-camper-manutenzione.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">Nell'articolo precedente ci siamo dedicati alla pulizia interna della cellula, oggi ci occupiamo della parte esterna del camper. Cerchiamo di non rimandare questo appuntamento: </span><span style="font-family: arial;"><b>quanto più spesso laveremo il camper, tanto più agevole sarà ogni lavaggio</b>. La pulizia esterna non va trascurata, rende il mezzo esteticamente gradevole <b>eliminando le classiche righe nere</b> che si creano dalle colature delle acque piovane. Eviteremo che si formino incrostazioni, muschi e macchie difficilissime da mandare via. Armatevi di tempo e buona pazienza!</span></span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Avremo bisogno di </span></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">spugne grandi e morbide </span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">secchio, nel caso non abbiate a disposizione un rubinetto e un tubo</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">detergenti delicati o sapone neutro </span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">uno spazzolone con bastone telescopico</span></li></ul><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Per prima cosa assicuriamoci di aver chiuso le finestre e gli oblò e facciamo attenzione a non mandare l'acqua nelle grate del frigorifero e del boiler.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Noi andiamo in uno degli autolavaggi che abbiamo in città: ha la particolarità di poter salire su una rampa di ferro che permette di arrivare con facilità (ehm, a dire il vero non è facilissimo) alla parte superiore del camper. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Proprio da qui partiremo con la pulizia del mezzo.<b> Il tetto del camper si sporca maggiormente</b> perché è esposto ad intemperie e raccoglie polvere, foglie e resina ogni volta che si parcheggia sotto gli alberi. Una volta pulito, ci si sposta progressivamente sulle fiancate laterali. E' consigliabile non utilizzare i getti ad alta pressione perché l'acqua rischia di infiltrarsi tra le giunture e andare a creare possibili danni. Quindi riempiamo un secchio o una bacinella, e gettiamo l'acqua sulle superfici da lavare, sarà più facile se abbiamo la possibilità di attaccare un tubo ad un rubinetto.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Accertiamoci di fare diversi risciacqui per ammorbidire lo sporco e adoperiamo detergenti delicati, con la spugna sfreghiamo per rimuovere le impurità e sciacquiamo accuratamente. Se il tetto è calpestabile e decidete di salirci sopra state attenti perché rischiate di scivolare (che dite, esperienza personale? 😛). </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Non trascurate la <b>pulizia dei pannelli solari</b> nel caso siano installati sul vostro camper: più sono sporchi, peggio lavoreranno. Puliamoli con un panno morbido per rimuovere la polvere e possibili incrostazioni. Siate delicati. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Una volta che il tetto è pulito passiamo alle fiancate laterali: ricordate di partire sempre dai punti più alti. Aiutiamoci con lo spazzolone bagnato e il detergente, lavoriamo a zone e sciacquiamo bene a lavoro ultimato.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sui fascioni e sul cofano ovviamente si può usare il getto dell'acqua che troviamo negli autolavaggi.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sarebbe consigliabile <b>lavare e asciugare il camper all'ombra</b>, per evitare che si creino gli aloni. Potete asciugare con un panno morbido o in microfibra.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A lavoro ultimato passate la cera, stendetela bene e renderà la carrozzeria lucida e nasconderà eventuali graffi.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Fate attenzione a non usare prodotti aggressivi ed abrasivi e nel caso lo sporco sia particolarmente ostinato potete usare degli sgrassatori specifici.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sarà una faticaccia ma a lavoro ultimato la soddisfazione è garantita!</span></p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-58610888448329169572021-06-18T09:52:00.002+02:002021-06-18T09:52:21.625+02:00Come pulire il camper a fondo e senza rovinare nulla?<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcXYp8aQVp5LGhQVbBFAcsZ0lH2TFi8VMiO36PPNFWzTCw33ZBH486isiL2wgP2zUuAbxxZYg7NYPcn0SjzZSCXJ1Xo5407QQsP3eNaJ4ZUDlHEcGzDKmgKyfUusDZY5o0UiQUL-PLf1E/s256/images.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="197" data-original-width="256" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcXYp8aQVp5LGhQVbBFAcsZ0lH2TFi8VMiO36PPNFWzTCw33ZBH486isiL2wgP2zUuAbxxZYg7NYPcn0SjzZSCXJ1Xo5407QQsP3eNaJ4ZUDlHEcGzDKmgKyfUusDZY5o0UiQUL-PLf1E/w400-h308/images.png" width="400" /></span></a></div><p></p><p><span style="font-size: medium;">La pulizia del proprio camper è un fattore da non trascurare se si vuole mantenere il mezzo al meglio: bisogna porre attenzione tanto alla <b>pulizia interna quanto a quella esterna</b>. Partiamo dall'interno della <b>cellula</b> e vediamo come muoverci per essere sicuri di non tralasciare nulla. </span></p><h4 style="text-align: left;">IL BAGNO</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">In tutti i bagni dei camper ci sono componenti di plastica: lavandino, wc, piatto doccia, etc. Evitiamo quindi di adoperare prodotti particolarmente aggressivi (gli acidi ad esempio), rischiamo di fare danni che possono risultare permanenti. Evito di utilizzare varichina o candeggina poiché, anche se dicono abbiano il potere di far tornare bianca la plastica ingiallita, rischiano di <b>rovinare le guarnizioni</b> nel lungo periodo. Preferibile usare il lisoformio, detergente disinfettante, o anche il semplice sapone neutro.</span></p><h4 style="text-align: left;">LA CUCINA</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">In cucina troviamo invece superfici in acciaio inox (lavello e piano cottura). <br />Come in casa, dobbiamo evitare di adoperare materiali abrasivi. Per cui, lasciamo da parte spugne troppo ruvide, pagliette e qualsiasi tipo di spazzole che possano rigare tali materiali. Aiutiamoci con delle spugne delicate, personalmente adopero quelle verdi della Vileda, e utilizziamo i <b>prodotti specifici per l'inox</b> che si possono trovare in qualsiasi negozio per la casa. Dopo aver pulito ricordiamoci di passare un panno morbido per evitare che rimangano quei fastidiosi aloni antiestetici, passiamolo anche sul piano in vetro che ricopre i fuochi. </span></p><h4 style="text-align: left;">IL FRIGORIFERO</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I ripiani interni del frigorifero sono estraibili, così come il cassetto della verdura. Preferisco portarli a casa per poterli lavare con calma e in modo approfondito: pulire con spugna e un goccio di aceto. Aiuterà a dare un buon profumo senza essere troppo aggressivi. <br />Quando il mezzo rimane fermo ricordate di tenere lo sportello aperto: eviterete i cattivi odori e che le <b>guarnizioni possano indurirsi</b>.</span></p><h4 style="text-align: left;">PARETI DEI MOBILI</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Anche qui evitiamo prodotti aggressivi. Personalmente utilizzo<b> lucidi per legno</b>. E<b>'</b> un procedimento semplice e veloce, dopo aver letto le indicazioni lo passo sulle superfici aiutandomi con un panno morbido.</span></p><h4 style="text-align: left;">DISPENSE </h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Qui è importante non lasciare che residui di cibo (briciole, pasta, riso, zucchero) vaghino all'interno dei mobiletti, altrimenti rischiamo di trovare ospiti indesiderati a bordo, e si sa, i camper difficilmente sono omologati per più di sei passeggeri 😃 . Per evitare quindi di avere una collezione di farfalline o di formiche è bene fare un'accurata pulizia periodica, con un pannetto umido cerchiamo di arrivare in ogni angolino per accertarci di eliminare la più piccola traccia di eventuale cibo.</span></p><h4 style="text-align: left;">PAVIMENTO</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Il pavimento del camper è generalmente delicato, va quindi trattato con attenzione, cerchiamo di non trascinare oggetti che possano sbeccarlo e creare dei buchi. Ricordiamoci che non siamo in casa, facciamo attenzione a non farci cadere dalle mani o dai pensili oggetti pesanti che possano ammaccare la superficie. <br />Evitiamo anche qui prodotti abrasivi, no stracci ruvidi, no a spugne rigide. Possiamo intervenire con del sapone neutro ed acqua fredda. Se ci fa stare meglio possiamo adoperare anche del disinfettante, sempre in dosi minime. Inoltre sarebbe buona regola <b>non entrare in camper con le scarpe</b>, ma toglierle nel momento in cui si sale sul mezzo, sia per una questione di igiene, sia per evitare che eventuali sassolini rimasti sotto la suola delle scarpe possano <b>rigare e rovinare il pavimento</b>.</span></p><h4 style="text-align: left;">FINESTRE E ZANZARIERE</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sarò ripetitiva ma anche per le finestre adopero sapone neutro e un goccio d'acqua, cerco di non creare troppa schiuma, che è poi fastidiosa da mandare via. Mi aiuto sempre col mio fidato pannetto morbido per sciacquare e pulire, e mi accerto di asciugare a lavoro ultimato. <br />Con le zanzariere bisogna usare accortezza, poiché sono delicate e certo non vogliamo rovinarle. Aiutiamoci con una spugna, acqua e aceto (io adopero quello di mele): con delicatezza cerchiamo di togliere lo sporco e la polvere che si annidano sulla retina, poi con una spugna pulita e leggermente inumidita passiamo nuovamente sulla zanzariera e il gioco è fatto.</span></p><h4 style="text-align: left;">TENDAGGI E TAPPEZZERIE</h4><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Se si riesce a togliere le tende, sarebbe bene portarle a casa e lavarle a mano. Stessa cosa si dovrebbe fare con la tappezzeria dei divani e della dinette: coi vecchi camper l'ho sempre fatto, anche se ad ogni lavaggio temevo che i tessuti potessero restringersi troppo. Inoltre, ricordo le liti con le imbottiture di spugna per reinfilarle nel rivestimento, e il timore che le cerniere saltassero 😛.<br />Se non vogliamo correre rischi, possiamo passare un buon aspirapolvere, trattare eventuali macchie con detergenti appositi disponibili in commercio e, se ne siamo in possesso, anche una vaporella.</span></p><h4 style="text-align: left;">CONCLUSIONI</h4><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mi sembra di non aver tralasciato nulla, ma se avete altre idee e soluzioni per<b> risparmiare tempo e fatica nella pulizia del camper</b>, scrivetemi pure nei commenti!</span></div>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-82525637382009170272021-06-11T16:35:00.000+02:002021-06-11T16:35:46.401+02:00Gasolio nel serbatoio acque chiare: come salvarsi dal disastro<p><span style="color: #050505;"><span style="white-space: pre-wrap;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><span style="color: #050505;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAKw-wEkIx3WlFwK3RWBOvMy8buLht2U_TRGEtPvbc5xoamYNM24vCUuqBxtd8Inrko-VTSHOMzT4FmyE6ywxlyGNhesbv77SeOf2t2uzyIfXRILEQd_VEi9rDan6EkxoE3-OAZFwt5JI/s1111/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="670" data-original-width="1111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAKw-wEkIx3WlFwK3RWBOvMy8buLht2U_TRGEtPvbc5xoamYNM24vCUuqBxtd8Inrko-VTSHOMzT4FmyE6ywxlyGNhesbv77SeOf2t2uzyIfXRILEQd_VEi9rDan6EkxoE3-OAZFwt5JI/s320/maxresdefault.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="color: #050505;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Scrivendo questo articolo ho deciso di screditare totalmente la mia persona ai vostri occhi 😛 </span></span></div><span style="color: #050505;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Caratterialmente tendo ad essere a tratti distratta, o invornita come direbbero in Romagna, di conseguenza a scadenze alterne tendo a combinare qualche pasticcio.
Eravamo in camper, di ritorno da un viaggio. Il nervosismo in cabina guida era palpabile, dal momento che avevano chiuso per lavori la strada principale che avrebbe dovuto portarci a casa. Nessuna segnaletica che indicasse quale percorso alternativo si dovesse seguire, il navigatore si ostinava a farci girare in tondo e la stanchezza del viaggio non aiutava ad affrontare la situazione con il giusto atteggiamento. </span></span><p></p><p><span style="color: #050505;"><span style="white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A furia di girare invano abbiamo deciso di fare rifornimento per essere sicuri di arrivare a casa.
Chi di voi ha già capito cosa vi sto raccontando?
Riccardo era stanco e stressato, chiede a me di scendere e mettere il carburante.
Risalgo al posto passeggero e vedo che ha un'espressione perplessa.
"Cos'era quel rumore strano? Dove hai messo il gasolio?" mi chiede.
Per un secondo non ho neanche capito cosa volesse intendere, ma un istante dopo ho realizzato l'enorme danno appena commesso.
Avete presente quelle scene alla Tom&Gerry, dove Tom diventa di pietra e poi crolla sbriciolandosi in mille pezzi?! E' più o meno quello che ho provato in quel momento!
<b>Avevo versato il gasolio nel serbatoio delle acque chiare del camper!</b>
Mi vengono i sudori soltanto a scriverlo. Ho immesso circa tre litri di gasolio. Sembrano pochi ma sufficienti a farvi svenire una volta svitato il tappo della cisterna.
I tre giorni successivi li ho trascorsi cercando di rimediare al guaio fatto. Avevo timore che l'unica soluzione fosse sostituire il serbatoio spendendo qualche centinaio di euro, ma per fortuna non è stato necessario.
Un punto a mio vantaggio è stato che il tappo di ispezione era accessibile manualmente: se fosse successo con il nostro attuale camper saremmo stati costretti a smontare il serbatoio, visto che altrimenti non è raggiungibile!
Ovviamente, abbiamo evitato di azionare la pompa dell'acqua per non contaminare le tubature e i rubinetti creando ulteriori danni.</span></span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span style="color: #050505;"><span style="white-space: pre-wrap;">Cosa fare in un caso del genere?
<b>Come pulire un serbatoio acque chiare contaminato dal gasolio?</b>
Non ho adoperato prodotti miracolosi: mi sono armata di infinita pazienza e non ho idea di quante volte abbia lavato quel serbatoio.</span></span><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;">
</span><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;">Per prima cosa mi sono accertata di aver eliminato ogni traccia di gasolio, poi ho sciacquato con:</span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;">-svelto
-aceto
</span><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;">-bicarbonato di sodio
-acetone
</span><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;">-amuchina
-prodotti disinquinanti
Utilizzavo i prodotti prima in forma assoluta, poi diluita. In ultimo, buttavo dentro dell'acqua, sempre strofinando energicamente. Ho ripetuto questi passaggi più volte. La notte lasciavo all'interno del serbatoio acqua e amuchina.</span></span><span style="color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">
</span><span style="color: #050505; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Dovete mettere in conto che, nonostante tutto il vostro impegno, il serbatoio continuerà a puzzare di gasolio per giorni. L'odore non vi andrà via dal naso per un bel po' di tempo, e avrete lividi alle braccia, ma vi assicuro che riuscirete a mandare via quegli effluvi nauseabondi e la patina oleosa dalla plastica.
Assicuratevi di lavare bene anche il tappo del serbatoio e lo spezzone di tubo che collega quest'ultimo alla valvola di carico esterna delle acque chiare.
Inoltre vi consiglio di informarvi bene sui prodotti che andrete ad utilizzare: io sono andata in ferramenta spiegando l'accaduto, e dopo essere stata canzonata mi hanno consigliato la soda caustica. Magari avrebbe anche funzionato, ma abbiamo evitato di utilizzarla non sapendo che reazione avrebbe potuto avere su guarnizioni e altri componenti.
In ogni caso, se fosse capitata anche a voi una disavventura simile, ricordate che per quanta esperienza si possa avere le distrazioni possono capitare. Io ho sbagliato perché non mi sono mai occupata di fare rifornimento al camper, ma faccio sempre il carico delle acque chiare. Quindi, l'abitudine mi ha portato a commettere il misfatto.
Sarebbe carino se mi faceste sentire meno pirla raccontandomi disavventure simili alla mia 😃</span></span><span style="color: #050505; font-family: Segoe UI Historic, Segoe UI, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 15px; white-space: pre-wrap;"></span></span></p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-40017000454527918392021-06-06T13:32:00.008+02:002021-06-06T14:04:23.575+02:00Vivere nei boschi, sulle spiagge, tra le montagne: ecco perché comprare un camper!<p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD-3gxsQ93tuumK5yQBP8O0KWr2M1oJY1cFQV_x8KxgN0Z1S8f1Jt3z1ifVBshpLj52UQdYfBkcY207yb6-vQEzcT9UiVgZFnikZ0bBQOqOkPmr3olAzaPjt6FYWVAlHv9srPCruAOFZM/s2048/IMG_20200921_112900759_HDR.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD-3gxsQ93tuumK5yQBP8O0KWr2M1oJY1cFQV_x8KxgN0Z1S8f1Jt3z1ifVBshpLj52UQdYfBkcY207yb6-vQEzcT9UiVgZFnikZ0bBQOqOkPmr3olAzaPjt6FYWVAlHv9srPCruAOFZM/w400-h225/IMG_20200921_112900759_HDR.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Decidere di <b>comprare un camper</b> è una scelta da ponderare attentamente. Il camper richiede manutenzione, tempo e pazienza. Ogni tanto arriva il famoso imprevisto e, malgrado fosse stato messo in conto, quando si presenta sembra sempre inopportuno. In tutta sincerità, negli anni in cui il camper è entrato a far parte della mia vita ho pensato più volte "chi me l'ha fatto fare". E' capitato anche a voi? <br />Scommetto di non essere l'unica, eppure, ogni volta che avanza questo pensiero negativo, rammento con chiarezza cosa mi porta ad amare questa scatoletta poggiata su quattro ruote. </span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>La libertà e il senso di appartenenza al luogo che si visita sono impossibili da assaporare in altri modi</b>. Come avrei mai potuto provare quel senso di tranquillità nei boschi del Casentino, in Toscana? Avevamo parcheggiato, stavo preparando la cena e la luce del giorno si faceva via via più fioca. Dalle finestre guardavo affascinata i monumentali alberi che popolano il bosco casentinese. <br />Ho avuto la fortuna di ascoltare per la prima volta un cervo bramire, lo sentivamo muoversi tra gli alberi, siamo rimasti immobili ad ascoltare incantati. <br />Eravamo con il nostro primo camper, non sapevo che avrei incontrato queste creature in tantissime altre occasioni. L'ultima volta è stata l'anno scorso: appena arrivati al Parco Nazionale d'Abruzzo. <br />Appena arrivati all'area di sosta vediamo subito un cervo con corna enormi che bruca placidamente sul prato. Mentre decidevo cosa portare a tavola per cena, guardavo questo cervo aggirarsi sul prato e sfregare di tanto in tanto i suoi palchi (già, in realtà non si chiamano corna) contro uno dei tanti alberi a sua disposizione. Il Parco Nazionale d'Abruzzo offre spesso spettacoli simili, e se siete in cerca di incontri ravvicinati con animali selvatici, vi consiglio caldamente di visitare questi luoghi. Di notte è quasi impossibile non trovare cervi passeggiare sul ciglio delle strade e se siete fortunati potete incontrare anche l'orso bruno marsicano.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Sempre ai boschi è legato un altro ricordo prezioso. La prima notte in cui siamo usciti in camper abbiamo <b>pernottato nel bosco Martese</b>, in località Ceppo (Teramo, Monti della Laga). Ricordo con estrema chiarezza l'uccellino notturno che ritmicamente faceva il suo tipico verso. Stesa nel letto pensavo che solitamente ascoltavo quel canto dalla mia camera, nell'appartamento di un tipico condominio di città, dove sono nata e cresciuta. In quel momento mi ritrovavo ad ascoltare quel concerto speciale direttamente dal bosco del quale entrambi facevamo parte. All'arrivo del giorno credo di essere stata felice come quando da piccola mi alzavo la mattina del 25 Dicembre e correvo in sala per vedere se Babbo Natale aveva lasciato i regali sotto l'albero. <br />Aprire la porta ed essere accecata dal verde intenso degli alberi mi ha riempito gli occhi di meraviglia. <br />Eravamo noi tre, da soli: io, Riccardo, e il nostro camper. Non mi capacitavo del fatto di trovarmi lì, in mezzo al bosco, appena sveglia e in pigiama! E se proprio vogliamo diventare amici intimi vi racconto anche questa: certo non è poetico, ma la pipì fatta quella mattina, accovacciata sotto quell'albero fortunato, è stata una grande soddisfazione!</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW-DHzwPAfqCnz_0IQif85D6kBeW4ldEs2tfkjdQSFB3QEMHIaPOmrJeVgKHv7rr89YDX5LHkBp4cOnZbBN9d0Ez0T3XdziPxZn4ulwJ1liTCtmTPhenehPE2mCefwPBlmEX0YHrg8kj8/s2048/IMG_20200719_175239342_HDR.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW-DHzwPAfqCnz_0IQif85D6kBeW4ldEs2tfkjdQSFB3QEMHIaPOmrJeVgKHv7rr89YDX5LHkBp4cOnZbBN9d0Ez0T3XdziPxZn4ulwJ1liTCtmTPhenehPE2mCefwPBlmEX0YHrg8kj8/w400-h225/IMG_20200719_175239342_HDR.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><p>La scorsa estate abbiamo passato un paio di settimane sulle <b>Dolomiti</b>. Di giorno ci dedicavamo alle nostre escursioni, per fortuna il tempo è stato sempre dalla nostra parte. Se la mattina il tempo era clemente, dopo cena arrivava puntualissimo il temporale a intrattenere la nostra serata.</p></span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Durante le nostre lunghe permanenze in camper abbiamo preso non pochi acquazzoni, ma potenti e prepotenti come quelli della scorsa estate non ne avevamo mai visti. Il baccano dovuto alla grandine era tale da costringerci a urlarci nelle orecchie per poter sentire cosa dicevamo. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">In particolare, la sera in cui sostammo al parcheggio della funivia presso il Rio Gere (vicino Cortina) la tempesta non accennava a passare, ci siamo dati la buonanotte nella speranza che finisse il prima possibile per poter trascorrere una notte tranquilla. Speranza mal riposta! Alle 2.45 un carabiniere passa tra i camper in sosta bussando e urlando che dovevamo andare via. Il fiume era esondato e rimanere lì non era sicuro per noi camperisti. <br /></span><span style="font-family: arial;">Ora immaginate la scena, svegliati a notte fonda per un'esondazione, il forte temporale non accenna a darci tregua, ci inzuppiamo per recuperare i cunei posizionati sotto le ruote, i lampeggianti delle auto dei carabinieri, i camper che partono alla ricerca di un posto migliore in cui sostare...è una tragedia, non vi pare?! </span><span style="font-family: arial;">Invece vi assicuro che nonostante la situazione di disagio, abbiamo vissuto il tutto come un'avventura elettrizzante ed imprevista. Nonostante l'inconveniente, è stata una notte vissuta, in un certo modo emozionante e oserei dire anche divertente. </span><span style="font-family: arial;">Se vi state chiedendo come è finita, abbiamo poi pernottato vicino ad un piccolo albergo in disuso, e la notte è poi passata tranquillamente. </span></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLNlRj_-bJDGcqVvenjc_M0FiGrnmUpxWOaxi7IyrX3-oX2nIZ24qgW8azKeoZML9-ctNzGTb35S13TT0gUr1SMTZdFsjWM4fnB5rZ7kUI0YXa0Xh5lzspfDy8ZQuQR5txvjqqsFvmgl8/s2048/IMG_20200720_204903786_HDR.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLNlRj_-bJDGcqVvenjc_M0FiGrnmUpxWOaxi7IyrX3-oX2nIZ24qgW8azKeoZML9-ctNzGTb35S13TT0gUr1SMTZdFsjWM4fnB5rZ7kUI0YXa0Xh5lzspfDy8ZQuQR5txvjqqsFvmgl8/w400-h225/IMG_20200720_204903786_HDR.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><p>Scrivendo mi accorgo che le esperienze a cui sono più affezionata si sono svolte sempre in serata o durante la notte. Forse perché quando si viaggia nei modi più convenzionali, magari in albergo, o nelle casette da affittare, la notte è dedicata per lo più al riposo. In camper invece è come se il viaggio non si fermasse neanche durante quelle ore. Credetemi se vi dico che potrei continuare a raccontare moltissime esperienze simili: essere svegliati di notte, sull'altopiano di Campo Imperatore, da un branco di cavalli al galoppo, o osservare le stelle seduti sul tetto del nostro camper posteggiato a pochi metri dal mare della costa sarda, ascoltando il suono delle onde e respirando il forte profumo di salsedine...sono solo alcuni esempi. Credo di essermi già dilungata abbastanza.</p></span><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">La mia intenzione è quella di far capire a chi non ha mai viaggiato in camper cosa rende unico questo veicolo. Ti permette di vivere appieno i luoghi che si visitano, permette di farne parte. Non è solo un mezzo di trasporto, è un lasciapassare per dei mondi che altrimenti rimarrebbero inesplorati. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Se vi va raccontatemi quali sono le vostre avventure vissute in camper, cosa ricordate con maggior piacere? Aspetto di leggere i vostri racconti!</span></p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-59223978587751881242021-06-01T16:36:00.000+02:002021-06-01T16:36:04.706+02:00Il primo segreto per dormire bene in camper: un letto ordinato!<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQoSu2DJUahYtv9uNx-yNoKhWOD9LVjBAg3jqsblqWAElTIdkFb1QZI_sJCkTGOau0lEE5eaY24kalzyWOE7BsI7-weZIp_KA5tSc4zz4kbyof19sjIhLsNQ0YZb5reY-p_YzXP3oG-xg/s2048/IMGP0029.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1356" data-original-width="2048" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQoSu2DJUahYtv9uNx-yNoKhWOD9LVjBAg3jqsblqWAElTIdkFb1QZI_sJCkTGOau0lEE5eaY24kalzyWOE7BsI7-weZIp_KA5tSc4zz4kbyof19sjIhLsNQ0YZb5reY-p_YzXP3oG-xg/w400-h265/IMGP0029.JPG" width="400" /></a></div><p>Un letto ben fatto è sicuramente uno dei primi elementi cui porre attenzione per <b>dormire comodamente in camper</b>. Non basta sostare in aree di sosta sicure o poco rumorose: un buon sonno ristoratore esige che il letto del camper risulti confortevole come quello di casa. Eppure, se dovessi fare una lista dei compiti più noiosi da eseguire in camper, tra i primi posti ci sarebbe senza dubbio il rifacimento del letto. Siete stupiti o anche voi affrontate questo appuntamento con mal di pancia e sconfitti già in partenza? Se ci pensate, rifare i letti di casa è una passeggiata: basta prenderci un po' la mano e riusciamo a emulare Cenerentola con i suoi uccellini. Un balletto, una canticchiata, lanciamo in aria lenzuola e coperte e puf...tutto al posto giusto in men che non si dica! </p><p>In camper la scena cambia, da Cenerentola si passa a Edward mani di forbici. Non conto più le volte che ho scorticato le nocche delle dita per cercare di rimboccare la biancheria nel migliore dei modi. La difficoltà si crea per diversi motivi. La <b>grandezza dei letti</b> è diversa da quella dei materassi di casa, di conseguenza è difficoltoso rincalzare la stoffa in eccesso senza farla "appallottolare" sotto il materasso, onde evitare di sentire il bozzo una volta coricati. </p><p>Anche la<b> posizione dei letti</b> nella maggior parte delle volte non aiuta. Nel primo camper dormivo in quella che era la seconda dinette: una volta richiusa si trasformava in un letto collocato in una nicchia stretta, scomoda da raggiungere. La mansarda e il letto basculante implicano invece di dover salire direttamente sul materasso, per cui vi lascio immaginare la scena: tira di qua, si sgualcisce di là, tira di là, ma sopra ci sono io, alza una gamba, tira ancora...e non si finisce mai.</p><p>Pensavi di essere l'unico ad avere difficoltà a svolgere un compito all'apparenza tanto semplice? Specialmente per chi abbia deciso di <b>vivere in camper da fulltimer</b>, non credo sia un problema da poco, altrimenti non si troverebbero in commercio alcune soluzioni che semplificano notevolmente questo arduo compito. Vediamo di che si tratta.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkUM7Vw89tZc7OOFUeZh82wS4VJzJ0LRqwpOpYlp9Q3Mjmu-BOQHP2NmxL5BV2CXILNGNam6Ip3SZiyTnNeet11KYqOH12qlaKMF1wtvskmDLWF7bnS5B7AMQHTrJJfi-rT3P-CZaElHU/s669/scsdcasca.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="477" data-original-width="669" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkUM7Vw89tZc7OOFUeZh82wS4VJzJ0LRqwpOpYlp9Q3Mjmu-BOQHP2NmxL5BV2CXILNGNam6Ip3SZiyTnNeet11KYqOH12qlaKMF1wtvskmDLWF7bnS5B7AMQHTrJJfi-rT3P-CZaElHU/w400-h285/scsdcasca.png" width="400" /></a></div><br /><p>A tutti sarà venuto in mente il classico <b>sacco a pelo</b>. Lo si posiziona sul letto e il gioco è fatto. </p><p>Si può scegliere tra diverse tipologie:</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Il <b>sacco a mummia</b> ha la forma di un sarcofago, da qui il nome. Può dare l'impressione che ci si muova male, che possa risultare troppo stretto, ma è pensato per seguire i movimenti del corpo. Se vi girate, lui si girerà con voi. </li><li>I <b>sacchi a pelo elasticizzati</b> promettono di assecondare qualsiasi tipo di movimento.</li><li>I <b>sacchi squadrat</b>i fanno al caso vostro se non sapete stare fermi con le gambe.</li><li>Singoli o accoppiati. Potete scegliere una delle tipologie sopra citate o scegliere di prenderne uno accoppiato. </li></ul><p></p><p>Ovviamente i sacchi a pelo nascono come attrezzatura tecnica, per campeggio in tenda e all'aperto. La tipologia accoppiata è pensata per potersi riscaldare a vicenda in caso di basse temperature. Scegliendo il giusto grado di calore potrete utilizzare il sacco a pelo accoppiato senza avere troppo caldo.</p><p>Nel caso foste interessati fate attenzione a scegliere la giusta misura. Se dormite in un sacco troppo piccolo per la vostra altezza avrete pochissimo spazio in cui muovervi, se è troppo grande il problema è relativo visto che lo adoperate in camper, ma se foste all'aperto e con temperature rigide, il vostro corpo dovrebbe scaldare quello spazio in eccesso e non è consigliabile. </p><p>Un'altra soluzione interessante è il <b>Pronto Letto, </b>anche detto<b> Sacco Letto</b>. E' un kit composto da federe per cuscini, un primo lenzuolo con elastico sagomato (è presente su tutto il perimitero del lenzuolo), il secondo lenzuolo, e la trapunta. La comodità di questo set è rappresentata dal fatto che i tre elementi sono collegati tramite delle cerniere, diventa quindi un corpo unico che si infila con facilità al materasso. Sono disponibili varie misure che coprono letti basculanti, mansarde o letti singoli. Inoltre in estate si può togliere la coperta e usare il pronto letto come un sacco lenzuolo.</p><p>Voi quale soluzione adoperate nel vostro camper?</p><p>Ora spegnete la luce e andate a dormire 😃</p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-3020859137331711692021-05-26T19:05:00.003+02:002021-05-30T09:43:42.456+02:00Navigatore per camper: consigli per scelta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGJcDXtCsRd4kt5VpmyBJasFEsXmywgBE8HhUhEoOSCLBr0IjVqluDdvRsLD_cpKddSI_Ukh3dD07RH9zKhEns74266PsL7JpOkunBRrnTguvWZlTj6Q50msAvG7EQ7ugQqpN-20aYhHU/s520/Immaginekk.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="321" data-original-width="520" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGJcDXtCsRd4kt5VpmyBJasFEsXmywgBE8HhUhEoOSCLBr0IjVqluDdvRsLD_cpKddSI_Ukh3dD07RH9zKhEns74266PsL7JpOkunBRrnTguvWZlTj6Q50msAvG7EQ7ugQqpN-20aYhHU/w400-h248/Immaginekk.png" width="400" /></a></div><p>Vi è mai capitato di vedere un <b>camper incastrato in un sottopassaggio</b>? </p><p>Io ho visto la scena a danno compiuto e ho provato una sorta di dolore fisico 😛 <br />Ci si immedesima così tanto nel povero sventurato da non riuscire quasi a farsene una ragione. Come si può non notare il cartello di altezza massima che ci avvisa dell'imminente pericolo o non calcolare che lì sotto il nostro mezzo non potrà mai passare? In realtà mi è capitato di vedere anche furgoni e camion in difficoltà: di fatto queste situazioni si verificano meno raramente di quanto pensiamo.</p><p>Come si può evitare di trovarsi in circostanze così spiacevoli? Certamente non distrarsi e prestare attenzione alla segnaletica stradale è un buon punto di partenza. Anche se spesso capita di imboccare una strada e accorgersi del cartello quando è ormai troppo tardi, bisogna ricorrere sempre a manovre di emergenza per tirarsi fuori da tali impicci. A noi è capitato in Inghilterra, entrando in una stradina ci accorgiamo del cartello che informava della strettoia che avremmo incontrato più avanti quando in pratica eravamo già lì! </p><p>Per evitare di perdersi e di trovarsi nei guai ogni camperista dovrebbe avere <b>un navigatore apposito per il camper. </b>Tale tipologia di navigatore ha caratteristiche diverse da quelli usati per le automobili, dal momento che può essere<b> regolato in base alle misure del mezzo</b>: altezza, lunghezza e peso del veicolo. Inserendo questi dati ci verranno proposte delle mappe, italiane ed europee, comprendenti percorsi facilmente percorribili. Difficilmente ci troveremo ad affrontare condizioni che possano mettere in pericolo il nostro camper e la nostra salute mentale!</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLCDpYorGumYLfk8G_w0FBWrdLTHkT-3POcLJAo9fUoRHsD7pX1SCwmqkldis_tl1aXK-n8d0jFUxnuKfYqEEb6ZISeCGQeqxdswIVwBJDcNZ31dYf_VKtjRlgquSKiXXYvOG8YGNVCfY/s640/incidente-scafa-4.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLCDpYorGumYLfk8G_w0FBWrdLTHkT-3POcLJAo9fUoRHsD7pX1SCwmqkldis_tl1aXK-n8d0jFUxnuKfYqEEb6ZISeCGQeqxdswIVwBJDcNZ31dYf_VKtjRlgquSKiXXYvOG8YGNVCfY/w400-h300/incidente-scafa-4.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una scena che non vorrei vedere mai...</td></tr></tbody></table><p>Un'altra funzione che caratterizza queste apparecchiature è la <b>possibilità di connettersi al WiFi,</b> un aspetto da non sottovalutare, poiché il navigatore in totale autonomia aggiorna informazioni, mappe, punti di interesse come <b>campeggi e zone di sosta dedicate ai camper</b>. Inoltre aggiorna costantemente la <b>viabilità stradale</b>, che è sempre soggetta a variazioni, fornendoci di conseguenza dei percorsi alternativi. Ci informa anche sui<b> limiti di velocità, le pendenze e la presenza di autovelox</b>.</p><p>Solitamente <b>lo schermo ha una risoluzione migliore e un display più grande rispetto a navigatori destinati alle automobili</b>. Di conseguenza avremo una panoramica più ampia delle mappe e delle strade da seguire.</p><p>Da evidenziare anche la funzione "<b>speak & go</b>": specialmente se si viaggia da soli e non è possibile accostare per cambiare la meta selezionata sul dispositivo, possiamo impostare il tragitto da seguire tramite la nostra voce, senza dover mettere a rischio la propria e altrui sicurezza. Confessate tutti: quante volte è capitato di concentrarci sullo schermo del navigatore per cambiare la destinazione selezionata, tenendo il volante con una sola mano e con l'altra digitare sulla tastiera del dispositivo? </p><p>In commercio si trovano diversi modelli tra cui scegliere: vi consiglio di non accontentarvi di un navigatore troppo economico. E per concludere, un piccolo consiglio: fate attenzione a non lasciare questo strumento in bella vista, abbiate sempre la costanza di toglierlo dal punto in cui avete deciso di installarlo, sia per non lasciare che il sole e il caldo possano danneggiare il dispositivo, sia per non invogliare chi ha le mani troppo lunghe!</p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-41866213511846255542021-05-21T19:59:00.006+02:002021-05-26T19:07:36.509+02:00Arriva Hitch Hotel, il camper economico, portatile ed espandibile!<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjScKAMx1WLbyAvQdon5LUNtRWgkIQNHk4QxZuClgFPakbnxZmcsbE_dqJwgu5dpP-NjG5ShDqmo9C2lCuxG5J7Yo3Flvg5N5PoTu28QrvOGVJUBWSxzNuuWFhlixfB-5OwHAelVA3qtaQ/s800/Gallery_2_v2_800x640.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjScKAMx1WLbyAvQdon5LUNtRWgkIQNHk4QxZuClgFPakbnxZmcsbE_dqJwgu5dpP-NjG5ShDqmo9C2lCuxG5J7Yo3Flvg5N5PoTu28QrvOGVJUBWSxzNuuWFhlixfB-5OwHAelVA3qtaQ/w400-h320/Gallery_2_v2_800x640.png" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: arial; font-size: medium;">I camper sono troppo grandi e costosi? Il camper <b>piccolo, portatile, ed economico</b> non esiste? Sbagliato! Ecco a voi Hitch Hotel, bello e possibile! I puristi già storceranno il naso: chi ha confidenza con il mondo dei camper è abituato a riconoscere le varie caratteristiche che li differenziano:</span><p></p><p style="text-align: left;"></p><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">mansardati</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">semi integrali</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">motorhome</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">furgonato</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">van</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">furgoni camperizzati</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">roulotte</span></li></ul><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Chissà se qualcuno tra voi conosce la novità che sto per mostrarvi. Tre anni fa un'azienda californiana ha ideato una nuova tipologia di camper chiamato <b>Hitch Hotel, il più economico al mondo</b>. Certo, non so fino a che punto si possa realmente definire camper: parliamo di un rimorchio che si aggancia al traino della macchina. La sua particolarità consiste nel non avere ruote e, quindi, nel rimanere sospeso da terra. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">Possiede una struttura leggera, compatta e impermeabile composta da fibra di vetro. </span><span style="font-family: arial;">Il suo peso si aggira intorno ai 204 Kg, durante la marcia occupa <b>un metro e poco più di due metri quando raggiunge la grandezza massima</b>: già, perché il piccolo rimorchio in questione ha la particolarità di essere <b>espandibile</b>! Una volta raggiunto un punto di sosta, è possibile aumentare le dimensioni del </span><span style="font-family: arial;">piccolo rimorchio con un procedimento che avviene manualmente tramite tecnologia telescopica. Inoltre, i piedini di stazionamento permettono di ottenere la giusta stabilità e supportano la struttura quando è ferma.</span></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZbLU272IdiK86EWQgLRjgF5heiHwyBz2e6FDF5MHWfCqIZ2D_WwGM2VtXCRUQORG7TxvglF9paTG_Xj-P0E6ryYfUMYF0hT0xonzVv-Hjwhh5bi-fdacWKIduq3grHmjcp_yGAloEd70/s712/Immagine.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="387" data-original-width="712" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZbLU272IdiK86EWQgLRjgF5heiHwyBz2e6FDF5MHWfCqIZ2D_WwGM2VtXCRUQORG7TxvglF9paTG_Xj-P0E6ryYfUMYF0hT0xonzVv-Hjwhh5bi-fdacWKIduq3grHmjcp_yGAloEd70/w400-h217/Immagine.png" width="400" /></a></div><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Un piccolo difetto che non depone a favore del rimorchio è che durante il viaggio, il corpo alto e verticale dell'abitacolo non favorisce l'aerodinamicità, e anche il baricentro ne risente un pochino. Ma non dimenticate che state trainando un camper!</span></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;"><b>Cosa troviamo all'interno della cellula</b>: </span></span></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">due finestre con ventilazione</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">un oblò situato sul tetto</span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">una porta USB </span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">una luce a 120V </span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;">una porta con serratura</span></li></ul><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjldm9PzXkrDce3W-p4yA-O1S4dde2s0qI7MO6wNUMJy08j1BswcElGFb0EvYHjg-t9NdwUDEvb8NBjnfUzZ-TQBfZpOVcvXuVEp2UDAwJYaDJEGmupa75OGB9ngkI3AyyO4yoCYEXkPI8/s1089/ddd.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="1089" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjldm9PzXkrDce3W-p4yA-O1S4dde2s0qI7MO6wNUMJy08j1BswcElGFb0EvYHjg-t9NdwUDEvb8NBjnfUzZ-TQBfZpOVcvXuVEp2UDAwJYaDJEGmupa75OGB9ngkI3AyyO4yoCYEXkPI8/w400-h204/ddd.png" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Durante il viaggio la piccola cellula può trasportare effetti personali, attrezzatura da campeggio e bicicletta. Nel momento in cui si trasforma e raggiunge la massima espansione riesce ad ospitare anche tre adulti, arriva infatti a contenere un letto king size che solitamente misura 180 per 200 cm.</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ma il <b>prezzo</b> di questo giocattolino lo volete sapere? </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Costa circa <b>4.000 Euro</b>.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">L'azienda californiana ha potuto constatare che non tutte le macchine hanno la possibilità di trasportare un traino senza ruote. Il problema nasce prevalentemente con le auto di piccola taglia. L'ostacolo principiale è rappresentato dal tipo di traino, non tutti i veicoli possono supportare il ricevitore del gancio di classe 3 necessario per trasportare il camper. Per ovviare al problema è nato il <b>rimorchio con le ruote</b>...innovativo no? 😛 </span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Le ruote facilitano le manovre su un terreno liscio e pianeggiante, il peso però sale a 249 kg e il costo è sulle 4.700 euro circa.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">In definitiva possiamo scegliere tra i due modelli:</span></span></p><p></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="font-family: arial;"><b><span style="font-size: medium;">Hitch Hotel Classic senza ruote</span></b></span></li><li><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>Hitch Hotel Travellere con ruote </b></span></li></ol><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTN2_fzM-VdkFKrIZjLE8oLBhX_nai0mMant0y3rw81ngGzErBK5LHFZyFtr65Iu4-Bjlj5TkNicuX5r9yd4-oPTEWY55kqo1ZPyaBRnv8hTvosyn3PJZFshUG5QtsCsmpJyhWwSbarVU/s606/dddfcfc.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="314" data-original-width="606" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTN2_fzM-VdkFKrIZjLE8oLBhX_nai0mMant0y3rw81ngGzErBK5LHFZyFtr65Iu4-Bjlj5TkNicuX5r9yd4-oPTEWY55kqo1ZPyaBRnv8hTvosyn3PJZFshUG5QtsCsmpJyhWwSbarVU/w400-h208/dddfcfc.png" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Anche black ha il suo fascino :)</td></tr></tbody></table></span></div><p></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">Ora che conosciamo le caratteristiche di questo rimorchio compatto vorrei confrontarlo con un <b>camper di piccole dimensioni</b>.</span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Gli Hitch Hotel sono certamente degli strumenti fuori dal comune, hanno il vantaggio di essere leggeri e poco ingombranti: di conseguenza non si avrà difficoltà al momento di trovare parcheggio in città. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Inoltre, se si possiede un garage, si avrà modo di custodirlo al coperto e al chiuso grazie alle sue dimensioni ridotte, risolvendo così il problema del rimessaggio che, oltre ad avere un costo, ci costringe spesso a tenere il camper lontano da casa. </span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Altro aspetto che depone a suo favore è il prezzo che è certamente più accessibile rispetto ad un caravan tradizionale. </span></p><h4 style="text-align: left;">CONCLUSIONI<br /></h4><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">Personalmente faccio un pò fatica a considerare l'Hitch Hotel un camper, non si ha neanche modo di stare in piedi, non ci riuscirei neanch'io che sono alta 1.58 😃. </span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A mio parere somiglia di più ad una tradizionale tenda da campeggio, pur offrendo maggiore riparo e stabilità, ma di fatto è un vano spoglio che permette sì di campeggiare, ma non ha un angolo cucina, un wc o altri comfort. Trovo sia uno strumento adatto a chi sa davvero adattarsi e arrangiarsi con poco. Questo richiama un altro dei suoi vantaggi: i costi di manutenzione saranno minimi, visto che al suo interno c'è ben poco 😃</span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Il camper invece può sostituire le comodità di una casa sotto (quasi) tutti i punti di vista. Certo, può avere dei limiti per quanto riguarda l'autonomia di acqua, corrente e gas, ma permette di viaggiare per giorni senza aver bisogno di nulla. </span></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">Voglio specificare che questo è solo il mio pensiero, non voglio dire che gli Hitch Hotel non abbiano delle qualità, ma offrono un'altra concezione di campeggio rispetto a quella del camper. </span></span></p><p><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: medium;">E voi conoscevate l'Hitch Hotel o non ne avevate mai sentito parlare? Cosa ne pensate? Ritenete che abbia dei punti deboli? </span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ditemi la vostra!</span></p>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-48442926772121177882021-05-19T13:04:00.006+02:002021-05-19T14:08:38.769+02:00Dove eravamo rimasti?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://i.imgur.com/Zrra2Kt.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="454" data-original-width="700" src="https://i.imgur.com/Zrra2Kt.jpg" width="320" /></a></div><p><span style="font-family: arial;">Ancora ricordo perfettamente i mesi successivi al terremoto che distrusse L'Aquila: Riccardo è venuto a stare a casa dei miei genitori, all'epoca avevo 25 anni, lui 29. Trattandosi di una situazione di emergenza, ci siamo adattati, ma non era certo una soluzione che poteva protrarsi per troppo tempo. Lui aveva bisogno di tornare in possesso della sua indipendenza, ma il contesto in cui eravamo stati catapultati non pareva offrire molte alternative. </span></p><p><span style="font-family: arial;">Avete presente quei momenti, quegli attimi, in cui la vostra vita prende improvvisamente una piega del tutto eccezionale e inaspettata? Ecco, a noi è capitato questo un sera di tarda estate, seduti su una panchina della villa della mia città: mentre le persone intorno a noi si godevano la serata calda, un gelato, la passeggiata tranquilla, noi su quella panchina vivevamo uno dei tanti tormenti che ci avrebbero accompagnato per un bel po' di tempo. Come fare, dove stare, dove vivere. Riccardo, che viveva grazie al commercio immobiliare, voleva continuare ad affittare l'unica casa rimasta in piedi, ma noi dove saremmo andati a stare? Non riuscivamo a trovare una soluzione.</span></p><p><span style="font-family: arial;">E così, dal nulla, sento Riccardo pronunciare sei parole, dal tono amareggiato ma al contempo risoluto: "<b>Io vado a vivere in camper!</b>". </span></p><p><span style="font-family: arial;">Chissà per quale motivo in quell'istante ho capito che sarebbe successo davvero, non era stato solo un modo di dire, uno sfogo, ma una soluzione estrema ad un problema estremo, e da lì è partita la nostra ricerca sfrenata sulla fattibilità dell'impresa e di quello che sarebbe diventato poi il nostro camper.</span></p><p><span style="font-family: arial;">Così, era iniziata la nostra era da camperisti!</span></p><p><span style="font-family: arial;">E voi, come vi siete approcciati al vostro <b>primo camper</b>? Cosa vi ha spinto ad acquistarne uno? Lo avete sempre sognato o è capitato? Sarei curiosa di leggere le vostre esperienze.</span></p><div><br /></div>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-32400997160137805402021-05-19T09:53:00.011+02:002023-02-05T11:20:00.112+01:00Il blog riparte...con una new entry!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgReH_UU92rGaI08AfRhW2BT3bduQvceEPplHPQOAxHgU-js9ecrWs6o3IDVwlgpAekqIBK_VwJoohyphenhyphenPxNZmBRAI0dHwBCd8zvTZGA57-rlBH5jr-grjQUWJiCMumWSq4hQf4LDM2wC7JQ/s700/b1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="454" data-original-width="700" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgReH_UU92rGaI08AfRhW2BT3bduQvceEPplHPQOAxHgU-js9ecrWs6o3IDVwlgpAekqIBK_VwJoohyphenhyphenPxNZmBRAI0dHwBCd8zvTZGA57-rlBH5jr-grjQUWJiCMumWSq4hQf4LDM2wC7JQ/s320/b1.jpg" width="320" /></a></div><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: arial;">Salve a tutti, sono la compagna di Riccardo, autore di questo blog aperto ormai undici anni fa, esattamente l'anno dopo che il terremoto ha colpito L'Aquila. Come molti di voi ricorderanno, questo blog è nato in seguito alla decisione di andare a </span><b style="font-family: arial;">vivere in camper</b><span style="font-family: arial;">. Nel tempo queste pagine sono state accantonate, sia per vicissitudini personali, sia perché ormai non viviamo più in camper. Abbiamo acquistato una piccola casa dove abitiamo da più di cinque anni, ma ciclicamente tornava l'idea di far rinascere questo storico blog. Ho deciso quindi, in accordo con Riccardo, di prendere il suo posto e di dedicarmi a questo diario, forse con una diversa concezione: non più vivere in camper, ma vivere IL camper.</span></span></p><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">In questo periodo di inattività sulla rete non abbiamo mai smesso di essere camperisti, perché se questo stile di viaggio e di vita ti appartiene, allora ti appartiene sempre, e ne è la prova il fatto che siamo al nostro quarto camper. </span></div><div><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Bentornati sul blog!</span></div>Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-51916522716056419472017-12-28T12:01:00.002+01:002021-06-06T16:18:54.532+02:00Acquisto camper usato: verifiche preliminari sullo stato del mezzo<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu0o05ehVv-Vct06KHNrgac9cNObjX-kSR-xGSBvV8L5A7IlPQfmOIAQdL6WexY4BbcjS4iJOnzFkriynCfJQlpQgth5FEZrPXH2yAVMnb8ajz8ybWQNF4VVkxJ9ZMhI5iFyyNAvuohIk/s1600/pretest_2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="356" data-original-width="315" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu0o05ehVv-Vct06KHNrgac9cNObjX-kSR-xGSBvV8L5A7IlPQfmOIAQdL6WexY4BbcjS4iJOnzFkriynCfJQlpQgth5FEZrPXH2yAVMnb8ajz8ybWQNF4VVkxJ9ZMhI5iFyyNAvuohIk/w354-h400/pretest_2.jpg" width="354" /></a></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Nel precedente articolo abbiamo sottolineato come nell'acquisto di un camper usato rivesta una grande importanza non solo l'esame del mezzo, ma anche del suo <a href="http://www.vivereincamper.com/2017/12/acquisto-camper-usato-controlli-preliminari.html" target="_blank"><b>proprietario</b></a>. In questo post fornirò invece alcuni consigli per effettuare un valido <b>pre-test sul mezzo</b>, in modo da poter decidere se è il caso di
passare allo step successivo, ovvero ai controlli veri e propri che ho elencato in un'apposita <a href="http://www.vivereincamper.com/2011/04/camper-usati-guida-pratica-dei.html" target="_blank"><b>serie di post</b></a>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Per iniziare, diamo uno <b>sguardo generale alla cellula</b>. Le <b>tappezzerie</b> sono molto usurate, o vi danno comunque l'idea di essere state "maltrattate"? Le <b>tendine</b> presentano evidenti segni di sporcizia (sembra che non siano state mai lavate)? A una prima occhiata, vi sembra che il <b>piano cucina</b> sia stato trattato con cura? All'interno del mezzo c'è <b>cattivo odore</b> (soprattutto in bagno)? </span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
I <b>mobili</b> presentano urti visibili? </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Non
parlo di normali segnature dipendenti dall'ordinario deperimento
d'uso, ma di ammaccature, buchi, lacerazioni che non possono non
saltare all'occhio. Esempio: una volta, appena salito sopra un
camper che intendevo acquistare, mi venne “gentilmente” offerto
il caffè. Mi siedo alla dinette, il tavolo era coperto da una
tovaglietta plastificata. Sposto la tovaglietta e...sorpresa! Il
tavolo era cosparso di veri e propri crateri, come se ripetutamente
vi fossero caduti sopra oggetti molto pesanti (peraltro
si trattava di un camper di fascia alta, quindi non penso che il pannello del tavolo fosse particolarmente gracile). <br />Ora, un conto è trovare una piccola ammaccatura (in fondo sarà capitato a tutti di partire dimenticando lo sportello di un pensile aperto), ma quando le ammaccature sono molte, è ragionevole pensare che il proprietario (o i precedenti proprietari) non abbia avuto molta cura del proprio mezzo. </span></div></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Il mezzo vi è stato presentato in
<b>disordine e/o sporco</b>? </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
In caso affermativo, dovreste stare attenti. E'
plausibile che una persona che non si preoccupa di presentare in
maniera decente il proprio mezzo da vendere, sia stata altrettanto
superficiale e trasandata nella gestione dello stesso.</span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: left;">
<b><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></b></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><b>Quanti proprietari </b>ha avuto il mezzo? </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Per ovvie ragioni è sempre preferibile acquistare mezzi con ristretto numero di ex-proprietari (possibilmente non più di tre, secondo il mio punto di vista).</span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Il camper è stato <b>rimessato al coperto?</b> </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
E' un elemento di importanza fondamentale, <b>soprattutto per i camper molto datati</b>. Lo stato di usura di un mezzo che porta sulle spalle 10 o più anni di età sarà ben diverso nel caso in cui il proprietario abbia avuto cura di tenerlo al coperto rispetto al caso in cui il camper sia sempre rimasto esposto alle intemperie. Ricordiamoci che l'incubo peggiore di ogni camperista (soprattutto se parliamo di camper assemblato con normali pannelli di legno) ha un nome ben preciso: <b>infiltrazioni</b>. Non trascuriamo però il fatto che, anche nel caso in cui il mezzo venga tenuto in garage, bisogna provvedere a un'idonea areazione del locale per evitare fenomeni di condensa potenzialmente dannosi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Infine, sento di darvi un ultimo consiglio: ancora prima di andare a visionare il
mezzo,<b> informatevi <u>a</u> <u>fondo</u> sul motore</b> (e possibilmente anche sulla
telaistica). Incredibilmente, spesso si trascura questo aspetto. Non
dimentichiamoci che il motore è il cuore del nostro mezzo. Che
succederebbe se a causa di un guasto al motore (magari durante un viaggio all'estero) vi trovaste fermi nel mezzo di una landa
desolata, magari sotto il sole rovente oppure in preda al gelo? Ebbene, non tutti i motori hanno pari
affidabilità, e alcuni modelli, prodotti in determinati anni, sono affetti da problemi noti, anche molto gravi (basta fare ricerche su Google). Non voglio ora sollevare vespai, posso però dirvi che, personalmente, preferisco le motorizzazioni Fiat per diverse ragioni, tra cui il fatto che il Ducato detiene l'80% del mercato europeo dei camper.</span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Inoltre, non vi fidate mai di quanto trovate scritto negli annunci: spesso i proprietari (colposamente o dolosamente) indicano informazioni errate riguardo la motorizzazione del loro mezzo. Per controllare l'effettivo <b>anno di immatricolazione e Kw di potenza</b>, oltre ad altre informazioni, potete eseguire una <a href="http://www.sevim.it/gratis/targa.asp" target="_blank"><b>visura gratuita su questo sito</b></a> inserendo il numero di targa del camper che intendete acquistare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<h4 style="text-align: justify;">
CONCLUSIONI</h4>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Fatti questi primi controlli (e non dimenticate anche le dovute<b> <a href="http://www.vivereincamper.com/2017/12/acquisto-camper-usato-controlli-preliminari.html" target="_blank">verifiche riguardanti il proprietario</a></b>), potrete decidere se è il caso di abbandonare l'affare, o se passare ad eseguire la lunga serie di <b><a href="http://www.vivereincamper.com/2011/04/camper-usati-guida-pratica-dei.html" target="_blank">verifiche più approfondite leggendo gli appositi articoli del blog.</a></b></span></div>
</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-85555927570234014232017-12-09T16:58:00.001+01:002021-06-06T16:22:07.858+02:00Acquisto camper usato? Prima del camper, controllate il camperista!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5_ycZgyP8pgaIdlIzYHD4UMFN8zfe3E8HLH8ayZzCaVZQUzXyF2J5wNZIZuLpk_64wipOI4W_xWoVfIuqLXrfAO08xq7yoFHQTaEuoItU0W5_sHyZYPH1aoXXWQard3jTTBxyWa9MQbE/s1600/camperista.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="520" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5_ycZgyP8pgaIdlIzYHD4UMFN8zfe3E8HLH8ayZzCaVZQUzXyF2J5wNZIZuLpk_64wipOI4W_xWoVfIuqLXrfAO08xq7yoFHQTaEuoItU0W5_sHyZYPH1aoXXWQard3jTTBxyWa9MQbE/s320/camperista.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Riguardo l'acquisto di <b>camper usati</b>, avevo già scritto delle <a href="http://www.vivereincamper.com/2011/04/camper-usati-guida-pratica-dei.html" target="_blank"><b>guide</b></a> piuttosto esaustive, ma ho ritenuto utile approfondire alcuni aspetti che, a mio avviso, vengono generalmente sottovalutati, o comunque non affrontati con la dovuta solerzia. Acquistare un camper è infatti un'operazione molto delicata, sia per il <b>gran numero, varietà e complessità dei controlli</b> <b>da effettuare, sia perché parliamo di mezzi molto costosi</b>: in seguito al crollo del mercato immobiliare, non è raro oggi che un camper usato di fascia alta con meno di dieci anni di vita possa costare come un piccolo appartamento.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
E' necessario dunque porre la massima attenzione a ciò che stiamo facendo: se non siamo convinti di potercela fare da soli, è sempre opportuno rivolgersi a officine specializzate che si occuperanno di espletare almeno i controlli basilari - soprattutto <b>infiltrazioni -</b> oppure acquistare da un concessionario che offre garanzia di riparazione danni entro i 12 mesi successivi (almeno in teoria...purtroppo questo dipende molto dalla serietà del concessionario). Se invece optate per il “fai-da-te” e pensate di acquistare il mezzo da un privato, il mio primo consiglio è quello di <b>esaminare con la massima attenzione il proprietario del mezzo</b>. Un'oculata “radiografia” di costui, infatti, vi sarà utile al fine di ottenere preziose informazioni sul modo in cui il mezzo è stato trattato. Potrà sembrare un'esagerazione, ma, credetemi, <b>l'esame del camperista-venditore non ha importanza minore dell'esame del mezzo</b>. </span></div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Vediamo dunque i principali elementi da considerare:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;">1) Il proprietario dimostra esperienza nel mondo dei camper (questo implica però che l'acquirente, a sua volta, abbia esperienze e competenze)? </span></i></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Per farvi un esempio, talvolta mi è capitato di parlare con camperisti che non conoscevano la differenza tra una <a href="http://www.vivereincamper.com/2011/06/produrre-elettrcita-in-camper-i-diversi.html" target="_blank">batteria al piombo e una AGM</a>, o che non sapevano nemmeno dell'esistenza degli <a href="http://www.vivereincamper.com/2011/08/inverter-per-camper-come-sceglierlo-in.html" target="_blank">inverter</a>. Questi fattori non depongono a favore dell'acquisto: infatti, è improbabile che un camperista inesperto abbia dedicato attenzioni particolari al proprio mezzo (che magari ha utilizzato solo per qualche uscita nei weekend, senza curarsi troppo della manutenzione). </span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;">2) Appena vi siete incontrati il proprietario del camper ha subito ostentato un atteggiamento da “amicone”, attaccando a parlare del più e del meno, magari offrendovi anche un caffè, oppure la discussione si è concentrata subito sull'oggetto della compravendita?</span></i></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Non mi pare che questo punto richieda commenti.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;">3) Chiedete al proprietario per quale ragione vende il mezzo. Vuole passare a un altro camper? Non ne vuole più sapere della “vita da camper”? Non ha più i soldi per mantenerlo? I figli sono cresciuti e quindi il camper è diventato obsoleto? Chiedete inoltre quante più informazioni possibile riguardo la storia del mezzo (riparazioni, problematiche, cambio di proprietari, luogo del rimessaggio...).</span></i></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Prestate molta attenzione al modo in cui il venditore vi risponderà. Se notate atteggiamenti elusivi, incertezze nel parlare, storie poco credibili etc, forse non vi sta dicendo la verità: magari vuole semplicemente liberarsi di un mezzo che nasconde qualche magagna.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;">4) Il proprietario si è presentato in modo molto trasandato? </span></i></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Questa mi pare si commenti da sé...</span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><i>5) Il proprietario è stato puntuale nel rispettare l'appuntamento?</i> </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Non rappresenta in assoluto un fattore discriminante per l'acquisto, ma io ci faccio parecchio caso. Una persona che ritarda di venti minuti a un appuntamento preso per la vendita del proprio mezzo, non mi fa certo sperare per il meglio, a meno che non mi porga le sue scuse offrendomi anche una spiegazione convincente del ritardo.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><i>6) Cercate di capire se il proprietario è un vero amante dei camper.</i> </span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Su questo non so darvi consigli: è un qualcosa che si avverte a pelle. C'è gente che vive per il camper, lo cura in ogni minimo dettaglio, lo ama più della moglie. Spesso, queste persone vi riferiranno per filo e per segno tutti i lavori e le migliorie che hanno amorevolmente eseguito per il proprio pargolo. Difficilmente l'acquisto di un mezzo da costoro risulterà un cattivo affare, ma è anche vero che troverete in questi casi le più ostinate resistenze alla trattabilità del prezzo (come è giusto che sia).</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">
Sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma per ora mi fermo qui. Nel prossimo articolo vedremo qualche pre-test da effettuare sul camper, prima di passare ai <a href="http://www.vivereincamper.com/2011/04/camper-usati-guida-pratica-dei.html" target="_blank"><b>controlli più approfonditi</b></a> di cui ho già parlato nel blog.</span></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-74261039619306874912016-10-31T10:50:00.001+01:002016-10-31T10:53:33.948+01:00L'ora di agire.<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh32LtG520C0lR8WVp6SlI2dhB0IR_SVsH5PzNh3bc90B80MivqtQlEfXwjtvmwfwx59fb5z0Jb4eERrWS_cmveNj78io3GyLWwt2N35avjH3UGJQfYRZ5fBx_6j1qLDr16sTJ5ROz75Q8/s1600/orologioa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh32LtG520C0lR8WVp6SlI2dhB0IR_SVsH5PzNh3bc90B80MivqtQlEfXwjtvmwfwx59fb5z0Jb4eERrWS_cmveNj78io3GyLWwt2N35avjH3UGJQfYRZ5fBx_6j1qLDr16sTJ5ROz75Q8/s1600/orologioa.jpg" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Non avrei mai pensato di tornare ad
aggiornare il blog in un'occasione del genere, ma quello
che sta accadendo in centro Italia mi ha spinto a qualche
riflessione.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In primis, trovo sconvolgenti le
immagini dei borghi medievali colpiti dal sisma: gioielli sconosciuti
celati da lussureggianti colline e montagne, ridotti ora a cumuli di
macerie. Mi chiedo per quale ragione il Governo italiano non abbia
mai posato il suo onnisciente sguardo su tali tesori, e in generale
su tutti i centri storici della nazione, prevedendo quantomeno delle
agevolazioni fiscali per i proprietari che avessero effettuato
consolidamenti (secondo precise normative tecniche antisismiche) degli edifici in pietra, che, come noto, costituiscono
strutture particolarmente vulnerabili alle spinte laterali e
verticali prodotte da un sisma di un certo rilievo. Ora sembra che
tali agevolazioni siano state introdotte o in via di introduzione.
Della serie: chiudiamo sempre la stalla quando i buoi sono scappati.
Certo, meglio tardi che mai, ma perché non varare norme di questo
tipo negli anni ottanta, magari in seguito al sisma che colpì
l'Irpinia? Ad oggi, bisogna fare i conti con una crisi economica
senza “comode” vie d'uscita (discorso lungo...), e con un'Europa
che (in parte giustamente) ci conta i centesimi in tasca. Gli anni
ottanta sono finiti, così come le “spese facili” che in quel
periodo d'oro hanno deliziato il novanta percento degli italiani (e
di cui ora paghiamo le conseguenze). </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La lungimiranza non è mai stata
una dote, o meglio, una priorità dei politicanti nostrani, e non
sembra che a noi sudditi sia mai dispiaciuto. In fondo, si pensa
sempre all'oggi per domani, dico bene? Alcuni sono costretti, poiché
riescono appena a mandare avanti se stessi e la propria famiglia.
Altri semplicemente se ne fottono. Il politico non è altro che il
cittadino furbo e abbiente che si è fatto ancora più furbo e ancora
più abbiente. Una Nazione incapace di preservare l'incolumità dei
propri cittadini e delle proprie ricchezze culturali, non è nulla.
E' solo una macchina senza pilota, che corre
all'impazzata schiantandosi di tanto in tanto, per poi riprendere la
sua folle corsa dopo qualche rattoppo di fortuna, in attesa del prossimo urto.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Spero che questi ultimi eventi sismici,
che grazie a Dio non hanno mietuto vittime, insegnino qualcosa a chi
pur avendo possibilità di agire non lo ha mai fatto.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il camper rimane comunque un'ottima
soluzione in questi frangenti, spero quindi che il mio blog possa
aiutare molti tra coloro che stanno vivendo questa situazione di
grave disagio, che purtroppo conosco bene.</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-67374800098947275802015-06-02T12:10:00.001+02:002015-06-02T12:19:41.354+02:00Foresta Nera: natura, leggende, tradizioni e orologi a cucù nel cuore della Germania<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0HsL4bHvtzH9oEdbkBvPfl40cOaoiHoYShKPYyovLc95ganzHfFrRRZDoipumVpvE-qoYEePm6no49RvTpVe8hhNYJrwSc4ksAQcCBt3uEuP83Mn00deHBk4DwGPR_p3F5i3iAP38xP4/s1600/foresta+nera.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0HsL4bHvtzH9oEdbkBvPfl40cOaoiHoYShKPYyovLc95ganzHfFrRRZDoipumVpvE-qoYEePm6no49RvTpVe8hhNYJrwSc4ksAQcCBt3uEuP83Mn00deHBk4DwGPR_p3F5i3iAP38xP4/s320/foresta+nera.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Devo ammetterlo: la<b> Foresta Nera</b> è riuscita a impressionare perfino un abruzzese come me, abituato a boschi sconfinati, cascate, splendide montagne. Ciò che stupisce non è tanto la sorprendente estensione della foresta, quanto la sua compattezza, che rende possibile percorrerla in lungo e in largo seguendo una fitta rete di sentieri, alcuni dei quali superano i cento chilometri di lunghezza! Da vari punti della Foresta, o delle strade carrabili che la percorrono, è infatti possibile intercettare tali sentieri, attraverso delle vere e proprie 'porte di accesso' che immettono nel bosco.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Proprio per tale motivo, i lunghissimi sentieri della Foresta sono disseminati di punti di ristoro, dove talvolta è possibile anche dormire. Tuttavia, ritengo che, paradossalmente, questa caratteristica della Foresta Nera costituisca anche il suo principale limite. In effetti, la mancanza di sentieri escursionistici brevi o comunque alla portata del turista-escursionista medio (da intendersi, perciò, fattibili in giornata) rende fruibile la Foresta solo a chi abbia molto tempo a disposizione, nonché ottima preparazione fisica e senso dell'orientamento. D'altra parte le mete più 'semplici' sono spesso prese d'assalto dai turisti, e capita spesso di incontrare automobili anche dopo una buona mezz'ora di cammino, poiché le zone della Foresta non raggiungibili in auto sono soltanto quelle più interne. Insomma, il tutto rischia di apparire parecchio dispersivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
A parte queste considerazioni di carattere pratico, è innegabile che anche la semplice percorrenza in auto della Foresta è in grado di offrire panorami a dir poco idilliaci: non solo boschi, ma anche incantevoli vallate, colline che si estendono a perdita d'occhio. Ma le parole difficilmente possono rendere bene l'idea: i panorami della Foresta Nera, in particolare nel suo versante sud, sono semplicemente Belli. Non c'è un motivo particolare: è come se ogni elemento - boschi, colline, vallate - fosse stato congegnato appositamente dalla natura per offrire scorci pittoreschi e suggestivi come è raro trovare altrove.<br />Piuttosto deludenti si sono rivelate, invece, alcune fra le mete più conosciute: la<b> Schwarzwaldstrasse</b> non ci ha troppo entusiasmato per i suoi panorami, e il <b>lago Mummelsee</b>, indicato su molte guide e siti internet, è una tappa trascurabile (e sempre invasa dai turisti).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />Visitando la Foresta Nera non si può, tuttavia, considerare il solo aspetto naturalistico. I famosi borghi che circondano la Foresta, infatti, sono da considerarsi come parte integrante di una vacanza in questi luoghi. Natura, storia, tradizioni e artigianato sono fusi in un contesto tanto omogeneo e caratteristico da rendere pressoché inconcepibile una “valutazione” della Foresta Nera che tenga conto solo della foresta vera e propria. Vediamo dunque le tappe salienti del nostro viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><b>FREUDENSTADT</b>. La nostra prima tappa ci ha trattenuti per un'oretta o poco più. Il paese è conosciuto soprattutto per la sua enorme piazza del mercato, circondata da edifici ricostruiti in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. A parte questo, non abbiamo riscontato molto altro di significativo, a parte qualche museo e la chiesa principale della cittadina. Inoltre, per l'ennesima volta ci siamo trovati a passeggiare fra negozi chiusi e strade deserte: purtroppo, in Germania seguono la regola di chiudere i negozi alle 18. In definitiva, preferisco non esprimere le solite valutazioni...non vorrei sembrare troppo cattivo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><b>GENGENBACH.</b> Finalmente una tappa interessante! La Germania, onestamente, ci aveva un pochino deluso fino a questo momento. Perfino città rinomate come Stoccarda o Monaco di Baviera non ci avevano impressionato più di tanto. Con questo piccolo borgo è andata ben diversamente. L'architettura medievale del paese è stata perfettamente preservata (finalmente un sito non devastato dalla seconda guerra mondiale e poi ricostruito), con le sue splendide porte turrite, le decine di case a graticcio, i vicoletti caratteristici, il municipio risalente alla fine del XVIII sec.. Camminare attraverso questo delizioso 'paese giocattolo' non può che rallegrare: le finestre variopinte, gli edifici dalle forme più bizzarre, i negozietti caratteristici, l'atmosfera tranquilla, fuori dal tempo, il contesto grazioso e ordinato (ma non 'freddo' come ci è sempre capitato di riscontrare in altre tappe tedesche), rendono Gengenbach un vero e proprio gioiellino, una tappa che consiglio caldamente a chiunque voglia visitare la Foresta Nera. Le lussureggianti colline che la circondano donano il tocco finale per rendere questa meta una vera e proprio delizia. Notevole anche la <b>basilica di Santa Maria</b>, soprattutto per i suoi pregevoli affreschi interni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>VOTO: 7 ½ – 8</b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpUtkGweHqr61VPay1ysDv_4nI_8sHGbG7y0bCKMs74Ilmubro5jE-S0xh7ldf8PPX1qR0grPcBWDB4qWQtGU045M8ywmkwtckrJSJ9G6tQA2AXtTwgKGm-3EQDhxKkZb_ZYOkuxpgfbY/s1600/gengenbach.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="147" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpUtkGweHqr61VPay1ysDv_4nI_8sHGbG7y0bCKMs74Ilmubro5jE-S0xh7ldf8PPX1qR0grPcBWDB4qWQtGU045M8ywmkwtckrJSJ9G6tQA2AXtTwgKGm-3EQDhxKkZb_ZYOkuxpgfbY/s320/gengenbach.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gengenbach, paese da fiaba</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b></b><br /><b>FRIBURGO</b><br />Indicata su molte guide come una delle principali mete da visitare durante un tragitto nella Foresta Nera, Friburgo ha mantenuto solo in parte le mie attese. Purtroppo la città, fondata nel medioevo, è stata pesantemente danneggiata (come del resto moltissime altre città e borghi tedeschi) durante il secondo conflitto mondiale. La città venne successivamente ricostruita rispettando la planimetria originale anche se furono ricostruiti in modo fedele solo gli edifici pubblici o di particolare valore storico. Abbiamo quindi deciso di non dedicare moltissimo tempo a visitarla, limitandoci ai soli monumenti principali. In primis, c'è da segnalare la magnifica <b>Cattedrale di Münster,</b> nell'omonima piazza, un capolavoro di architettura gotica tedesca, edificata in calcare rosso tra il XIII e il XVI secolo. Notevoli il portale d'accesso, la torre ottagonale alta ben 116 metri, e soprattutto l'interno della cattedrale - molto cupo e suggestivo con i suoi pilastri a fasce - dove sono custodite importanti opere d'arte. In <b>Münsterplatz</b>, troviamo altri importanti edifici d’epoca, come la rossa casa del commercio di <b>Kaufhaus</b>, risalente al XVI sec. Nelle vicinanze, consiglio una visita anche in <b>Rathausplatz</b>. <br />La cittadina si presenta nel complesso molto accogliente, anche se, purtroppo, il contrasto fra gli edifici ricostruiti in seguito alla guerra e le opere medievali degne di nota è molto evidente; purtroppo ne risentono l'omogeneità e la bellezza del centro storico. <br /><b>VOTO: 7</b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjELOK8y31C0wuug7LWS3lvLpXbLnpH0ApsF_wCTaK43XBk5zPEEe3tK7NEe-nfgcayxoaGT0EokyUxzWGDZqrVGyLRSPfr7j_S9Xm3YDfXk2n7OS3X5hC2tGyHWYU8KzYl77xHLA76aAw/s1600/Freiburger_M%25C3%25BCnster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjELOK8y31C0wuug7LWS3lvLpXbLnpH0ApsF_wCTaK43XBk5zPEEe3tK7NEe-nfgcayxoaGT0EokyUxzWGDZqrVGyLRSPfr7j_S9Xm3YDfXk2n7OS3X5hC2tGyHWYU8KzYl77xHLA76aAw/s320/Freiburger_M%25C3%25BCnster.jpg" width="251" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La grandiosa torre della Cattedrale di Friburgo</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /><b>GUTACH</b>. Una tappa immancabile per chiunque decida di visitare la Foresta Nera. Immersa in una delle valli più suggestive della Foresta, si cela questo piccolo gioiello: un'area di qualche ettaro in sono state ricostruite da zero, oppure 'trapiantate' dai loro luoghi d'origine, le tipiche dimore di coloro che vivevano nella Foresta Nera a partire dal XVII sec.<br />Visitare il museo di Gutach significa immergersi nel passato, toccare con mano la reale vita di coloro che vivevano immersi nella Foresta, sfruttando principalmente l'acqua dei suoi ruscelli e il suo ottimo legname. Famiglie di dieci, quindici individui abitavano infatti tali fattorie, tramandando il loro lavoro da una generazione all'altra<br />All'interno dell'area, è possibile visitare non solo le abitazioni, ma anche edifici adibiti agli usi più svariati, come segherie, mulini, granai... Naturalmente è anche possibile entrare nelle abitazioni, dove sono state allestite camere, cucine, sale, stalle, con tanto di arredamenti e suppellettili originali (o fedeli agli originali) , così che il visitatore possa rendersi conto delle reali condizioni e abitudini di vita degli abitanti della foresta.<br />Interessante anche notare i diversi 'stili' architettonici dei vari edifici, accomunati dai caratteristici tetti 'di paglia' spioventi fin quasi al terreno.<br />Purtroppo le spiegazioni presenti sono quasi sempre in tedesco. L'inglese è presente solo nelle teche informative disposte all'esterno dei vari edifici in mostra: una carenza, questa, riscontata spesso in molto siti turistici tedeschi (al contrario della Francia, dove le spiegazioni multilingue erano presenti molto più spesso).<br />Visitare questo museo significa immergersi in un mondo parallelo: quando si pensa alla Foresta Nera generalmente si fa riferimento a miti e leggende popolari, ma questa piccola oasi di storia dimostra che spesso la realtà può essere più appagante e suggestiva delle fiabe. <br /><b>VOTO: 8 </b>(avrei dato un voto più alto se solo fossero state presenti spiegazioni anche in altre lingue oltre al tedesco...almeno l'inglese sarebbe d'obbligo sempre!)</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVU12piPSGPxPTDPIRH2DaIm9OHJjeDOeInz1Fp8Qc28cuCJp8h25uxvJO4q7VpPM3k1b8-JaqTlO-mlXsd27RDebc-Js47-8fEZ2_hUShHovdrtga20f1GjVGaclCrxBTsDfNqyWF45E/s1600/Gutach.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVU12piPSGPxPTDPIRH2DaIm9OHJjeDOeInz1Fp8Qc28cuCJp8h25uxvJO4q7VpPM3k1b8-JaqTlO-mlXsd27RDebc-Js47-8fEZ2_hUShHovdrtga20f1GjVGaclCrxBTsDfNqyWF45E/s320/Gutach.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una tipica dimora di chi abitava queste terre secoli fa...</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>TRIBERG e SCHONACH. </b>Le due tappe immancabili per conoscere il mondo degli orologi a cucù. Solo visitando le botteghe di Triberg è possibile rendersi conto di quale altissimo livello di lavorazione artigianale si celi dietro questi orologi, a cui spesso non si associa altro che il simpatico suono prodotto dal loro 'cucù'. Nella Foresta Nera, la produzione degli orologi a cucù vanta infatti una tradizione secolare, tanto è vero che a Furtwagen, un paese vicino a Triberg, è stato allestito un museo dedicato alla storia di tali orologi. Purtroppo, a causa dell'eccezionale lavorazione richiesta, il prezzo degli orologi a cucù è davvero proibitivo: bisogna spendere qualche centinaio di euro per un prodotto degno di nota, per arrivare a superare il migliaio di euro nel caso degli orologi più grandi, dalle lavorazioni stupefacenti e fantasiose. Sulla strada fra Triberg e Schonach, è d'obbligo fermarsi a visitare il più grande orologio a cucù del mondo, inserito anche nel Guinness dei primati: si tratta di una vera e propria casa, dove è possibile entrare e osservarne gli ingranaggi! </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>VOTO: 7,5</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_z-1Nc7W5x1LzZhbeHbM8boeNnHtljiH-XVeo6szxIGgT3H9C6_ra4TWajWHh2Zr499i7bdlDcslD2yLdZ4Q-be78njrpMayMlzO_0rkmXiPURoh8aP9E7lHDdiSLun0yBf_JSd6ZrM/s1600/orologio+a+cuc%25C3%25B9+pi%25C3%25B9+grande+al+mondo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_z-1Nc7W5x1LzZhbeHbM8boeNnHtljiH-XVeo6szxIGgT3H9C6_ra4TWajWHh2Zr499i7bdlDcslD2yLdZ4Q-be78njrpMayMlzO_0rkmXiPURoh8aP9E7lHDdiSLun0yBf_JSd6ZrM/s320/orologio+a+cuc%25C3%25B9+pi%25C3%25B9+grande+al+mondo.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una casa? No, è l'orologio a cucù più grande al mondo!</td></tr>
</tbody></table>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-21491132871065435422015-05-21T11:32:00.001+02:002015-05-21T11:45:05.218+02:00Monaco, Oberammergau, Füssen, Augusta: continua il viaggio in Germania tra città e borghi della Baviera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezuIMwXrbRKOW0lCtIQNhWDRMyD1MiRyHbnug-TPPY4zesGdIAP27PNX0dP3ibJnOfJttt5dyRmHq7-wipc93StaqYijOVu1fSas4s8jCOIewGHWQq7PGoNiQgsTdd3-oLuDURssQ_zk/s1600/Monaco+Marienplatz.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezuIMwXrbRKOW0lCtIQNhWDRMyD1MiRyHbnug-TPPY4zesGdIAP27PNX0dP3ibJnOfJttt5dyRmHq7-wipc93StaqYijOVu1fSas4s8jCOIewGHWQq7PGoNiQgsTdd3-oLuDURssQ_zk/s320/Monaco+Marienplatz.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La Baviera non offre soltanto spettacoli naturali di grande bellezza e castelli da fiaba, ma anche città e borghi ricchi di storia e tradizione. Durante il nostro viaggio abbiamo deciso di selezionarne quattro: <b>Oberammergau, Füssen, Augusta e, ovviamente, Monaco di Baviera</b> con il suo immenso<b> Deutsches Museum</b>.<br />
Monaco di Baviera. In particolare quest'ultima tappa si è rivelata a dir poco memorabile: il museo dello scienze di Monaco vale da solo un viaggio in Germania, ve lo posso assicurare. Non vi anticipo altro...leggete e capirete. Buon viaggio a tutti!</div>
<a name='more'></a><br />
<h3 style="text-align: justify;">
MONACO</h3>
<div style="text-align: justify;">
Una meta da molti considerata imperdibile durante un viaggio in Baviera. Monaco è una città dagli aspetti molteplici, sede di grandi opere e in grado di soddisfare diversi tipologie di turismo. Pertanto, è possibile seguire diversi 'percorsi', a seconda dei propri gusti. Per chi ama il verde, Monaco offre uno dei più grandi parchi urbani al mondo: quasi 4kmq di verde, un vero paradiso di ruscelli, laghetti, viale alberati, prati immensi in perfetto stile inglese. Una curiosità: in alcuni punti, dove i ruscelli che attraversano il parco formano delle piccole rapide, è possibile vedere dei surfisti che "cavalcano" le onde! Consiglio anche di visitare la <b>Japanisches Teehaus</b>, una sala da tè in stile giapponese circondata da un bel giardinetto, e la<b> torre cinese</b>, una pagoda di ben 25 metri, a fianco della quale potrete trascorrere qualche ora in perfetto stile bavarese, degustando birra, carne e brazel (una sorta di ciambella di pane cosparsa di sale, da questa parti la si trova ovunque), fra corvi e scoiattoli, nell'adiacente “biergarten” (così si chiamano i luoghi all'aperto dove mangiare e bere birra, seduti su panche di legna). </div>
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Riguardo le opere d'arte e i monumenti, è d'obbligo una visita alla bella <b>Marienplatz</b>, dove potrete ammirare il grandioso edificio del <b>Neues Rathaus</b>, edificato verso le fine del XIX sec. in stile gotico. La torre ospita il celebre <b>orologio meccanico con carillon</b> – fra i più grandi al mondo –, le cui statue ogni giorno ballano a suon di campane (alle 11, alle 12 e nella calda stagione anche alle 17). Può rivelarsi molto interessante anche una visita alla <b>Residenz</b>, il palazzo reale di Monaco, con ben 130 sale aperte al pubblico.<br />
Molte le chiese degne di nota: in particolare, la chiesa di<b> Odeonplatz</b>, con decorazioni interne in stile barocco, la piccola chiesa <b>Asamkirche</b>, trionfo del rococò bavarese, costruita nel XVIII sec.<br />
Notevoli le due torri, con le caratteristiche guglie 'a cipolla', della basilica di <b>Frauenkirerche</b>, che svettano su Monaco per quasi 100 metri.</div>
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Infine, non mancano certo le possibilità di shopping: lungo la <b>Maximilien Str.</b>, grandi firme come Valentino, Bulgari, Cartier etc. Oppure, per acquisti meno pretenziosi, troverete decine di negozi e gallerie commerciali nei dintorni di Marienplatz.<br />
Una tappa d'obbligo è il Deutsche Museum (di cui parlo di seguito). Molto conosciuto è anche il <b>museo della BMW.</b></div>
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Personalmente, devo dire di non essere rimasto particolarmente impressionato da Monaco, ma questa è un'osservazione del tutto soggettiva. La città offre davvero di tutto, ma forse mi è mancata quella particolare “atmosfera” di calore, armonia e accoglienza che ho potuto invece riscontare in altre grandi città europee. Mi sono mancati scorci da ricordare, angoli pittoreschi, vetrine allestite con gusto. In generale, ho trovato la città molto 'fredda', sotto tutti i punti di vista, non ultimo l'atteggiamento degli abitanti. Sulla gastronomia non è andata meglio: non sono un fan della birra, né della carne. Mi sono invece scoperto amante delle famose “brazel”, ottime sostitute del pane. Da non perdere i prodotti di pasticceria, quali le tortine di frutta e gli strudel.<br />
<b>VOTO ALLA CITTA': 7</b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3irPMpJW68aCwIVHvYmzrgg8MxTE3M12PhVT2-RWc8hDPfdqkFsJXnhgpqeZGM4yiFrBsN-HNqUSGCPMlax7RdGOvqb3f6RL0hACeYnzXRNqbTa7N0WRWfjOzawED793QZNtH__B8UY/s1600/Asamkirche.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX3irPMpJW68aCwIVHvYmzrgg8MxTE3M12PhVT2-RWc8hDPfdqkFsJXnhgpqeZGM4yiFrBsN-HNqUSGCPMlax7RdGOvqb3f6RL0hACeYnzXRNqbTa7N0WRWfjOzawED793QZNtH__B8UY/s320/Asamkirche.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fastose decorazioni in stile rococò nella <b>Asamkirche</b></td></tr>
</tbody></table>
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DEUTSCHES MUSEUM</h4>
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Un capitolo a parte va speso per questo colosso, il celebre museo della scienza di Monaco. Si tratta del più grande al mondo nel suo genere, e visitarlo tutto, anche senza leggere le numerose didascalie che accompagnano (in tedesco, e non sempre anche in inglese) gli oggetti esposti, richiederebbe ben più di un'intera giornata. E' impossibile descrivere la maestosità del Deutsche Museum: esula dal concetto stesso di museo cui siamo abituati. All'interno è possibile trovare un vero e proprio sunto del progresso scientifico umano, nei più svariati settori: nautica, aeronautica, astronautica, fisica, chimica, nuove tecnologie, estrazione del petrolio e dei gas, elettrica, elettronica, informatica... <br />
E' possibile esplorare l'interno di navi, sottomarini, aerei. E' stata perfino ricostruita artificialmente una miniera sotterranea, tramite un percorso che si sviluppa sotto l'edificio del museo, che vi lascerà senza parole: parliamo di quasi 1km di cammino, lungo il quale troverete congegni e macchine - autentiche - di tutti i tipi utilizzate nel corso della storia per l'estrazione del carbone e di altri minerali! Durante la giornata è possibile assistere a esperimenti eseguiti dal personale del museo, come quello nel settore elettrico, dove viene presentato il funzionamento della gabbia di Faraday e vengono generati piccoli fulmini.<br />
Certo, un ammodernamento sarebbe necessario: molti degli esperimenti con cui interagire, schiacciando dei pulsanti appositamente allestiti di fronte alle teche, non erano funzionanti. Sarebbe poi necessario a mio parere aumentare l'interattività col pubblico, inserendo qualcosa di originale, che coinvolga in modo più attivo anche il visitatore più pigro e meno interessato a leggere complicate spiegazioni sul funzionamento e la storia delle migliaia di oggetti e dispositivi presentati. Altro difetto non da poco: la mancanza della traduzione in più lingue. Almeno per le attrazioni di maggior rilievo sarebbe necessario presentare testi esplicativi nelle principali lingue europee! Invece, incredibile a dirsi, spesso non è presente nemmeno la lingua inglese! (Nota: queste osservazioni risalgono al 2013, è anche possibile che ad oggi le cose siano cambiate).<br />
A parte queste pecche, parliamo di una meta assolutamente eccezionale, immancabile anche per chi non segue attivamente il mondo scientifico. Anche senza capire il tedesco, la semplice osservazione di quanto esposto non potrà lasciare indifferente nessuno, bambini inclusi. <br />
Una pietra miliare nel mondo scientifico, una tappa fondamentale per ogni viaggiatore, come il Louvre o gli Uffizi per la storia dell'arte.<br />
<b>VOTO: 8½</b> (non mi sbilancio sul 9 proprio perché, come scritto sopra, il museo presenta anche difetti non da poco.)</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4xUwXnKfyT3R9D77Qu0aLjqwnfVRuRp4x6i0wSA3dL50TYJxTVua_EGK4DJAeZIDkNKtoJaGFCRrtGAbb-iN8SuXSmSnG_UJgKe5uY9IzunepQj6WiXt_rEMxuQC7sI31wFc47zhsIcQ/s1600/sottomarino+deutsches+museum.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4xUwXnKfyT3R9D77Qu0aLjqwnfVRuRp4x6i0wSA3dL50TYJxTVua_EGK4DJAeZIDkNKtoJaGFCRrtGAbb-iN8SuXSmSnG_UJgKe5uY9IzunepQj6WiXt_rEMxuQC7sI31wFc47zhsIcQ/s320/sottomarino+deutsches+museum.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un sottomarino esposto nel museo. Sì, esatto: un sottomarino!</td></tr>
</tbody></table>
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CITTA' E BORGHI BAVARESI</h3>
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Purtroppo dobbiamo dire di non essere stati particolarmente colpiti dalle cittadine e dai paesi che abbiamo visitato in Baviera. Questione di gusti, probabilmente. Le nostre mete sono state Oberammergau, Füssen e Augusta, ovvero alcune fra le città e paesi consigliati dalle guide turistiche. <br />
Riguardo <b>Oberammergau</b>, ciò che salta subito all'occhio è l'aspetto 'fiabesco' del borgo, soprattutto per merito delle decine di edifici con le facciate affrescate secondo un'usanza tipicamente tedesca. I temi degli affreschi sono per lo più religiosi, ma non mancano anche scene di caccia e banchetti. Il paese è anche molto famoso per la lavorazione del legno, in particolare per quanto riguarda la fabbricazione di statuette, soprattutto per la rievocazione della Passione di Cristo, un appuntamento con ricorrenza decennale che attira migliaia di turisti. Nel complesso, una piacevole passeggiata. <b>Voto: 6 ½</b></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq0uIvruaQxQ2VbIxWpcjN1DbIdeJc9IPWYzSnUZxbmL5J7eXgi_OXQCeDjACWEmEm0BwEPMk4mZpOhnG1tJ2U5Dsva5C0g5AVcj1MPyk1R9N3Xp8AhcUEeOd1x5hNsYZBBKQdafkFWf8/s1600/oberammergau.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq0uIvruaQxQ2VbIxWpcjN1DbIdeJc9IPWYzSnUZxbmL5J7eXgi_OXQCeDjACWEmEm0BwEPMk4mZpOhnG1tJ2U5Dsva5C0g5AVcj1MPyk1R9N3Xp8AhcUEeOd1x5hNsYZBBKQdafkFWf8/s320/oberammergau.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Una delle facciate dipinte di Oberammergau</td></tr>
</tbody></table>
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<b>Füssen</b> deve molto alla presenza nei paraggi del castello di Neuschwanstein, poiché al di là di un centro storico abbastanza carino, non ha molto da offrire. Interessanti il museo cittadino, l’abbazia del IX secolo, completamente ricostruita in stile barocco, il castello e il parco dietro l'abbazia, da cui in giornate di bel tempo (molto raro purtroppo) è possibile godere di una bella vista sulle alpi.<br />
<b>Voto: 6</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEC1hHW4sd4POoJXjpgqhmuIvWObv6xDM4VNsRn8bTnddEp-1Uo6XzuNst2OR1Z6u8Lq68J6NnXN1OdlKwKW20bEIsXXnXO2X4kkSSRftDsHK3FdhA8zLKYnPjhTHyLoHkYwMZ6HMAypE/s1600/casa+graticcio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
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<b>Augusta</b> è stata di certo la meta più interessante, anche in virtù della sua storia: la fondazione della città risale infatti all'epoca romana. Il centro si presenta abbastanza accogliente, ricco di palazzi in stile rinascimentale e di interessanti monumenti religiosi. Nella piazza principale (Rathausplatz) è possibile visitare la sfarzosa <b>Goldenersaal</b>, la sala dorata, e la <b>Perlachturm</b>, la torre adiacente.<br />
Interessanti anche il palazzo barocco degli <b>Schaezler, il Duomo, e la chiesa di Sant'Anna</b>. Una particolarità da tenere in considerazione è il quartiere chiamato “<b>Fuggerei</b>”, nella città bassa, conosciuto come il primo esempio di quartiere popolare edificato in Germania, visitabile a pagamento. Abbiamo trovato le vie di Augusta meno 'fredde' degli altri contesti visitati finora, per questo, considerando anche i numerosi musei, l'antichità e la particolarità della cittadina, la nostra valutazione potrebbe avvicinarsi a<b> 7.</b></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEC1hHW4sd4POoJXjpgqhmuIvWObv6xDM4VNsRn8bTnddEp-1Uo6XzuNst2OR1Z6u8Lq68J6NnXN1OdlKwKW20bEIsXXnXO2X4kkSSRftDsHK3FdhA8zLKYnPjhTHyLoHkYwMZ6HMAypE/s1600/casa+graticcio.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEC1hHW4sd4POoJXjpgqhmuIvWObv6xDM4VNsRn8bTnddEp-1Uo6XzuNst2OR1Z6u8Lq68J6NnXN1OdlKwKW20bEIsXXnXO2X4kkSSRftDsHK3FdhA8zLKYnPjhTHyLoHkYwMZ6HMAypE/s320/casa+graticcio.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Facciate a graticcio, ne trovere ovunque...</td></tr>
</tbody></table>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-62161362342163761602015-05-05T13:13:00.002+02:002015-05-05T13:13:15.623+02:00Castelli da fiaba, storie affascinanti e natura incontaminata: benvenuti in Baviera <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbmDJA3Bv1C0lnXZR14NSdfz-N3Yi83FOcK24DjDOYN45wSCxtJgVcM5Bdg0bSQ9J7-3XtWZRNTZxRPB0IwX7OJHnKYmsgEf4eNXZDoNw3HMf_yd1RN632j9v1BJBXoi2yZYz3-7FbFec/s1600/Neushwanstein+castle.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbmDJA3Bv1C0lnXZR14NSdfz-N3Yi83FOcK24DjDOYN45wSCxtJgVcM5Bdg0bSQ9J7-3XtWZRNTZxRPB0IwX7OJHnKYmsgEf4eNXZDoNw3HMf_yd1RN632j9v1BJBXoi2yZYz3-7FbFec/s320/Neushwanstein+castle.jpg" width="320" /></a></div>
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Se qualcuno di voi stesse pensando che il castello nella foto non è altro che un'elaborazione digitale pescata da qualche film fantasy sbaglia: questo magnifico edificio, chiamato <b>Castello di Neushwanstein</b>, esiste davvero, e si trova in<b> Baviera </b>(Germania). Oggi vi parlerò proprio della Baviera: famosa soprattutto per gli incantevoli castelli di <b>Re Ludovico II </b>(Neushwanstein è certo il più famoso), si tratta della più grande e conosciuta regione della Germania, uno scrigno di tesori artistici, culturali e naturalistici per molti versi unico al mondo. La semplice percorrenza delle strade che l'attraversano è in grado di donare uno spettacolo stupefacente anche al visitatore più esigente: praterie dal manto folto, morbide colline che ricordano paesaggi toscani, maestosi boschi di conifere, montagne innevate dal carattere alpino, laghi cristallini. Un vero e proprio concentrato di meraviglie: vedere per credere. </div>
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La nostra prima tappa è stato il<b> Castello di Linderhof</b>, uno dei quattro castelli voluti da Re Ludovico II, nonché sua dimora prediletta: egli vi trascorse infatti ben otto anni. Prima di parlare della Baviera, e soprattutto dei suoi castelli, è doveroso fare un preambolo su questo eclettico personaggio vissuto nel XIX sec. Profondo ammiratore (e imitatore) dell'assolutismo francese al tempo del Re Sole Luigi XIV, uomo solitario, misterioso, carismatico, amante della natura, della solitudine, dedito alla vita riservata e alle innovazioni tecnologiche. Raramente, visitando castelli o altri palazzi di potere, vi capiterà di notare un'impronta tanto marcata e singolare come quella che caratterizza le opere volute da Ludovico II. Il 'segno' di Ludovico conferisce a questi luoghi un fascino per molti versi ineguagliabile, unico nel suo genere. Basta leggere la storia di questo sovrano bavarese per rimanere affascinati e poter così apprezzare appieno la visita dei suoi castelli. </div>
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Parlando di Linderhof, splendido esempio d'arte barocca e rococò, per moltissimi aspetti ispirato allo sfarzo della Reggia di Versailles, non si può fare a meno di notare la singolarità di alcune soluzioni tecniche, all'avanguardia per l'epoca, come ad esempio il tavolo che, tramite un sistema di carrucole, veniva calato dalla stanza del Re nelle cucine affinché i servi potessero apparecchiarlo, per poi risalire nella stanza, evitando così ogni contatto tra il re misantropo e la servitù. Oppure il riscaldamento della stanza da letto, che riceveva calore dai camini del piano sottostante. </div>
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Oltre alla visita del castello, consiglio di non dimenticare <b>la grotta di Venere,</b> poco distante dal castello stesso, opera davvero stupefacente: una grotta completamente artificiale, ispirata alla grotta Azzurra di Capri, adornata di stalattiti, stalagmiti, e un laghetto con tanto di onde (generate tramite un congegno meccanico) e acqua riscaldata! La grotta stessa (lunga circa centro metri!) veniva riscaldata tramite quattro enormi stufe. L'ambiente veniva illuminato tramite lampade multicolori alimentate a energia elettrica, una tecnologia che all'epoca era appena agli albori. Una barchetta a forma di conchiglia nel mezzo del laghetto, costituiva uno dei rifugi preferiti dal Re Ludovico. La grotta fu ideata come ambiente suggestivo, onirico, dove svolgere rappresentazioni teatrali e musicali, in particolare ad opera del grande musicista R. Wagner, di cui Ludovico è stato grande amico e sostenitore. Una menzione a parte merita il parco che circonda il castello: un autentico paradiso fra boschi di pino, laghetti, e altre costruzioni volute da Ludovico, come il Chiosco moresco, in stile bizantino, una sorta di moschea in miniatura, dove il re bavarese si recava spesso in solitudine a leggere libri. Infine un consiglio: se potete, visitate il castello e il suo parco non prima di fine maggio, potrete così apprezzare la suprema bellezza e peculiarità di questo gioiello incastonato fra i boschi bavaresi. <b> </b></div>
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<b>Voto: 8</b></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_8MdIaA-0bGcZKktDRgm2y9B9pdwQRumbH09FuCylg8fLCb7gMftpLFNqcVyG5cnPtk7RXd_kiA-dknsgem4066OPtZzmWFdg10DYl8l0vZxM-f17FhwyxNURouCg5t-bbfEDTc7o1mc/s1600/Linderhof+castle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_8MdIaA-0bGcZKktDRgm2y9B9pdwQRumbH09FuCylg8fLCb7gMftpLFNqcVyG5cnPtk7RXd_kiA-dknsgem4066OPtZzmWFdg10DYl8l0vZxM-f17FhwyxNURouCg5t-bbfEDTc7o1mc/s320/Linderhof+castle.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Castello di Linderhof</td></tr>
</tbody></table>
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E vieniamo ora al “Re” dei castelli bavaresi, considerato da molti il castello più bello del mondo: <b>Neushwanstein</b>. Riguardo questa meraviglia c'è poco da dire: l'opera e il suo contesto naturalistico sono di bellezza incomparabile. Il castello sorge sopra uno sperone di roccia, circondato da boschi di conifere e vertiginosi canyon fra i quali ruggiscono fiumi e cascate. Sullo sfondo, una superba cornice di montagne innevate. In una frase: la copertina perfetta per un libro di fiabe. Se cercate il castello fiabesco per antonomasia, credo che nulla possa competere con quest'opera e il suo contesto. L'interno del castello non è da meno: anche qui, l'eccentrica e fascinosa personalità di Re Ludovico (che ha trascorso in questa dimora appena 170 giorni) ha lasciato diverse tracce. Pensate che all'interno del castello è stata ricreata una piccola grotta artificiale simile a quella del parco di Linderhof. Gli arredi e le decorazioni sono eccezionali: soprattutto stupisce la diversità dei vari stili adottati: si va dalle dorature e decorazioni bizantine, ai mobili di legno intagliato in stile neo-gotico. Anche qui,come in Linderhof, non mancano sofisticate soluzioni tecniche, come il lavandino in camera, dotato di rubinetto e acqua corrente (ricordiamo che si parla del XIX sec)! </div>
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Non perdete assolutamente la vista del castello dal ponte di Marienbrücke. Poco prima di arrivare al ponte, troverete una balconata che offre un eccezionale colpo d'occhio sul paesaggio circostante: rimarrete senza parole. <br />
Dal castello partono inoltre alcuni sentieri per visitare le splendide montagne della zona. <br />
Insomma, c'è davvero di tutto. Una meta immancabile, per chiunque. <br />
<b>Voto: 9</b></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhlKwXBuxR6IWVQa04eX2X3SSyYLzB9Z1I-TmBBrLLuqWnPEb8fEqM8nTOpIsai8_H4pPOx0MXn07evqkTjceYfi5opJEkCtAy3VXelD1p3GA847cf_pjaDj0rPFaikFd4h4XWPMkYtYQ/s1600/Neuschwanstein_singer's_hall_00185u.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhlKwXBuxR6IWVQa04eX2X3SSyYLzB9Z1I-TmBBrLLuqWnPEb8fEqM8nTOpIsai8_H4pPOx0MXn07evqkTjceYfi5opJEkCtAy3VXelD1p3GA847cf_pjaDj0rPFaikFd4h4XWPMkYtYQ/s320/Neuschwanstein_singer's_hall_00185u.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Castello di Neushwanstein: uno scorcio dell'interno</td></tr>
</tbody></table>
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<b> </b>Nel prossimo articolo vi parlerò di Monaco e delle altre mete che ho visitato in Baviera.</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-47813422231207798942015-04-21T19:03:00.002+02:002015-04-21T19:18:25.168+02:00Biciclette elettriche di nuova generazione: pedalare senza fatica non è più un sogno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxWYdo5FirRT59gMIbi5zDtjYmBWRs0zAvSXLgclADtf91grgr-L0oaI4-6TQjKqMFcx9gm3hkqYJiW8lfguRtsABBoJvBBsUyvWUb-mKuu6ifYsOPY2evskvwL3YBBHijnKHwxLICXSs/s1600/bici.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxWYdo5FirRT59gMIbi5zDtjYmBWRs0zAvSXLgclADtf91grgr-L0oaI4-6TQjKqMFcx9gm3hkqYJiW8lfguRtsABBoJvBBsUyvWUb-mKuu6ifYsOPY2evskvwL3YBBHijnKHwxLICXSs/s1600/bici.jpg" height="200" width="300" /></a></div>
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Chiunque abbia un camper (e non solo) desidera vivere a stretto contatto con la natura, senza dover rinunciare alla praticità e alla comodità di un mezzo di trasporto. Per questo un gran numero di camperisti decidono di montare sul proprio mezzo un portabici o un portamoto, oppure stivano il proprio mezzo a due ruote nel garage del camper. Tuttavia, fino ad oggi si è sempre dovuti scendere a compromessi: nel caso di una normale bici, si ha il vantaggio del peso ridotto e della maneggevolezza a dispetto però della <b>fatica</b> necessaria a pedalare. Nel caso dei mezzi a motore a scoppio (scooter o moto), bisogna fare i conti con un peso non indifferente (specie se si considera anche il portamoto) che grava sull'asse posteriore del camper (già messo a dura prova dal peso del camper “a vuoto”), senza contare i costi e tutti i limiti di questi mezzi (ingombro, difficoltà nell'off-road etc). Le bici elettriche sono un'alternativa, ma le scarse prestazioni dei vecchi modelli hanno sempre scoraggiato i potenziali acquirenti.</div>
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Ad oggi posso dirvi, per esperienza personale, che si apre una nuova era, soprattutto se si considera che <b>non è più necessario comprare una bici elettrica prefabbricata, ma è possibile acquistare un kit elettrico di ultima generazione che si può facilmente montare sul 99% delle bici in circolazione! </b>Parliamo del motore elettrico <b>Bafang 8FUN</b>, disponibile in diversi modelli a seconda della potenza di picco desiderata.<br />
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Prima di entrare nei dettagli, rispondo alla domanda che certamente vi sarà balzata in mente:<br />
<b>con questi nuovi motori si riesce davvero a pedalare <u>senza faticare</u>? </b><br />
<br />
La risposa è: <b>SI</b>. Ho testato personalmente una bici equipaggiata con uno di questi motori e sono rimasto basito. Anche su pendenze estreme (20% o più) l'apporto muscolare richiesto al ciclista è pressoché nullo. Come è possibile? Semplice: il grande vantaggio rispetto ai “vecchi”motori, che si montavano (e si montano tuttora) sul mozzo anteriore o posteriore della bici, sta nel fatto che <b>il Bafang si monta direttamente sulla trasmissione della bici: in tal modo il ciclista può “moltiplicare” la potenza del motore usufruendo dei rapporti della bici stessa</b>. Per fare un esempio pratico: il Bafang è simile al motore di un'automobile, che sfrutta le marce per permettere all'auto di superare salite più o meno ripide inserendo il rapporto adeguato. <br />
Le implicazioni di questo nuovo sistema sono enormi: vi sarà capitato numerose volte di dover affrontare una salita in montagna, su asfalto oppure off-road, sudando sette camicie sotto il solleone per percorrere pochi km. Tutto questo con il Bafang è solo un lontano ricordo: basta inserire un rapporto agile (possibilmente 1:1) per sconfiggere qualsiasi salita con sforzo pressoché nullo. <br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Altri vantaggi di questo motore sono:</div>
<ul style="text-align: justify;">
<li><b>facilità di installazione</b></li>
<li><b>dimensioni ridotte </b></li>
<li><b>peso ridotto (meno di 4kg)</b></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Vediamo ora come <b>alimentare il motore</b>. Niente di più semplice: basta montare <b>una batteria al litio dal peso di appena 3kg</b>, che nella maggior parte dei casi andrà collocata al posto della normale borraccia della bici, per poter percorrere decine di km in assoluta tranquillità. Naturalmente, per prolungare l'autonomia della batteria e/o qualora non si voglia rinunciare ai benefici di un esercizio fisico più o meno moderato, è anche possibile ridurre il livello di assistenza del motore tramite l'apposito display del kit (che andrà fissato sul manubrio della bici): esistono ben 9 livelli tra cui scegliere. Ad esempio, impostando l'assistenza sul secondo livello, è possibile percorrere senza la benché minima fatica decine di km di pianura. Impostando assistenze più alte, potremo invece affrontare salite più o meno ripide, faticando poco o nulla. <br />
<br />
Passiamo adesso a dati più tecnici.<br />
In primis, c'è da dire che il motore viene venduto con una corona anteriore da 46 denti. Per poter affrontare in tutta tranquillità salite impegnative è consigliabile installare una corona più piccola (ad esempio, una 36 denti), in modo da poter usufruire del massimo effetto “moltiplicatore” di coppia (la spinta del motore). <br />
<br />
Riguardo le batterie, è possibile scegliere tra un'ampia gamma. Consiglio di installare almeno una 36V da 11A, per poter disporre di una discreta autonomia. Tali batterie hanno una lunga durata: solo dopo svariate centinaia di cicli di ricarica cominciano a cedere qualcosa in termini di autonomia.<br />
Inoltre bisogna porre attenzione allo spazio disponibile sulla nostra bici: nel caso di una mountain-bike è consigliabile installare la batteria al posto della borraccia (per questioni di baricentro del peso), dunque bisogna considerare le misure della batteria e verificare quindi la possibilità di collocarla al posto della borraccia. Esistono poi anche batterie che si collocano sotto la sella o sul portapacchi, ideali per chi non è particolarmente interessato a percorsi “tecnici” (off-road).<br />
<br />
Le batterie possono ovviamente essere ricaricate anche in camper tramite un normale inverter che fornisca i 220V necessari al caricabatterie della batteria al litio. <br />
I tempi di ricarica si attestano intorno alle 4-5 ore. Considerando che utilizzeremo la bici soprattutto nei periodi che vanno da aprile a fine ottobre, non avremo alcun problema a ricaricare la nostra batteria al litio in un camper che monta un semplice pannello solare (una batteria litio 11A-36V attingerà un totale di 33A dalla batteria del camper per una ricarica completa). <br />
<br />
Considerando che il peso del kit + batteria è di appena 8Kg, sarà possibile trasportare la bici sul portabici del camper, come faremmo con una normale bici non elettrica.<br />
<br />
Gli elementi da considerare riguardo il Kit Bafang sono ancora molti, ma è tutto piuttosto semplice. Per ricevere i giusti consigli e acquistare il Kit Bafang + Batteria vi consiglio di contattare l'azienda <b>Alcedo Italia</b>, dove troverete persone competenti e disponibili che vi aiuteranno a sciogliere qualsiasi dubbio e vi orienteranno verso l'acquisto più giusto per le vostre esigenze. Di seguito i loro contatti:<br />
<br />
<b>Alcedo Italia Srl</b><br />
<b>Viottolo Vanzie 755</b><br />
<b>47521 Cesena FC</b><br />
<b>Italia</b><br />
<b>Telefono Ordini – Vendite – Commerciale 331-8498061 Orario: Lun-Ven 8.30 – 18.30</b><br />
<b>Telefono Assistenza Tecnica 331-4228081 Orario: Lun-Ven 8.30 – 13.00</b><br />
<b>Email: business@alcedoitalia.it info@alcedoitalia.it</b><br />
<b>Sito web: www.alcedoitalia.it</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.alcedoitalia.it/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img alt="www.alcedoitalia.it" border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ6lRxfPJpWdPmo0Nk0OVhoAL5rX-h13guIAmHwhU84F_JtLFIipAhVqv10EyNHP02HuOju0S8aEMNhM1nFm78z15u5wtzCcAjBABEa-FQHxSuuCCKdVH7UMlwmaatPM8Cnmwoqu4-f6g/s1600/logo-home-alcedo-e-bikes-factory-url-tricolore-300x80.jpg" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
<br />
<br />
Buone pedalate a tutti!</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-61778595238354354072015-04-08T09:29:00.000+02:002015-04-08T09:33:34.839+02:00Vienna e Salisburgo, le due perle dell'Austria<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6BrlGONldWvR45sIm7F5K9JhzjVdgTb5tYeQLwkV6mDvR4GDZS2EXM1ravfU10vMkFznj92Ym1dGVMRG5JaRvtFlZKUNH9v_rLFh5f7s1VEP-Ij83RAvxLQyCqMmmJkUPGc2oHaIRoLI/s1600/DSC02399.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6BrlGONldWvR45sIm7F5K9JhzjVdgTb5tYeQLwkV6mDvR4GDZS2EXM1ravfU10vMkFznj92Ym1dGVMRG5JaRvtFlZKUNH9v_rLFh5f7s1VEP-Ij83RAvxLQyCqMmmJkUPGc2oHaIRoLI/s1600/DSC02399.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Quando si parla di Austria vengono subito in mente paesaggi naturali maestosi e lussureggianti, ma non bisogna dimenticare che questo paese offre anche città di altissimo livello storico e culturale, come <b>Salisburgo</b> e <b>Vienna</b>. Quest'ultima, in particolare, è una meta imprescindibile: se anche non siete particolarmente attratti dalle città d'arte e dai musei, vi assicuro che Vienna vi lascerà ricordi indelebili. Se volete scoprire perché, continuate con la lettura del post!</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>SALISBURGO</b><br />
Una città di cui si sente parlare molto spesso, e da cui ci si aspetta molto. Tuttavia, Salisburgo mi ha colpito molto meno di quanto immaginassi. Certo, il contesto naturale in cui è immersa la città ha ben pochi eguali, ma il centro storico vero e proprio non offre molto, a mio umile avviso. Uno dei monumenti di maggior rilievo è la <b>Fortezza di Hohensalzburg</b>, situato sulla collina di Festungsberg, da cui si gode la migliore panoramica sulla città. Il castello, costruito nel 1077, appare ben conservato. Tuttavia, da quanto leggiamo sulle guide ci rendiamo conto che la visita del castello non offre nulla di particolare (a parte, forse, il Museo delle marionette), dunque decidiamo di passare oltre.<br /><br />Il cuore della città è costituito dalla piazza della<b> Cattedrale (Domplatz)</b>, un edificio in stile barocco risalente al XVII sec., di cui è interessante visitare sopratutto gli interni, ricchi di decorazioni e stucchi tipici dell'epoca. Nelle vicinanze, sorge la<b> Residenz, </b>una delle residenze del principe-arcivescovo di Salisburgo, che ospita una collezione di opere olandesi e fiamminghe, tra cui Rembrandt e Rubens. Sulla piazza, notiamo anche la bella fontana barocca del XVII sec. Merita una breve visita anche la <b>Franziskanerkirche </b>(chiesa dei Francescani di Salisburgo), uno degli edifici più antichi di Salisburgo.<br /><br />Per gli appassionati, è possibile visitare gli edifici legati a Mozart (nato proprio a Salisburgo) e la casa museo.<br /><br />Non mancano parchi (curati come gioielli) e giardini, che rendono la visita alla città sicuramente piacevole e rilassante.<br /><br />Naturalmente, Salisburgo offre anche numerosi musei, teatri, chiese e percorsi culturali di vario genere. Tuttavia, non essendo stati particolarmente colpiti dall'atmosfera del luogo (il centro storico, nonostante la sua antichità, appare piuttosto 'freddo', come ci è già capitato di rilevare in altre città e paesi austriaci e tedeschi), e non avendo trovato nulla che 'spiccasse' e attirasse la nostra attenzione, abbiamo deciso di non approfondire la visita (a dire il vero eravamo anche molto stanchi!). Rimane comunque una tappa interessante per chiunque visiti l'Austria, soprattutto per le bellezze naturali che la circondano.<b> </b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Fortezza_di_Hohensalzburg"></a> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Book Antiqua;">VOTO: 7</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq93xcPo9FToUkFM2d3Fy_smpna1SYiECu23wMqaW-ZMwDkYzm9bPU8g2vpUi5p84nKSMWqtMqI-s7bHehcD5nw07o3QVgpO7SDc-m3cCvvdJBJE_1jhS84YWr_qJ7bCH6c-UsI4szEls/s1600/salisburgo-03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq93xcPo9FToUkFM2d3Fy_smpna1SYiECu23wMqaW-ZMwDkYzm9bPU8g2vpUi5p84nKSMWqtMqI-s7bHehcD5nw07o3QVgpO7SDc-m3cCvvdJBJE_1jhS84YWr_qJ7bCH6c-UsI4szEls/s1600/salisburgo-03.jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>VIENNA</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Città maestosa, elegante come poche,
ma questo non basta: ciò che caratterizza Vienna è l'armonia fra il
suo aspetto imperiale (legato al nome degli Asburgo, la famiglia del
grande impero austriaco) e il senso di intimità che riesce a donare.
Il centro storico è visitabile tranquillamente a piedi: un vero e
proprio concentrato di meraviglie. Nessuna città da me visitata
offre così tanto in un'area tanto piccola. Altra caratteristica di
Vienna è la diversità dei vari monumenti che si incontrano
appartengono agli stili più diversi, rendendo il centro di Vienna un
vero e proprio scrigno di tesori.<br />
<br />
Si passa dallo stile neoclassico
del<b> Parlamento,</b> al neogotico del <b>Municipio</b>, per poi incontrare i
colossali <b>Palazzi imperiali</b> in stile barocco (un complesso di palazzi
costruito nell'arco di ben 600 anni, che che conta ben 2500 stanze),,
e poco oltre la grande <b>Cattedrale</b> in stile gotico, con le
caratteristiche maioliche colorate che ricoprono il tetto. E poi
ancora: i megnifici teatri, celebri in tutto il mondo. In primis:
Hofburg theater e l'Opera Nazionale. Fra un monumento e l'altro non
mancano magnifici parchi, come il <b>Vorksgarden</b>, il <b>Burgatten</b> (un tempo
erano i giardini imperiali), lo <b>StadtPark</b>, e il <b>Prater</b>, il grande
parco che ospita la celebre (e antica) ruota panoramica di Vienna,
oltre a un luna park dove è possibile ritrovare classiche attrazioni
anni '80-'90 ormai introvabili. I celebri monumenti ricalcano gli
stili più diversi.<br />
<br />
A Vienna si cammina senza il rumore del traffico,
fra palazzi di bellezza stupefacente, fra aiuole e profumo di fiori,
ammirando i maestosi profili dei monumenti che giganteggiano in
lontananza. In periferia, è possibile visitare la residenza estiva
degli Asburgo, dove visse anche la celebre Principessa Sissi, di cui
consiglio di visitare il museo, presso il<b> palazzo Hofburg</b>: si tratta
di un palazzo molto simile (seppur molto meno sfarzoso) alla Reggia
di Versailles o alla nostra Reggia di Caserta, circondato da giardini
immensi dove è possibile incontrare scoiattoli che si avvicinano
tranquillamente per prendere il cibo dalle vostre mani. Imperdibile a
mio parere una visita alla <b>Biblioteca Nazionale</b>: una grandiosa sala
barocca, comprendente oltre 200.000 libri antichi...da vedere
assolutamente. Vienna è anche ricca di musei di fama mondiale, come
il <b>Kunttitshc.</b><br />
<br />
Per gli amanti della musica classica, poi, Vienna è
ineguagliabile. Qui vissero alcuni dei più grandi nomi della storia
(Strauss, Mozart, solo per citarne due fra i più famosi), e i
concerti (così come i Valzer) vengono eseguiti nei vari teatri della
città con cadenza quotidiana. Dal punto di vista gastronomico, i
dolci alla frutta supercalorici e la torta Sacher sono onnipresenti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Una città che fonde maestosità e
delicatezza, imponenza ed equilibro. Un gioiello.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>VOTO: 8½</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsNA5RU0OuMhgQXeM1hAI0g1m5t4nrDeRj9LKE1fFGMFfk4fXKZvrjZTyAvYIzlv7zYeMJougViDbrimR0EcPlM26QUeh_VL8XZP3FiBZD5xdR6tzhWTxJFqrRRU8a5XSLpCaV3uzzTMA/s1600/Duomo+Stephanplatz.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsNA5RU0OuMhgQXeM1hAI0g1m5t4nrDeRj9LKE1fFGMFfk4fXKZvrjZTyAvYIzlv7zYeMJougViDbrimR0EcPlM26QUeh_VL8XZP3FiBZD5xdR6tzhWTxJFqrRRU8a5XSLpCaV3uzzTMA/s1600/Duomo+Stephanplatz.jpg" height="225" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Duomo di Vienna</td></tr>
</tbody></table>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-32443988686833641612015-04-02T10:52:00.000+02:002015-04-02T10:55:36.735+02:00Grotte di ghiaccio e Gole scavate dal Diavolo: continua il viaggio in camper nell'eccezionale natura austriaca<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjngNRCqCLlh8WUt1QqYfxvXVROXFMeKwg9pMaDEaX2s09aK4QIhD2_LaavxhzmWPz6tsyOI_4lQdjmp4eH8Ew-0yF7R-EyiXFEOqKI3SQUx5-Kv7rhQf2wMi13md5U8sKKTSzI-_QPIzo/s1600/WERFEN-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjngNRCqCLlh8WUt1QqYfxvXVROXFMeKwg9pMaDEaX2s09aK4QIhD2_LaavxhzmWPz6tsyOI_4lQdjmp4eH8Ew-0yF7R-EyiXFEOqKI3SQUx5-Kv7rhQf2wMi13md5U8sKKTSzI-_QPIzo/s1600/WERFEN-3.jpg" height="178" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo le nostre <a href="http://www.vivereincamper.com/2015/03/austria-in-camper-le-piu-belle-mete.html" target="_blank">prime due tappe tra ghiacciai e cascate</a>, continua il viaggio fra le eccezionali meraviglie dell'Austria. In questo post parlerò di altri due siti naturalistici a dir poco imperdibili per chiunque decida di visitare questo paese: la <b>Gola del Liechtenstein</b> (Liechtensteinklamm), dove vi sembrerà di essere finiti in uno tipico scenario de <i>Il Signore degli Anelli</i>, e le incredibili<b> Grotte di Eisriesenwelt</b>, <b>le più grandi grotte di ghiaccio del mondo</b>. Vi ho incuriositi abbastanza? Allora non mi resta che augurarvi buona lettura...e buon viaggio!</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>GOLE DEL LIECHTENSTEIN (LIECHTENSTEINKLAMM) </b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Conoscevo la fama di queste gole, ma
mai avrei immaginato una simile meraviglia. Di rado è possibile
avvicinarsi in tutta comodità e sicurezza a luoghi come questo, in
cui la natura ostenta i suoi lati più selvaggi e minacciosi. In vita
mia ho visitato diverse gole: nulla che possa accostarsi alla potenza
di questa forra. Leggenda vuole che sia stata scavata dal Diavolo, in
collera per essere stato ingannato da un fabbro del paese. In
effetti, il senso di 'cattiveria' sprigionato dalla furia dell'acqua
che urla fra le anguste pareti della gola, è davvero stupefacente.
Attraverso un ardito sistema di ponti e passerelle (un'opera
incredibile, che richiede periodicamente un'enorme manutenzione,
considerando il contesto della gola, a dir poco angusto e pericoloso)
ci si addentra nella gola, fra pareti che si innalzano fino a 300
metri: in alcuni punti sono tanto vicine fra loro da nascondere quasi
il cielo. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ancora una volta, ciò che più mi ha stupito (più di
quanto accaduto alle cascate di Krimml) è stato l'impressionante
boato dell'acqua. Se si pensa infatti a una furia paragonabile (in
alcuni tratti) a quella delle cascate di Krimml, e la si imprigiona
fra gigantesche pareti distanti fra loro solo pochi metri, si può
immaginare quale sia il risultato: un boato tanto profondo e possente
da non avere eguali. Anche qui, come nelle cascate di Krimml,
l'impatto dell'acqua è in alcuni punti tanto violento da far vibrare
la terra e perfino le pareti della gola. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Se a questo si aggiungono le
splendide forme della roccia modellata dall'acqua nel corso di
migliaia di anni, che offrono scorci di bellezza unica, gli
arcobaleni prodotti dal sole fra le nebbioline che si innalzano dal
fiume, e la bella cascata presente all'uscita della gola, non si può
che ritenere questa meta una delle maggiori perle dell'Austria e
dell'Europa intera. Unico difetto riscontrato: la brevità del
percorso...il tratto più spettacolare della gola si sviluppa per
poche centinaia di metri.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Purtroppo le foto che ho postato (o quelle reperibili online) trasmettono ben poco dello splendore di questo luogo...non avete scelta: <i>dovete</i> visitare queste gole!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>VOTO: 8½ – 9</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9qLM-PHaAb-WqXNiQpAELgZh5dQOkm79YkDCRg1P5OWK9UMp42mibJCI1er0imuBuXSCeY6XfQYlZq4mBX5JMnRgNUrFQ3ofP1XAokXPTQK4NnlNRgaXACsWpPyYqfEgitTGpDVuhYk/s1600/DSC02218.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9qLM-PHaAb-WqXNiQpAELgZh5dQOkm79YkDCRg1P5OWK9UMp42mibJCI1er0imuBuXSCeY6XfQYlZq4mBX5JMnRgNUrFQ3ofP1XAokXPTQK4NnlNRgaXACsWpPyYqfEgitTGpDVuhYk/s1600/DSC02218.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK95GvT9SXOX9ynAdSZfhpSv64cnXAAhIeb4eavSBAd4n6hfPOkfMyGvt0A0_I6LUcwzGMXs_AJUnPWOV2nuZeu7XrQv2npHWl1KVdkgh3vOrSSaPrk4IZA2OG3eBN-fV6QEEov7WVbzU/s1600/Liechtensteinklamm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK95GvT9SXOX9ynAdSZfhpSv64cnXAAhIeb4eavSBAd4n6hfPOkfMyGvt0A0_I6LUcwzGMXs_AJUnPWOV2nuZeu7XrQv2npHWl1KVdkgh3vOrSSaPrk4IZA2OG3eBN-fV6QEEov7WVbzU/s1600/Liechtensteinklamm.jpg" height="297" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKf7u4QT4hN_nigpFFUfpiTSlpL8jbuyr6BM4kcQLJFhk8iRUPTx-asSyEwU7kyi3-3NQk1zkujl4r942sRKASJR8jIVeD2gvjE1962VmOobDW23qb_SwXkmQtSLHnqBw279e-I61b44M/s1600/DSC02228.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKf7u4QT4hN_nigpFFUfpiTSlpL8jbuyr6BM4kcQLJFhk8iRUPTx-asSyEwU7kyi3-3NQk1zkujl4r942sRKASJR8jIVeD2gvjE1962VmOobDW23qb_SwXkmQtSLHnqBw279e-I61b44M/s1600/DSC02228.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>GROTTEDI GHIACCIO DI EISRIESENWELT</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ultima tappa naturalistica nel
salisburghese: le grotte di ghiaccio più grandi del pianeta. <br />
Si
tratta di un labirinto di cavità esteso per oltre 40km, a un altezza
di circa 1500mt sul livello del mare: proprio quest'altitudine fa sì
che tutta l'acqua del disgelo primaverile congeli all'istante
all'interno delle grotte. Il tratto visitabile copre circa 1km.
<br />
All'interno non sono presenti luci artificiali, il cui calore
comprometterebbe la preservazione del ghiaccio: per questo,
all'ingresso viene consegnata ai visitatori una torcia da portare a
mano. Il percorso all'interno delle grotte assicura uno spettacolo
forse meno maestoso di quanto abbia ammirato in altre occasioni
(prima fra tutte, le Grotte di Castellana in Puglia), ma in quanto a
particolarità c'è poco da dire: uno spettacolo unico. Le formazioni di ghiaccio all'interno
stupiscono per l'eleganza e la maestosità. Ciò che si prova però
non è tanto (o meglio, non solo) meraviglia e stupore, quanto un
senso di alienazione: il mondo in cui ci si inoltra, infatti, appare
così suggestivo e fuori dall'ordinario da catapultare letteralmente il visitatore in un altro pianeta. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In alcuni punti l'acqua
ha modellato il ghiaccio dando vita e vere e proprie sculture, che la
guida illuminerà di volta in volta in modo da esaltarne la bellezza.
In definitiva: un viaggio che non teme rivali in quanto a fascino e
originalità. Ciò che aggiunge alla visita un valore non da poco è
anche il contesto in cui si trova la grotta: dall'ingresso,
costituito da un'enorme fenditura aperta nel mezzo della ripida
parete di una montagna, è possibile ammirare uno dei panorami più
Belli che abbia mai visto (e non sono certo un novellino in quanto a
panorami montani!). <br />
L'Austria è riuscita a stupirmi, ben più di
quanto immaginassi. Imperdibile.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b>VOTO: 8½ – 9</b></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfPvZui8VCMN2buESgdSdBdVAL6umPGR0T9992LWtCijQXX3-V6bwtgNmUhMrwRME38YwKYJX5KJ4tvFCOdMb7WC1rod_nwJh4Nt95hu-AUJfJdN57KBxdfT8eMftT4ipat0l87TGCyY/s1600/eisriesenwelt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRfPvZui8VCMN2buESgdSdBdVAL6umPGR0T9992LWtCijQXX3-V6bwtgNmUhMrwRME38YwKYJX5KJ4tvFCOdMb7WC1rod_nwJh4Nt95hu-AUJfJdN57KBxdfT8eMftT4ipat0l87TGCyY/s1600/eisriesenwelt.jpg" height="263" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhey9lX66FqFQlb614is2qyQm4ravoGigKYvm3d1NyncA8ifKsIU1w0D5lGYjql4pIKaSZRYFrOXu2LPm27z7wvdJjZbi4VKPlRFrWOEinTO56ryvBfbMTcx8b6mtCCTjT7jGuwj3pTq44/s1600/werfen.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhey9lX66FqFQlb614is2qyQm4ravoGigKYvm3d1NyncA8ifKsIU1w0D5lGYjql4pIKaSZRYFrOXu2LPm27z7wvdJjZbi4VKPlRFrWOEinTO56ryvBfbMTcx8b6mtCCTjT7jGuwj3pTq44/s1600/werfen.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQJKbB0tnwFpLyrI_qz6OzcFcUCKmi97ak1D90xAbQDzHGr5WwjB2fq_xf8hWDC_6dbytIBNbw5qA6Mz2HCeMPAKPw_ILAkhCQZ7YqysG4Fnc_VH9yxG-3wpPalhH1hLweR64EuppE44/s1600/eisriesenwelt2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQJKbB0tnwFpLyrI_qz6OzcFcUCKmi97ak1D90xAbQDzHGr5WwjB2fq_xf8hWDC_6dbytIBNbw5qA6Mz2HCeMPAKPw_ILAkhCQZ7YqysG4Fnc_VH9yxG-3wpPalhH1hLweR64EuppE44/s1600/eisriesenwelt2.jpg" height="292" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-49689188184538411812015-03-25T09:47:00.002+01:002015-04-02T10:54:38.521+02:00Austria in camper: le più belle mete naturalistiche che vi lasceranno senza fiato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiISbHwzGmY6f_lD9C6yp56bDoPetUWNXaAYseBFu1369B-HGyxB9ZNXTv0d8xOPsDMkI4ON_fT_xsx0dymPohKWA0sUzMHWTsGPE6B_SPfc0706ISuGwd2GWmYFhC7vb15A-OL7AMY6tg/s1600/DSC02263.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiISbHwzGmY6f_lD9C6yp56bDoPetUWNXaAYseBFu1369B-HGyxB9ZNXTv0d8xOPsDMkI4ON_fT_xsx0dymPohKWA0sUzMHWTsGPE6B_SPfc0706ISuGwd2GWmYFhC7vb15A-OL7AMY6tg/s1600/DSC02263.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
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Montagne, cascate, grotte, ghiacciai, e molto altro hanno accompagnato il mio viaggio in Austria, un susseguirsi di spettacoli naturali di rara varietà e bellezza, e sottolineo: di rara varietà e bellezza.<b> La strada alpina del Glossglockner, il ghiacciaio Pasterze, le cascate Krimml, la gola del Liechtenstein, le grotte di ghiaccio di Eisriesenwelt</b>: vi assicuro che anche una sola di queste mete vale un viaggio in Austria, ma poterle affilare una dietro l'altra, nell'arco di una settimana, be'...sarebbe un'esperienza che difficilmente potreste dimenticare. Per quanto riguarda la ricettività in camper, l'Austria è ben fornita di camping, ma le aree di sosta latitano, e purtroppo la sosta libera non è ben vista, specie nei mesi più affollati. Noi nel mese di maggio non abbiamo comunque avuto problemi, scegliendo di volta in volta luoghi "appartati" (paesini) quando non c'era un'area di sosta nelle vicinanze. Ecco a voi la descrizione dettagliata dei luoghi che non potete assolutamente evitare di visitare durante un viaggio in Austria.</div>
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<b>GHIACCIAIO PASTERZE E GLOSSGLOCKNER</b><br />
I panorami montani austriaci godono di meritata fama in tutta Europa, e uno dei migliori modi per conoscerli è percorrere la strada alpina che dal paese di Bruck (presso Zell Am See) porta, attraverso un percorso di circa 50-60km, nei pressi del ghiacciaio Pasterze (uno dei più grandi d'Europa) e del titanico Glossglockner (la montagna più alta d'Austria, 3800mt), nel Parco degli Alti Tauri. Il percorso è a pedaggio, ma si tratta di denaro davvero ben speso. <br />
La prima parte del tragitto parte da circa 1000mt di quota per raggiungere il picco massimo di 2500mt. Durante questi primi chilometri (une ventina, all'incirca) si è già letteralmente inghiottiti da montagne che superano i 3000mt di quota: pareti imponenti, conche innevate, boschi di conifere, ruscelli e cascate. Arrivati a quota 2571mt è consigliabile effettuare una prima sosta per poter ammirare il panorama dalla cima "Edelweiß", il punto più alto raggiungibile in auto. Da qui è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulle principali cime e nevai del Parco Alti Tauri. Fino a questo punto il giro turistico è già molto appagante, ma non offre molto di più rispetto ad altre magnifiche strade alpine (specie in Svizzera, Trentino o Valle D'Aosta) che non prevedono alcun pedaggio. Il pezzo forte del giro deve però ancora venire. </div>
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Scendendo di quota sull'altro versante, infatti, il panorama diverrà ancora più avvolgente, regalando una senso di 'immersione' nell'ambiente alpino davvero unico. Tuttavia, solo dopo aver raggiunto la Quota Imperatore Francesco Giuseppe (mt. 2369), al cospetto del maestoso ghiacciaio Pasterze, incoronato dal colossale Glossglockner (3800mt) e da altre cime che si attestano ben oltre i 3000-3500mt, si comprenderà la reale bellezza di questo itinerario. In particolare, il colpo d'occhio sull'immenso ghiacciaio Pasterze (peraltro raggiungibile a piedi in circa 30minuti di cammino) lascia davvero di stucco. Impossibile non menzionare anche le simpaticissime marmotte, presenti in grandi quantità e sempre visibili sui pendii a pochi metri dalla strada. </div>
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<br />
Lungo il tragitto da Bruck sono stati disposti diversi punti di sosta (percorsi didattici, terrazze panoramiche, piccoli musei, punti ristoro), che giustificano ulteriormente il prezzo del biglietto. In particolare, consiglio di non perdere il centro visitatori di Quota Francesco Giuseppe, dove è stato allestito anche un piccolo cinema dove ogni 15 minuti viene proiettato un breve filmato che illustra le meraviglie del Parco Alti Tauri.<br />
Le possibilità di escursioni a piedi sono pressoché illimitate, specie nel periodo estivo (che tuttavia è anche il periodo di maggior afflusso turistico). Insomma, una meta imperdibile per ogni amante della montagna, e non solo. <br />
<b>VOTO: 9</b></div>
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<b></b><br />
<b></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1tWUGNkYfcv73O7r7UfXXz-5mTaoHGqa7JGLuGfHxgnLwKsapJWA2xngpwMKKYu53CnmaNyvxHEaNIUJngF5NkLrhE1mcmN-eIQuncWBrZ3vO_wYQUzNF6bDuKuoD1eHVdc3j2_Nbryo/s1600/DSC02063.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1tWUGNkYfcv73O7r7UfXXz-5mTaoHGqa7JGLuGfHxgnLwKsapJWA2xngpwMKKYu53CnmaNyvxHEaNIUJngF5NkLrhE1mcmN-eIQuncWBrZ3vO_wYQUzNF6bDuKuoD1eHVdc3j2_Nbryo/s1600/DSC02063.jpg" height="180" width="320" /> </a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkrXI0zJcQ4Aq8JOaiaOcPlwIUKX3RCgK3S9SKaj6k6u8Kb3POvoXcuhaA8VPwG3SpuAeNHHImhw7fU5sVibWmv2X-s1gK2viI8FCgLawbt9rQySCHbFBSi5D1GyM2ZEF8UQ5kCqgQkCk/s1600/DSC02076.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkrXI0zJcQ4Aq8JOaiaOcPlwIUKX3RCgK3S9SKaj6k6u8Kb3POvoXcuhaA8VPwG3SpuAeNHHImhw7fU5sVibWmv2X-s1gK2viI8FCgLawbt9rQySCHbFBSi5D1GyM2ZEF8UQ5kCqgQkCk/s1600/DSC02076.jpg" height="180" width="320" /> </a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYdPFdUqR8EyXBAQruMm89EAbbCSsTuVfIoDf73pJlHMWc1yt7TmPhX_0iu6L0u62vNmQPRB6l1dOf9L1n2iXANlbXwfNa_I83dsJuDRrWoxp3HkVOK20pPW4TVEKY09QwozHRkaml0Mo/s1600/DSC02058.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYdPFdUqR8EyXBAQruMm89EAbbCSsTuVfIoDf73pJlHMWc1yt7TmPhX_0iu6L0u62vNmQPRB6l1dOf9L1n2iXANlbXwfNa_I83dsJuDRrWoxp3HkVOK20pPW4TVEKY09QwozHRkaml0Mo/s1600/DSC02058.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<b><br /> </b><br />
<br />
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<b>CASCATE DI KRIMML</b><br />
Conosciute come le più alte in Europa - raggiungono con i loro tre salti ben 380 metri di dislivello - le cascate di Krimml sono un'altra meta imperdibile durante una visita nel Parco degli Alti Tauri.<br />
Una volta entrati nella deliziosa vallata dove è adagiato Krimml, il paese da cui prende il nome la cascata, lo spettacolo è già mozzafiato: siamo infatti in uno degli angoli più suggestivi del Parco, circondati da ripidi pendii, boschi, praterie incantevoli, montagne gigantesche dalle cime innevate.<br />
Prima di visitare le cascate, è consigliabile anche una piccola passeggiata attraverso le vie di Krimml: la maggior parte degli edifici del paese sono edificati in muratura mista a legno, mediante soluzioni estetiche davvero particolari, in perfetta armonia col superbo contesto naturale che li ospita. <br />
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Le cascate sono visitabili attraverso un comodo sentiero (molto 'turistico', purtroppo) immerso nel bosco, che si snoda attraverso i quasi 400metri di dislivello. Lungo il tragitto sono presenti numerose terrazze panoramiche dove (a patto di bagnarsi!) è possibile accostarsi a pochi metri dal corso della cascata. </div>
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Alcuni di questi punti d'osservazione lasciano davvero basiti: la potenza con cui l'acqua colpisce le rocce lungo il suo percorso è tale da<u> far vibrare perfino la terra sotto i piedi!</u> Durante il tragitto, non sono pochi i casi in cui l'impressionante boato dell'acqua impressiona ancora più dello spettacolo visivo. Una meta di eccezionale impatto, per chiunque (purtroppo le foto non rendono giustizia).</div>
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<b>VOTO: 8½</b></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoxCe7UtS4wy-vjJ4Vy_HWyQkj76DLOPp55jnxupqQmDQaSlT7lHYJV9CvPlv0o5e7bV5F3gY9GhlT2UVIRANjFgkVY-LFUuHjFnCKV8XrZH7TAmziQp7LXXMjepSEtceeOkYgp5JwCuA/s1600/DSC02099.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoxCe7UtS4wy-vjJ4Vy_HWyQkj76DLOPp55jnxupqQmDQaSlT7lHYJV9CvPlv0o5e7bV5F3gY9GhlT2UVIRANjFgkVY-LFUuHjFnCKV8XrZH7TAmziQp7LXXMjepSEtceeOkYgp5JwCuA/s1600/DSC02099.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkOx6QIoCtIb9DAPiXeetz_uXdTZFoMuIpJLlbsoB1Dbkk4vJqrglTyYxMJcyH3fx5SxmB4nSPw3AgCRoW21CbgjHIe6_oEWhUU2AbBhVGMwc8G2JUIYNDKJlSMiLuRk6LXeuixNcU7I/s1600/DSC02113.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUkOx6QIoCtIb9DAPiXeetz_uXdTZFoMuIpJLlbsoB1Dbkk4vJqrglTyYxMJcyH3fx5SxmB4nSPw3AgCRoW21CbgjHIe6_oEWhUU2AbBhVGMwc8G2JUIYNDKJlSMiLuRk6LXeuixNcU7I/s1600/DSC02113.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZy5Tk02DHPTAfiHpPNWl5MX2IFnpdEfhRImMWqMHmMcyUJoRFkBo21cHhfb98PY03CUMBMHqBUhI22VhKgH_OVCAU-O_LnuAil0Qcxld7e5D4cdLhjIU9pZPJxDI4Tp5FPaiqTu5BuLk/s1600/DSC02121.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZy5Tk02DHPTAfiHpPNWl5MX2IFnpdEfhRImMWqMHmMcyUJoRFkBo21cHhfb98PY03CUMBMHqBUhI22VhKgH_OVCAU-O_LnuAil0Qcxld7e5D4cdLhjIU9pZPJxDI4Tp5FPaiqTu5BuLk/s1600/DSC02121.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivfmxOTKBCUjAGV2-OQlMR0QewjPudgIr7bGS354TzR3nrGezthVagpaL2fj4eMuEMizmeSYjMwXqUgEfLxYK_63zqG6L176jqXtcD5iZaMH8QZuLgFSFkxAjO7dQDLAaAOdm8ut_CAbM/s1600/DSC02140.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivfmxOTKBCUjAGV2-OQlMR0QewjPudgIr7bGS354TzR3nrGezthVagpaL2fj4eMuEMizmeSYjMwXqUgEfLxYK_63zqG6L176jqXtcD5iZaMH8QZuLgFSFkxAjO7dQDLAaAOdm8ut_CAbM/s1600/DSC02140.jpg" height="180" width="320" /></a></div>
<br />
Per oggi vi lascio con queste meraviglie, sperando che anche voi possiate ammirarle.<br />
Nel prossimo post vi parlerò di altre due mete austriache top level: la Gola del Liechtenstein e le Grotte di ghiaccio di Eisriesenwelt.Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-11242978844922035542015-03-06T10:55:00.000+01:002015-03-06T10:56:02.737+01:00Vivi in Camper ma ti senti Solo? Comunicaci dove sosti abitualmente per conoscere altri fulltimer nelle vicinanze!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwIOwHDXXzAQ_quG6rZ_6ZlTcaxWJZUDMd8H92-eGhyphenhyphenr0EB1teRqm235uuBQXlCFUs2niZlAKDlEsr2Yf5IY8nQm524MVDQlvsPrNpqL4o8XbQlHIaA0hlFPXjI3SSUltpbxAgAyr16lU/s1600/AMICIZIA-VERA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwIOwHDXXzAQ_quG6rZ_6ZlTcaxWJZUDMd8H92-eGhyphenhyphenr0EB1teRqm235uuBQXlCFUs2niZlAKDlEsr2Yf5IY8nQm524MVDQlvsPrNpqL4o8XbQlHIaA0hlFPXjI3SSUltpbxAgAyr16lU/s1600/AMICIZIA-VERA.jpg" height="283" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi un lettore del blog mi ha suggerito un'ottima idea. Uno dei principali limiti della vita in camper, per alcuni persone, è dato dal senso di solitudine che si sviluppa quando si vive da fulltimer per lungo tempo. Non si parla solo di solitudine vera e propria, ovvero di mancanza di persone con cui parlare, ma di una solitudine interiore: inevitabilmente, anche se a torto, quando si vive in camper ci si sente "diversi", malgiudicati, etichettati come persone "sfigate", e via dicendo (ovviamente questo è solo uno dei tanti infimi pregiudizi italiani: in altri paesi vivere in camper è considerato del tutto normale, anzi...) </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Proprio per questo, sarebbe utile poter<b> condividere la propria esperienza di vita in camper con altre persone che hanno fatto la nostra stessa scelta</b>. Da un sodalizio di questo tipo potrebbero anche nascere idee, progetti, consigli reciproci sui problemi pratici della vita su quattro ruote, correnti di pensiero, etc.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questa ragione, invito chiunque stia vivendo una parentesi di vita da fulltimer a intervenire nei commenti, in fondo a questo post, indicando il proprio indirizzo mail e quali zone frequenta solitamente (o ha in progetto di frequentare), così che altri fulltimer presenti nelle vicinanze possano farsi avanti per stringere amicizia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero che questa piccola iniziativa del mio blog aiuti molti fulltimer a poter condividere la loro avventura con altre persone amanti dell'indipendenza e della libertà, rigorosamente su quattro ruote :)</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-59896077354311215222015-02-24T11:57:00.001+01:002015-02-24T12:18:28.379+01:00Costruire un impianto di riscaldamento a pavimento per camper (2^ e ultima parte)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ6IuV8V5tsjLrxZEgOxvUm8zygnlfXD3wgtIqCHoHLKL1egMWhZFYKgSW3xw_uHMegbZVQN9Hy7I7eHCMP0IzdorTNKzR2Ya7aRZ95n2S_PijkgIennqcjpIGuyos-0a7p4keZpQ2LNU/s1600/imp2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ6IuV8V5tsjLrxZEgOxvUm8zygnlfXD3wgtIqCHoHLKL1egMWhZFYKgSW3xw_uHMegbZVQN9Hy7I7eHCMP0IzdorTNKzR2Ya7aRZ95n2S_PijkgIennqcjpIGuyos-0a7p4keZpQ2LNU/s1600/imp2.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Considerando il grande interesse suscitato dalla <a href="http://www.vivereincamper.com/2015/02/riscaldamento-a-pavimento-camper.html" target="_blank">prima parte </a>dell'articolo di Luigi, pubblichiamo oggi la seconda e ultima parte, in cui scoprirete come costruire un efficiente<b> impianto di riscaldamento a pavimento per il vostro camper</b>, economizzando così sui consumi di gpl e aumentando notevolmente il comfort della vostra cellula abitativa durante i mesi invernali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Buona lettura.</div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
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</div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
</div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">In questa seconda parte dell'articolo percorreremo passo
passo la realizzazione dell'impianto.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: large;"><b>Impianto a pavimento</b> (difficoltà bassa)</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Una volta scelta la panca o il mobile dove andremo a
posizionare la pompa e il collettore di partenza del nostro impianto,
facciamo due fori alla distanza di 5/10 cm. uno dall'altro di
diametro 18/20 mm. sulla parte bassa a filo del pavimento: serviranno
come punto di partenza e arrivo del nostro impianto. Su tutto il
perimetro che andremo a riscaldare fissiamo un listello di legno cm.
2x2, fissandolo con viti o silicone sulla parete o sul pavimento.
Iniziamo ora a stendere il nostro tubo multistrato infilando per
circa trenta cm. nel primo foro della panca, curviamolo dolcemente
facendo attenzione a non stringere troppo il raggio di curva per
evitare che il tubo si schiacci e perda la sua rotondità. Ora
dobbiamo creare una spirale il più omogenea possibile partendo
dall'esterno andando verso il centro, lasciando spazi tra un tubo e
l'altro di circa 20 cm: questi serviranno a lasciare libero il
percorso di ritorno che dovrà essere identico a quello di mandata
ma fatto in senso contrario e cioè, dal centro verso l'esterno, per
poi andare a finire nel secondo foro fatto ai piedi della panca. A
impianto finito il nostro tubo rispetterà una distanza di circa 8/10
cm.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Cosa fare:</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Prima di stendere il tubo disegnare su un foglio il
percorso che andremo a fare, per evitare di trovarci la via del
ritorno ostruita. Ricordiamoci che non possiamo sormontare il tubo,
perché non potremo poi stare nei 3 cm. di pavimento finito.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Segniamo con un pennarello sulla parte iniziale del tubo
una freccia che ci indichi il senso di circolazione del fluido, ci
servirà a capire la mandata e il ritorno.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Cerchiamo se è possibile di misurare indicativamente la
totale lunghezza del tubo che ci serve prima di iniziare a stenderlo,
ricordiamoci che il circuito deve essere fatto in un unico pezzo, se
questo non fosse possibile e siamo costretti a fare una giunta, dovrà
essere fatta forando la parete di una panca e portandola all'interno
della stessa.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Cerchiamo di tenere una distanza tra i tubi di 8/10 cm.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Cosa non fare:</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Evitare di schiacciare il tubo sulle curve cercando di
ottenere raggi troppo stretti</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Evitare giunte</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Evitare di sormontare il tubo</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Evitiamo di stendere il tubo zigzagando, il nostro
circuito deve formare una spirale il più omogenea possibile, se no
poi avremo delle zone più calde e altre più fredde.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Finita la stesura del tubo dovremo fissare dei listelli
in legno 3x2 sul pavimento interponendoli tra un tubo e l'altro: ci
serviranno per creare l'appoggio per il nuovo pavimento. Fissiamoli
usando viti o silicone.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Ora passiamo alla copertura, possiamo procedere in due
modi: avvitare ai listelli che abbiamo fissato al pavimento un foglio
di compensato da 4 mm. e poi ricoprirlo con parquet a listelloni
senza fissarli, oppure fissare direttamente il parquet con delle viti
ai listelli del pavimento.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Per evitare le vibrazioni del tubo durante il viaggio,
mettiamo dei pezzettini di spugna o simili ogni 50 cm. sotto il tubo
prima di chiudere col nuovo pavimento.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCTFJua3N2eDRHdUU/view?usp=sharing" target="_blank"><br />
</a></div>
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCTFJua3N2eDRHdUU/view?usp=sharing" target="_blank">
</a>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCYWtzZDJQVF85aGs/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Impianto a pavimento - scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: large;"><b>Fonte
energetica</b><span style="font-weight: normal;"> (difficoltà
medio/alta)</span></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<b><br />
</b></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<b><span style="font-size: medium;">Webasto</span></b></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Se abbiamo già installato sul nostro mezzo un Webasto
ad acqua allora possiamo pensare di sfruttarlo per alimentare anche
un impianto a pavimento, nel fare questo però dobbiamo tenere in
considerazione che il circuito dell'impianto a pavimento dovrà
funzionare con temperature che variano da 35/40 gradi, per cui se il
nostro Webasto serve ad alimentare scambiatori ad aria che
necessitano di temperature di 70/80 gradi, bisognerà fare in modo di
poter gestire contemporaneamente due temperature differenti: per far
questo bisognerà installare sul circuito dei pannelli a pavimento
una valvola termostatica e una pompa aggiuntiva.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCWlVnWmh4YUdhdE0/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<b><span style="font-size: medium;">Scaldabagno elettrico 5/10 lt</span></b></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">La miglior soluzione per chi non ha già un Webasto ad
acqua installato, è senza dubbio lo scaldabagno elettrico da 5 lt.
(costo circa 65/70 euro) che si trova nei vari supermercati fai da te
oppure cercando in internet, è già fornito di un termostato col
quale potremo regolare la temperatura voluta e per un impianto a
pavimento è più che sufficiente, visto il basso consumo. Resta solo
da risolvere il discorso assorbimento visto che ha una resistenza da
2000w, e sappiamo bene che la maggior parte delle colonnine eroga una
potenza di 600w. Per riscaldare 5 lt. di acqua non occorrono 2000w,
a meno che non abbiamo l'esigenza di riscaldarli in brevissimo tempo.
Tuttavia, visto che non abbiamo alcuna fretta di scaldare l'acqua,
possiamo montare sulla linea che lo alimenta un regolatore di
tensione che ci permette di regolare la corrente e di conseguenza i
watt utilizzati: con l'aiuto di un amperometro potremo regolare gli
ampere assorbiti a 2.5, e ogni colonnina ci fornirà la corrente
necessaria all'utilizzo. Con questa soluzione possiamo anche
utilizzare l'impianto in viaggio collegandolo ad un Inverter da 600w.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCOWNmZXEtZTRiazg/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<b><br />
</b></div>
<b>
</b>
<br />
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<b><span style="font-size: medium;">Scambiatore di calore su scaldabagno esistente</span></b></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Un'altra soluzione è quella dello scambiatore di calore
da inserire sullo scaldabagno esistente, per far questo dobbiamo
inserire tra il tubo dell'acqua in uscita dello scaldabagno e quello
in entrata uno scambiatore di calore con valvola di non ritorno e una
pompa su entrambi i circuiti (scaldabagno e pannelli).</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCVktWWkR0ckxKSWM/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Circuito
impianto </b><span style="font-weight: normal;">(difficoltà media)</span></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Il collegamento tra la fonte di calore e il circuito
dovrà essere fatto inserendo la vaschetta di carico e la pompa, ma
molta attenzione dovrà essere posta nel cercare di eliminare le
eventuali bolle d'aria che potrebbero venirsi a creare e che nel
nostro circuito provocherebbero una circolazione parziale o
addirittura assente del liquido, per cui curate in modo particolare
questa fase di installazione seguendo attentamente lo schema. </span>
</div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Per eliminare l'aria nel circuito prima del
collegamento, monteremo due rubinetti sul circuito e caricheremo
l'impianto spingendo all'interno - con un tubo collegato ad una
colonnina - acqua di rete, facendola scorrere in pressione fino alla
totale fuoriuscita dell'aria, chiuderemo poi i nostri rubinetti e
caricheremo il resto dell'impianto aggiungendo il liquido antigelo
dalla vaschetta.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCTFJua3N2eDRHdUU/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Per qualsiasi dubbio o problema contattatemi sul blog
oppure via mail <a href="mailto:attentoallupo@gmail.com">attentoallupo@gmail.com</a></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Ciao a tutti</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Luigi</span></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-89955977738370918862015-02-16T10:27:00.000+01:002015-02-16T10:37:36.241+01:00Come costruire un impianto di riscaldamento a pavimento sul camper: grande comfort e risparmio (1^ parte)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHt_np0uPHpJlxLaEq0kZnunrptFXwSuQPAlWpC-sR_0UmWqKB7_05vR_Kl5T0FIFq1kmChfiR0snJv-TsFFcbrAIbOIw4IUKlAjvccx3S_Oe1OPcPSaybj8wMx9bR9ShZYiJnLZRXqnk/s1600/imp3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHt_np0uPHpJlxLaEq0kZnunrptFXwSuQPAlWpC-sR_0UmWqKB7_05vR_Kl5T0FIFq1kmChfiR0snJv-TsFFcbrAIbOIw4IUKlAjvccx3S_Oe1OPcPSaybj8wMx9bR9ShZYiJnLZRXqnk/s1600/imp3.jpg" /></a></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
Se il fai-da-te è una passione che accomuna ogni camperista che si rispetti, possiamo dire senza dubbio che Luigi è un camperista doc. <a href="http://www.vivereincamper.com/2013/12/massimo-comfort-per-vivere-e-viaggiare.html" target="_blank">Già interevenuto sul blog in altre occasioni</a>, Luigi ci presenta oggi un'idea a dir poco eccezionale per realizzare <b>un impianto di riscaldamento a pavimento sul nostro camper</b>, in modo da migliorare nettamente il<b> risparmio energetico</b> e soprattutto il livello di <b>comfort </b>sul nostro mezzo: ricordiamo infatti che il pavimento è sempre il punto più freddo del camper, e avere costantemente i piedi gelati non è certo piacevole! Trattandosi di un argomento piuttosto articolato, Luigi ha scelto di procedere per gradi: di seguito troverete la prima parte, che illustra il progetto base e i materiali occorrenti. Buona lettura.</div>
<a name='more'></a> <br />
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglReIWbn2Zr5gPmKtg9Ve2LdqRTtDnz3I8jsz6oORLORkhAhTEWOYZIJCU68nD8dsDmfvylMs-VyAXHZirjjKPwZY1sCnWbQkTpuAK-tA8tyE5UWx6xbORmwIvcoFty3BmVGI6Dmq2in4/s1600/imp1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglReIWbn2Zr5gPmKtg9Ve2LdqRTtDnz3I8jsz6oORLORkhAhTEWOYZIJCU68nD8dsDmfvylMs-VyAXHZirjjKPwZY1sCnWbQkTpuAK-tA8tyE5UWx6xbORmwIvcoFty3BmVGI6Dmq2in4/s1600/imp1.jpg" /></a><span style="font-size: medium;">Costruisco impianti di
riscaldamento di ogni genere dall'età di 13 anni, seguendo
tematiche, evoluzioni e innovazioni tecnologiche. Negli ultimi anni
gli impianti di riscaldamento hanno subìto un'importante metamorfosi,
mirata al miglioramento del comfort e al risparmio energetico, così
di pari passo mi è sembrato naturale portare queste nuove migliorie
anche sul mio camper, ottenendo <b>risultati sorprendenti</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">In questo articolo tratterò gli
impianti a pavimento e vi spiegherò come realizzarli sul vostro
mezzo, valutando con attenzione il costo
di realizzo, partendo dal concetto che l'impianto ha le stesse
caratteristiche di un'abitazione. Non possiamo pe</span><span style="font-size: medium;">rò permetterci gli
stessi costi, gli stessi materiali, gli stessi pesi. Dovremo perciò sfruttare al massimo la nostra creatività. Tenterò di indirizzarvi affinché possiate ottenere il meglio spendendo il meno
possibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Prima di partire, cerchiamo di
capire bene cosa andiamo a realizzare e perché. L'impianto a
pavimento nasce per dare <b>miglior uniformità di calore a bassissimo
costo</b>, si rivela efficace soprattutto per un utilizzo continuato, ma
non è adatto a riscaldare in tempi brevi. Per tale ragione, sul
camper bisognerà affiancarlo all'impianto esistente, poiché quando troviamo all'interno del mezzo
temperature di 5 gradi, col solo impianto a pavimento non riusciremo
a far alzare subito la temperatura. La soluzione ideale, quindi, sarà accendere il nostro impianto base e poi,
una volta ottenuta nella cellula la temperatura desiderata, potremo mantenere la temperatura
utilizzando i soli pannelli a pavimento, consumando pochissima
energia e ottenendo un miglior comfort.</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeA89MW7KsqbFtAyiTFhKU_IAjPIzQAJ1Tf0a01zINXD-pU15pSwJCTWY3pyV6argIJZhtXBKuwlwPsbDD5JNuYo9eQ6dJbzJp05IEP8hbhQuRyMGe76z8N3okZxcdccubvtQuOCRA4KE/s1600/imp2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeA89MW7KsqbFtAyiTFhKU_IAjPIzQAJ1Tf0a01zINXD-pU15pSwJCTWY3pyV6argIJZhtXBKuwlwPsbDD5JNuYo9eQ6dJbzJp05IEP8hbhQuRyMGe76z8N3okZxcdccubvtQuOCRA4KE/s1600/imp2.jpg" /></a></span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">L'argomento che andrò a
trattare si apre a tantissime soluzioni, che ognuno a sua volta potrà
personalizzare secondo le sue necessità. Spiegherò l'argomento
partendo da un'infarinatura generale per poi entrare nello specifico:
bisogna prestare attenzione a ogni minimo dettaglio, perché ogni
piccolo errore nella realizzazione dell'impianto può comprometterne
il funzionamento e la resa. Chi è interessato non si faccia scrupoli
nel farmi domande: dobbiamo essere convinti che quello che stiamo
realizzando ci ripagherà dello sforzo sostenuto. BUON LAVORO!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>IMPIANTO A PAVIMENTO</b> (difficoltà bassa)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<i><span style="font-size: medium;">Materiale necessario</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<ul>
<li>
<span style="font-size: medium;">tubo multistrato diametro 16 (in
misura a secondo del pavimento da riscaldare)</span></li>
<li>
<span style="font-size: medium;">n.2 raccordi a stringere x
multistrato 16x ½ </span>
</li>
<li>
<span style="font-size: medium;">listelli in legno spessore 3x2</span></li>
<li>
<span style="font-size: medium;">copertura (parquet a listelloni
o pannello multistrato)</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<a href="https://drive.google.com/file/d/0B6SjvJBTm1zCU3RBQmFvVXNHWTQ/view?usp=sharing" target="_blank"><span style="font-size: medium;"><b>Scarica pdf</b></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>FONTE ENERGETICA</b><span style="font-weight: normal;"> (difficoltà
medio/alta)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Spendo due parole in merito,
perché su questo tema si aprono tantissime possibilità, dalle più
costose e sofisticate alle più economiche. Valutiamole attentamente
prima di fare la nostra scelta, ve ne elenco alcune e poi torneremo a
esaminarle una ad una.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<ul>
<li>
<span style="font-size: medium;"><b>Webasto ad acqua (difficoltà
alta)</b></span></li>
</ul>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Pro:</b> possibilità di
gestire in completa autonomia tutto l'impianto, aggiungendo
all'impianto a pavimento ulteriori scambiatori ad aria calda.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Contro:</b> costo</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6XdeR0gcFc6WcZQG-9EqeSFT5ECr8O-qR-opCCjbg2CokG1HxrC_zQ8jFqyGwoqZzce5eVfudo7ChvhBu1bbYF8qXpBGBHmx_LGcuhgugaMPC5XkDLUu0rVzvwj2w2eZmjgaGOPtnFQ/s1600/imp4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6XdeR0gcFc6WcZQG-9EqeSFT5ECr8O-qR-opCCjbg2CokG1HxrC_zQ8jFqyGwoqZzce5eVfudo7ChvhBu1bbYF8qXpBGBHmx_LGcuhgugaMPC5XkDLUu0rVzvwj2w2eZmjgaGOPtnFQ/s1600/imp4.jpg" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<ul>
<li>
<span style="font-size: medium;"><b>Scaldabagno elettrico da 5/10
lt (difficoltà bassa)</b></span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Pro:</b> per chi fa lunghe
permanenze con possibilità di allaccio alla colonnina 220v – costo
molto basso – nessun costo di energia (solo costo corrente
giornaliera colonnina, </span><span style="font-size: medium;">poi vedremo come poterlo
utilizzare con colonnina che eroga max 600w)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Contro:</b> richiede
alimentazione a 220v</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-AEG4SMB-gNWMOWaPTvF2cpO1hdBSDtix1kzpGxR0jfWZI29ro5uD8HI_2r8S7rABqqc6BITcpeWLNdQaNnNiPEZSmbtXw_JIus4ERfu58KkEySdFe74BSaPrfdZ2_KrmNmnvALl11bM/s1600/imp5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-AEG4SMB-gNWMOWaPTvF2cpO1hdBSDtix1kzpGxR0jfWZI29ro5uD8HI_2r8S7rABqqc6BITcpeWLNdQaNnNiPEZSmbtXw_JIus4ERfu58KkEySdFe74BSaPrfdZ2_KrmNmnvALl11bM/s1600/imp5.jpg" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<ul>
<li>
<span style="font-size: medium;"><b>Scambiatore di calore</b> <b>da
inserire allo scaldabagno esistente sul camper (difficoltà media)</b></span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Pro:</b> costo contenuto –
non richiede un ulteriore apparecchio in aggiunta che fornisca
energia</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>Contro:</b> richiede
l'installazione di n. 2 pompe sui circuiti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><b>CIRCUITO IMPIANTO </b>(difficoltà media)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAd2e4bU6j1l-zz2lUsTfXhFLroWcqtGI7pS7YAQUmkxX28x1BhVQVFPF8fWj-RpVRLS1HFpbskIO2vbWFarXbsoteO1E9XCJ9LUpkwLRwuNszOPxS4JVqkUBBWKVi6aeCVKCxRqN4hv8/s1600/imp7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAd2e4bU6j1l-zz2lUsTfXhFLroWcqtGI7pS7YAQUmkxX28x1BhVQVFPF8fWj-RpVRLS1HFpbskIO2vbWFarXbsoteO1E9XCJ9LUpkwLRwuNszOPxS4JVqkUBBWKVi6aeCVKCxRqN4hv8/s1600/imp7.jpg" /></a></div>
<span style="font-size: medium;">Per fare funzionare il nostro
impianto, avremo bisogno di creare un circuito che collega la fonte
di calore ai pannelli. Sarà fornito di una pompa per la circolazione
del liquido e di un piccolo serbatoio che oltre a permettere la
carica del liquido antigelo, fungerà da vaso di espansione.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyK09FNHd1JVAqagrv3AsUhJrbHiaspacpYfEV2iGRVk3RxzkjxWNbnnAvyfigP8XV1VFTg0GNR421vQbTFjU6NYWXRzLA6gPVk6U8GrMjHd4IWljWPF2hUubZqKO1nL9y2iYsHOVGg3k/s1600/imp6.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyK09FNHd1JVAqagrv3AsUhJrbHiaspacpYfEV2iGRVk3RxzkjxWNbnnAvyfigP8XV1VFTg0GNR421vQbTFjU6NYWXRzLA6gPVk6U8GrMjHd4IWljWPF2hUubZqKO1nL9y2iYsHOVGg3k/s1600/imp6.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: medium;">Se si decide di montare un
Webasto ad acqua, questo è già compreso di pompa. Se si decide per
lo scaldabagno elettrico, allora utilizzeremo una pompa 220v ed
utilizzeremo la stessa fonte che alimenta lo scaldabagno. In caso
invece di scambiatore su scaldabagno esistente, allora lo stesso
richiede l'installazione di n.2 pompe a 12v.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">In ogni caso, a prescindere
dalla nostra scelta, avremo bisogno di inserire su circuito la
vaschetta di riempimento. </span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Concludo qui la prima parte
dell'articolo che ha lo scopo di fornire una panoramica base sulla
costruzione di un impianto a pavimento per il camper. Sono
disponibile per chiarimenti, domande, proposte. La seconda parte
dell'articolo riguarderà la realizzazione di quanto sopra descritto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Ciao</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">
</span></div>
<div style="font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="font-size: medium;">Luigi</span></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-40964803886284422642015-02-04T11:11:00.000+01:002015-02-04T11:11:56.474+01:00Vivo in Camper nel parcheggio dell'azienda: così ho sconfitto il problema del traffico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4nI1cTvnyQ0tjEHEN0BgZ7j3nElKEpLkc8fkU3srBmxxQ0DEN-dTIyAypdbS9_uYD1rvAUeRDVPmxdSwpjKPIwX4W7EtWRK_-82l0sHB1fHJIfTKrZ_A7FvUEc_6a8i1fFRUNsyG_T78/s1600/park.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4nI1cTvnyQ0tjEHEN0BgZ7j3nElKEpLkc8fkU3srBmxxQ0DEN-dTIyAypdbS9_uYD1rvAUeRDVPmxdSwpjKPIwX4W7EtWRK_-82l0sHB1fHJIfTKrZ_A7FvUEc_6a8i1fFRUNsyG_T78/s1600/park.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi vi porto una testimonianza di vita in camper molto singolare. Secondo una recente statistica <b>trascorriamo mediamente circa tre anni della nostra vita imbottigliati nel traffico</b>, ovvero quindici giorni ogni dodici mesi e settantacinque minuti ogni 24 ore. Numeri da capogiro, che inducono a riflettere su quanto tempo sprechiamo in un'attività passiva, che non ci porta alcun vantaggio, ma solo stress mentale e disagio fisico. Mattia, autore del seguente intervento, ha deciso di mettere un bel cartello di “stop” a tutto ciò, recidendo il problema in un modo forse poco ortodosso, ma molto efficace, anche se purtroppo non tutti hanno la possibilità (o la volontà) di applicare una soluzione di questo tipo. Vi lascio al suo breve intervento, buona lettura!</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
"Ciao a tutti, mi chiamo Mattia. Fino a qualche tempo fa, <b>trascorrevo ben 2 ore e 45 minuti (nella migliore delle ipotesi), tutti i giorni, incollato al sedile della mia auto per andare a lavorare</b>, ostacolato da continui cantieri, code, incidenti e svariate frane, temendo l'arrivo della bella stagione che porta un'esponenziale aumento del traffico a causa dei turisti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è quello che ho fatto per quasi dieci anni. Il tutto si potrebbe quantificare più o meno in: <b>un mese all'anno, 24 ore al giorno, passato alla guida di un auto</b>. Sono certo che, come me, molte persone si trovano costrette a sprecare una consistente fetta di tempo solo per gli spostamenti quotidiani.<br /><br />Ma a Novembre 2014, quando l'ennesima frana bloccava a tempo indeterminato lungo la SS34 del Lago Maggiore, costringendo tutti a svariate peripezie per recarsi sul posto di lavoro, ho deciso di dire BASTA. Così, ho deciso di mettere in pratica ciò che da molto tempo progettavo, e cioè di unire l'utile al dilettevole. <b>Mi sono trasferito con il mio camper nel posteggio dell'azienda dove lavoro</b>, eliminando alla radice il problema del viaggio. Certo, come ogni cambiamento, anche questo ha portato pro e contro, ma dopo più di due mesi posso dire di aver fatto una scelta abbastanza sensata.<br />A conti fatti, la situazione è questa:</div>
<ul>
<li>ho acqua gratis, poiché attingo dalla fontana dell'area di sosta in cui mi reco una volta a settimana, dove provvedo anche allo scarico delle acque reflue</li>
<li>ho corrente elettrica gratis, fornita da due pannelli solari </li>
<li>il gas necessario al riscaldamento, ai fornelli della cucina e al boiler dell'acqua calda, grava sul budget per poco più di un euro al giorno, poiché trascorro la maggior parte del tempo a lavoro.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<b>Da quando ho intrapreso questo stile di vita, sono meno stressato e dispongo di molto più tempo (quasi tre ore al giorno!) da dedicare alle mie attività</b>. Il primo vantaggio riscontrato riguarda la possibilità di cucinare ottimi pranzi e cene, evitando le infelici soluzioni gastronomiche studiate ad hoc per chi non ha tempo.<br /><br />Non appena sarà primavera, porterò con me la mountain bike, e probabilmente finirò per trascorrere in camper quasi tutto il mio tempo libero, sfruttando anche i weekend!" </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Che dire, l'intervento di Mattia parla da sé. Tre ore al giorno risparmiate, in un mondo dove il tempo libero è sempre più ristretto e misurato ormai nell'ordine dei minuti, significa poter vivere una seconda vita. Pensiamo a quante attività potremmo coltivare se avessimo anche solo un'ora di tempo libero "regalata" ogni giorno. Potremmo mangiare in maniera più sana, dedicarci a un hobby, trascorrere più tempo con gli amici...</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Certo, non tutti possono permettersi di acquistare un camper e parcheggiarlo nei pressi del posto di lavoro, poiché bisogna sempre fare i conti con legami familiari, problemi economici, logistici...ma sono convinto che molti fra coloro che potrebbero farlo non hanno pensato a questa possibilità o l'hanno sottovalutata. Spero che la testimonianza di Mattia vi abbia dato un valido spunto.</i></div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-36376543871642325852015-01-23T18:07:00.000+01:002015-01-23T18:07:01.709+01:00Villaggio Camper: l'idea di Luciano per condividere con altri l'esperienza di vita in camper<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDxdaSbHqCEFSLNRlTHp-yfoPrh7kz5-3xOdlINLrT7vTrLinkVjTqS9J5mk_JZmA2_Rgt_2hv5omIdxePXIdNttAY6ON83EeIkVL7dkm6GuIAJtPm1InHLrRShM5FUxz73FgoQX3BTtY/s1600/villaggio+camper.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDxdaSbHqCEFSLNRlTHp-yfoPrh7kz5-3xOdlINLrT7vTrLinkVjTqS9J5mk_JZmA2_Rgt_2hv5omIdxePXIdNttAY6ON83EeIkVL7dkm6GuIAJtPm1InHLrRShM5FUxz73FgoQX3BTtY/s1600/villaggio+camper.jpg" height="182" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Generalmente quando si parla di Villaggi e Camper la prima parola che viene in mente è "camping", ovvero una struttura attrezzata per la sosta e i rifornimenti di acqua ed energia elettrica, che offre spesso anche numerosi servizi supplementari (internet, docce...). </div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea di Luciano rappresenta una consistente evoluzione del concetto di camping. Il suo progetto prevede la realizzazione di un "<b>Villaggio Camper"</b>,<b> ovvero un'area deputata alla condivisione di attività sociali, lavoro e svago, condivisa da camperisti che hanno deciso di vivere in camper per periodi più o meno lunghi</b>. Il progetto è illustrato a grandi linee nell'articolo che segue: chiunque fosse interessato a questa inziativa dalle grandi potenzialità può contattare direttamente Luciano al numero di telefono presente in fondo al post. Buona lettura!</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
"Salve a tutti, mi chiamo Luciano. Mi è sempre piaciuto viaggiare in libertà, e questo mi ha spinto ad acquistare ben quattro camper nel corso degli anni. Ma cos'è realmente un camper? Principalmente, si tratta di una casa su quattro ruote, che si sviluppa su pochi metri quadri, e che unisce dunque le funzionalità di un'abitazione a quelle di un veicolo. Per questo, sprattutto in questo periodo di grave crisi economica, ricorre spesso la domanda: "è possibile vivere in camper?"<br />Rispondere a tale quesito implica l'analisi di numerosi aspetti della vita di una persona. Sebbene non sia possibile giungere a una risposta oggettiva, valida per tutti, tuttavia è innegabile che la vita in camper comporti determinati vantaggi e svantaggi. Da questa considerazione è nata la mia idea del "Villaggio camper", il cui scopo è proprio quello di rendere l'esperienza della vita in camper a “misura d'uomo”.<br /><br />Il Villaggio Camper dovrebbe basarsi su alcuni fondamentali aspetti: <b>socializzazione, condivisione, collaborazione</b>. Gli abitanti del villaggio avrebbero la possibilità di coniugare la comodità di una vita stanziale con lo spirito “nomade” del tipico camperista, e abbattere così anche una delle condizioni più temute da coloro che ponderano di andare a vivere in camper: la solitudine. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />Caratteristica principale del progetto è la possibilità di <b>lavorare all'interno del Villaggio</b>: attraverso il nostro <a href="http://www.villaggiocamper.it/blog/" target="_blank">blog</a> abbiamo ricevuto diversi contatti da persone disposte a svolgere svariati ruoli e mansioni: gestione mensa, organizzazione eventi, musica, assistenza veicoli, giardinaggio, artigianato. Le possibilità di collaborazione sono illimitate,
la comunità potrà evolversi in svariate direzioni, partendo anche da piccoli investimenti e crescendo nel tempo in funzione della richiesta.<br /><br />Purtroppo non sempre il nostro paese premia le buone iniziative, e pertanto ad oggi nessuna vera azione è stata intrapresa da parte nostra. Personalmente non dispongo di mezzi idonei ad avviare questo progetto, ma con le persone giuste, animate da sensibilità e spirito d'iniziativa, sono convinto che si potrebbe realizzare qualcosa di concreto."</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />Luciano Carbone<br />3394850366</div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.villaggiocamper.it/blog/</div>
Richttp://www.blogger.com/profile/16775535747451100908noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1194703349590758749.post-25235965103752920172015-01-17T11:34:00.000+01:002015-01-17T11:42:10.997+01:00Arte, natura e libertà: Alessandro, fotografo, ci parla della sua vita in camper di fronte all'oceano<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm72iULiIXrA99cKMYOVlYXwb9w9rfCpCbkgZG0_C6KFpVjMmMBwYGaeRLcPjHBF2m_mwMR0wCFg-5RN6QlVZSLyyR55wl7J_U61cNRhJXMxvydL8TiSUmDQjvoabjqxjsCZl7VtTC8B0/s1600/notebook+camper.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm72iULiIXrA99cKMYOVlYXwb9w9rfCpCbkgZG0_C6KFpVjMmMBwYGaeRLcPjHBF2m_mwMR0wCFg-5RN6QlVZSLyyR55wl7J_U61cNRhJXMxvydL8TiSUmDQjvoabjqxjsCZl7VtTC8B0/s1600/notebook+camper.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Molte persone identificano l'idea della vita in camper con una triste esperienza di solitudine. Tuttavia, come ci ricorda Alessandro in questa intervista, esistono almeno due tipi di solitudine: una buona e una cattiva. Alessandro, fotografo professionista, ha deciso di comprare un camper per poter vivere a stretto contatto con il soggetto principe dei suoi lavori: l'oceano. In questo caso, la solitudine ha assunto un ruolo catartico, stimolante, prezioso. Alessandro posteggia il camper in spiagge desolate, osserva il mare, lavora alle sue fotografie. "Tutto ciò è
meglio di un Hotel a 5 stelle!" afferma compiaciuto. Non credo occorra aggiungere altro in questa prefazione: a voi l'intervista completa.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<b>1) Ciao Alessandro. Andiamo subito al sodo: quali motivazioni ti hanno spinto ad avvicinarti al mondo del camper?</b><br />
Ho sempre avuto una grande passione per la vita all’aria aperta, ma soprattutto ho sempre amato l’idea di potermi spostare da un luogo all'altro a mio piacere. Già a 16 anni ho avuto l’opportunità di fare alcune vacanze con amici all’estero, girando e dormendo in un vecchio furgone Fiat. Negli anni seguenti, quando per un certo periodo di tempo ho vissuto in Australia, usavo un furgone cargo come automobile e nel fine settimana ci mettevo un materasso per andare a dormire sul mare. Il camper è stato una sorta di prolungamento di tutto ciò: nel 2011, dividendomi per lavoro tra Italia e Portogallo, sentii la necessità di avere un mezzo che mi consentisse di vivere la vita che volevo, e che allo stesso tempo mi mettesse in condizione di poter seguire più da vicino i miei lavori artistici. Lavorando come fotografo e avendo scelto il mare come soggetto per i miei lavori, la possibilità di stare a contatto con l’oceano 24 ore su 24 (almeno nei periodi che sono in camper) mi è stata di grande aiuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b>2) Quanto tempo trascorri mediamente a bordo del tuo mezzo? Durante questi periodi ti sei mai trovato in difficoltà per qualche motivo?</b><br />
I tempi variano, diciamo che la media è di un mese, poi devo sempre rientrare a Lisbona o in Italia per seguire lavori commerciali. Una volta finiti, rientro al camper. Non mi sono mai trovato in grandi difficoltà, a parte qualche problema di meccanica e di cellula, che ho risolto da solo, anche se non posso dire di aver fatto dei grandi lavori. Per quanto riguarda furti o violenze, non mi è mai successo niente, certo è che io sono molto prudente: l’attrezzatura fotografica che tengo in camper è ridotta al minimo, e ogni volta che mi allontano dal camper porto sempre tutto con me. Quando vado in acqua a fare surf o a scattare foto, chiudo gli oggetti di valore in una cassaforte che ho fissato nel gavone posteriore. La notte, anche se mi trovo molto spesso in spiagge desolate, non ho mai avuto problemi, e spero proprio di non averne mai.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br />3) Quali elementi hai preso in considerazione quando hai acquistato il camper (prezzo, accessori, dimensioni...)?</b><br />
Un po’ di tutto, non volevo e non potevo spendere molto. Inoltre per il genere di vita che faccio, tra sabbia e salsedine, aveva poco senso comprare un mezzo costoso. Detto questo, desideravo proprio il vetusto modello Hymer che poi ho acquistato: sapevo che Hymer a quei tempi (anni '80) faceva cose egregie, la motorizzazione Mercedes inoltre è una garanzia anche per trovare pezzi di ricambio di 30 anni fa. La caratteristica fondamentale per me è la dinette a ferro di cavallo in fondo al camper, con ampi divani e finestre su tutti i lati. Durante il giorno parcheggio sempre con il retro del camper verso il mare, così da poter ammirare mare e spiaggia da tutti i lati: per me tutto ciò è meglio di un Hotel a 5 stelle!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0UhkUXhrSS2BcKQ2hItiwBZndqlT5JDjU_CbcKZ0t5Bb5yO398xaHBN3irEKKpGc6irofSclxMo0l7OwNjIkzrdITuTWvRJSa8tS97Q5aTk5NMlnzhCMCvEU0Q_sG9-TnR0gLad-o5c/s1600/mare+camper.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0UhkUXhrSS2BcKQ2hItiwBZndqlT5JDjU_CbcKZ0t5Bb5yO398xaHBN3irEKKpGc6irofSclxMo0l7OwNjIkzrdITuTWvRJSa8tS97Q5aTk5NMlnzhCMCvEU0Q_sG9-TnR0gLad-o5c/s1600/mare+camper.jpg" height="234" width="320" /></a></div>
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<b><br />4) Parliamo ora della tua attività artistica. Pensi che il camper ti abbia dato modo di scoprire nuovi stimoli e opportunità per coltivare la tua passione per la fotografia?</b> </div>
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Come ho già detto, i miei soggetti sono tutti riferiti al mare, che siano le sue onde, uno stile di vita o i problemi di oggigiorno simboleggiati dai rifiuti di plastica. Grazie alla vita in camper, a contatto con l’oceano, credo che il mio lavoro abbia preso più consistenza. Il prossimo progetto riguarda una spiaggia che ho eletto “casa mia” fin dalla prima volta che l'ho visitata. Nei prossimi giorni inizierò a lavorarci, sarà su pellicola, in b/n di grande formato. Niente di spettacolare o “da cartolina”: deve venir fuori un lavoro intimo, devo riuscire a mostrare il significato che questo luogo ha per me. Non sarà facile. Il camper per adesso si trova in Portogallo: qui mi trovo bene, le persone del posto sono tranquille e rilassate.</div>
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<b><br />5) Quali paesi hai visitato con il camper? E quali ti hanno maggiormente colpito? </b><br />
Ho fatto solo il viaggio dall’Italia al Portogallo, prendendomi un mese di tempo e fermandomi lungo la costa oceanica francese e spagnola. Ho comprato l’Hymer perché lo volevo portare qui: conoscevo questa zona e mi interessava fermarmi da queste parti. Il prossimo inverno vorrei andare in Galizia, dove dovrei trovare onde molto grandi: potrebbe essere una bellissima costa da fotografare.</div>
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<b>6) Come hai organizzato la vita pratica in camper? </b><br />
Ho un pannello solare, carico e scarico l'acqua nelle aree apposite che qui sono gratis (e puoi anche fermarti a dormire). Ho una cassaforte e un allarme, tutte luci a led e niente televisore. Tutto si svolge intorno alla dinette sul retro: ci mangio, ci leggo sdraiato sui divani di fronte al mare, ci lavoro e ci dormo. Il letto davanti lo uso solo in estate. Ho un po’ di libri e qualche film d’autore. I periodi nel camper fungono anche da momenti di meditazione, servono a staccarmi dalla routine e dal sovraccarico di pensieri della vita cittadina. Mi aiutano a ritrovare calma e chiarezza di pensiero.</div>
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<b>7) Cosa pensi di aver imparato da questa esperienza in camper? Quali aspetti della tua vita senti di aver approfondito, scoperto, o mutato?</b><br />
Mi sento più calmo, più presente, ho lasciato scivolar via molti pensieri inutili, ho iniziato a conoscermi meglio e soprattutto ad ascoltarmi.</div>
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<b>8) La vita in camper ben si adatta a chi, come te, è alla ricerca di luoghi solitari e selvaggi. Quale significato hanno per te parole come “libertà” e “solitudine”?</b><br />
La "libertà" è una condizione a cui ho sempre ambito, anche se purtroppo non mi posso definire un uomo libero. D'altronde, è molto raro vederne. Resta il fatto che il termine “libertà” è un punto di riferimento, non solo in relazione alla vita in camper: cerco di mantenere questo concetto anche nei rapporti con gli altri, di ascoltare le loro posizioni ed eventualmente di interpretarle, senza mai dare per scontato niente. Il termine “solitudine” va anch’esso di pari passo con i miei lavori: sono tutte immagini dove si è soli, di fronte all’infinito.<b> Il termine può però assumere caratteri negativi così come positivi: c’è una solitudine brutta e una bella. Credo che quella brutta esista fintanto che non si riesce a stare bene in solitudine con se stessi: a quel punto non si è mai soli, e apprezziamo meglio quello che ci viene dato di condividere.</b></div>
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