Tirano, il Santuario e il suo "Polar Express"

La ferrovia del "Trenino Rosso" fra i ghiacci del Bernina, a 2400mt.
Data: 8-9-10-11 Giugno
Luoghi di sosta: area parcheggio p.zza della Giustizia, acqua e pozzetto gratuiti nell'area camper nelle vicinanze

I giorni trascorsi a Tirano rappresentano senza dubbio la parentesi più spettacolare vissuta dall'inizio della nostra avventura in camper. Riferire nel dettaglio tutto ciò che abbiamo vissuto e provato richiederebbe ben più di un paio di pagine.
Prima di tutto, non posso non sottolineare la grande ospitalità, cordialità e cortesia dimostrata dagli abitanti di Tirano. Un paese magnifico, adagiato ai piedi delle Alpi, ricco di viali fiancheggiati da casine in legno, quasi tutte completate da giardini graziosi e ben curati. Impossibile non menzionare il superbo Santuario, considerato assieme al Duomo di Milano e alla Certosa di Pavia, una delle tre chiese più belle della Lombardia. Il prodigioso lavoro svolto per quest'opera è ben chiaro fin dal portale d'ingresso, circondato da una cornice in pietra lavorata con intagli sopraffini. Stesso dicasi per le colonne che si stagliano ai lati del portale, la cui superficie è stata interamente ricoperta da raffigurazioni di varia tipologia; non un centimetro di pietra è stato lasciato intatto e levigato. Ma il vero spettacolo ci attende all'interno. Lo stupore è totale: la complessità degli intagli, il numero delle sculture, la ricchezza degli ornamenti è tale da poter smarrire lo sguardo per ore. Poi qualcosa di incredibile cattura lo sguardo, lasciando dimenticare perfino le magnifiche decorazioni di volte ed arcate: un organo ligneo, sorretto da cinque colonne in marmo, si innalza per la stupefacente altezza di 15 metri, fino a raggiungere la cupola. Riportare qui una descrizione dell'organo sarebbe quanto mai riduttivo e banalizzante. Bisogna trovarsi di fronte questo colosso per poter ammirare la stupefacente ricchezza e finezza dell'intaglio nel legno, la maestosità delle canne, e cogliere altre centinaia di dettagli. Un'opera titanica, che mi ha lasciato senza parole, la cui realizzazione ha richiesto un impegno di diversi decenni.
Rimaniamo nella chiesa per più di un'ora, ammaliati da particolari sempre nuovi, persi in quello spazio dove la pietra sembra aver preso vita, ed ogni elemento sembra trovare armonia con l'altro.
Non avrei mai pensato che la mia gita a Tirano, voluta per via del famoso trenino del Bernina, avrebbe riservato una tale sorpresa.
E così, arriva il gran giorno. Non sto più nella pelle al pensiero di poter provare un'esperienza tanto particolare: salire sopra un treno che mi porterà attraverso le Alpi.
Ma la realtà sarà perfino superiore alle mie aspettative. Posso dire con tranquillità che il viaggio sul trenino del Bernina è stata una delle più belle esperienze della mia vita. Non ci sono parole per descrivere la meraviglia che si prova nell'ammirare le montagne che circondano la Valposchiavo, i boschi che portano ad Alp Grum, il Lago Bianco, le vette del Bernina, i ghiacciai vicino St. Moritz.
Questo trenino che si inerpica fra sentieri di montagna, in mezzo a boschi, fino a raggiungere il Passo del Bernina a ben 2350mt di altitudine, costeggiando vallate paradisiache (come Cavaglia), attraverso ponti maestosi e gallerie di legno stile far west, è a mio parere una delle più belle esperienze che si possano vivere in Italia. Inutile tentare di descrivere la bellezza dei paesaggi: le Alpi svizzere sono maestose, chilometri e chilometri di vertiginosi pendii costellati da abeti che si affacciano su vallate sconfinate. E se ti inoltri fra quei boschi, troverai piccoli agglomerati di case dove qualcuno è indaffarato a spaccare legna, potrai scoprire luoghi deliziosi dove, fra gli alberi, si nasconde una fontana intagliata in un tronco, e a pochi passi una casina che ricorda quella di Hansel e Gretel. Di colpo sei nel mondo della pace, dell'incanto, delle fiabe, dove vivono gnomi, troll e streghe. L'odore del legno, la nebbia che sfiora le cime degli alberi e talvolta scende spettrale fra i tronchi, il morbido sottobosco, il lontano fruscio di una cascata, e poi solo il silenzio, che, più d'ogni fotografia, rivela l'immensità di questi luoghi. Queste sono le Alpi.
Non sazio della magnifica esperienza in treno, tornerò sul Passo del Bernina in camper, ma di questa nuova avventura parlerò nel prossimo post!

Commenti

Anonimo ha detto…
condivido molto i sentimenti che provate difronte agli scenari che la natura ofrre vi seguo assiduamente.
Anonimo ha detto…
complimenti, il tuo blog è veramente avvincente. grazie a te, alle tue minuziose descrizioni mi sembra di vivere le vostre stesse emozioni. ciao civvy
Ric ha detto…
grazie mille :)
Anonimo ha detto…
ciao riccardo, aspetto con impazienza di leggere il seguito della vostra avventura. grazie a te posso "visitare" posti meravigliosi stando comodamente seduta sul divano di casa mia. Ciao
Anonimo ha detto…
ciao Riccardo, aspetto con impazienza di leggere il seguito delle vostre avventure.grazie a te posso "viaggiare" stando comodamente seduta sul divano di casa mia. ciao.
Ric ha detto…
Lo spirito del mio blog è proprio questo: invitare le persone a sentirsi "libere", qualunque accezione si voglia dare a questo termine...

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